“E vita in vita scorre. Poesie” di Cristoforo Puddu: dentro il flusso esistenziale siamo attori e osservatori

Poeta bilingue, in italiano e in sardo, Cristoforo Puddu, nato a Illorai (SS) nel 1956, è anche giornalista pubblicista. Tra le sue numerose pubblicazioni, in anni recenti mi sono ritrovata a leggere con interesse le plaquettes di poesia che, dal 2014, pubblica col marchio editoriale della Soter Editrice nella Piccola collana di memorie.

E vita in vita scorre di Cristoforo Puddu
E vita in vita scorre di Cristoforo Puddu

Nel suo comporre per liriche brevi, l’Autore ci rende per immagini lo scorrere di un intero anno, attraversando “le molteplici direzioni della vita”, come recita il titolo della composizione che fa da cappello alla silloge.

Siamo al n. 52 della Piccola collana di memorie e la raccolta E vita in vita scorre si apre con la lirica omonima, prima di 68 brevi composizioni.

Un unico flusso vitale attraversa ogni singola vita, “tagliente e dolce”, e mentre tutto scorre “si vibra per affanno/ e si contempla la speranza”.

Nelle tre poesie a seguire ricorre il termine bellezza, nell’arco del giorno, nel muoversi delle stagioni, nell’immensità del cosmo.

La ricerca della felicità passa per attimi di condivisione del quotidiano, vissuti in piccolo e semplici gesti quotidiani, sguardi via via sempre più carichi di mesi e stagioni, di aromi, colori e calore: anche il termine tepore è ricorrente e richiama cantucci di intima bellezza illuminati dal sole, dal color oro, dai ciocchi sul focolare o dal dorato rosseggiante del foliage autunnale, spesso presente in immagini disseminate tra le pagine della raccolta.

La memoria è infinito; è l’infinità del tempo passato coltivata nel presente; è storia vitale.

Le giornate, inanellate, esitano nella domenicale dissoluzione di tante “promesse mai negate”. Così è “il tempo che ci cresce dentro” e la notte è luogo e momento del miraggio, del sogno, delle promesse e delle attese, un rubare ore al giorno in cerca di “rifugio e intimità”.

Uno sguardo che si spegne, fosse solo per tristezza, è questo il passare del tempo. Ma basta un guizzo di passione, la fame d’amore che ancora vibra e dà senso all’esistenza, per tenere alta la speranza e allora tornano i giorni di sole, “primavera/ nella decade di dicembre”.

La vita, liricamente “annotata” tra queste pagine, anche tra dubbi è tormenti, si configura e mantiene sempre i connotati di un sereno precipitare nel mistero del tempo, del finito e dell’infinito.

Così ogni giorno è un nuovo “Via!” verso i “raggi caldi/ del sole (…) che squarcerà/ il domani”.

E luce, calore, intrecciarsi di sguardi ritornano “nell’universo di speranze e incertezze/ che apparecchia il nostro vivere”. Intanto sono compagne di viaggio le “parole/ dette per non dimenticare/ il cammino percorso”.

Il desiderio è una costante vibrazione dell’animo e dell’essere tutto intero; percorre e dà fremito a vita e poesia: “tutto fluttua nel desiderio.” Se il tempo inevitabilmente fugge, meglio vivere “ora/ nel bagliore presente/ di un fuggitivo istante”.

Cristoforo Puddu - scrittore sardo
Cristoforo Puddu – scrittore sardo

Esiste così un legame circolare indissolvibile e ineludibile tra tempo e tempi, Vita e vite, passato e presente, fuga, riappropriazione e ritorno. Un transito, dunque, senza addii, ma con molti arrivederci. “Si rincorre il tempo (…) Si rincorre la vita”.

Nel frattempo continuo ad assaporare verso dopo verso le altre liriche che mi porteranno alla fine di questo libro e penso alla Bellezza, alla maturità della Poesia e a quanti frutti ancora da cogliere.

“Siamo curiosità”. E con curiosità e finale appagamento, portata a termine questa lettura, la voglio consigliare a Voi!

 

Written by Katia Debora Melis

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *