Gerusalemme: la Torre di Davide, un museo che unisce architettura antica e tecnologia interattiva
“Gerusalemme appare non come una città che ha già raggiunto un ideale a cui tutti dovrebbero tendere, ma come il luogo in cui questo ideale è il più contrastato, è il più difficile, il più smentito dai fatti, e dove dunque l’accanimento della speranza che non cede è segno e stimolo per ogni altra città minacciata da conflitti ed inimicizie.” ‒ Carlo Maria Martini
A Gerusalemme nella meravigliosa location della Torre di Davide è stato aperto un nuovo museo celebrativo ed al contempo innovativo che permette agli spettatori di vivere una esperienza immersiva nell’antica Gerusalemme.
Il 1° giugno è stato aperto al pubblico il nuovo Museo della Torre di Davide, dopo oltre un decennio di progettazione e tre anni di costruzione con un team multidisciplinare di archeologi, architetti, curatori, ricercatori, designer e creativi. Il progetto è costato 50 milioni di dollari, è stato condotto da Dame Vivien Duffield attraverso la Fondazione Clore Israel, con il sostegno del Comune di Gerusalemme, del Ministero di Gerusalemme e della tradizione ebraica, del Ministero del Patrimonio, del Ministero del Turismo, della Fondazione Patrick e Lina Drahi, del Keren Hayesod, della Fondazione Gerusalemme, degli Amici americani dei musei in Israele e della Fondazione P. Austin.
Per la prima volta nella sua storia, ora l’antica cittadella è accessibile: simbolo di Gerusalemme, situata tra la città vecchia e quella nuova, si trova in una posizione unica per raccontare la storia di una città unica al mondo. Con il suo nuovo percorso di visita il Museo della Torre di Davide di Gerusalemme diventa il perfetto punto di accesso per andare alla scoperta di Gerusalemme.
Il nuovo Museo è strutturato con un padiglione dell’ingresso a più livelli incassato in corrispondenza della Porta di Giaffa offre un nuovo accesso alla Città Vecchia. Il nuovo percorso, parte integrante del concetto del museo, consente ai visitatori di comprendere meglio la storia di Gerusalemme attraverso la nuova esposizione e offre spunti di riflessione per contemplare la realtà profonda della Città Vecchia prima di addentrarsi nelle sue strade e nei suoi vicoli.
Ci sono 10 gallerie tematiche completamente nuove, che raccontano i 4.000 anni di storia di Gerusalemme e la sua centralità per l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islam, con la riproduzione del Secondo Tempio, della Chiesa del Santo Sepolcro e della Cupola della Roccia.
Sono intessuti nel percorso dei contenuti innovativi e coinvolgenti, tra cui il più grande muro multimediale interattivo di 12 metri, modellazione digitale 3-D, video mapping, installazione video immersiva a 360, sfera interattiva.
“Gerusalemme è in rovina e le sue porte sono consumate dal fuoco. Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme e non saremo più insultati!” ‒ Libro di Neemia
La parete multimediale interattiva di 12 metri, Sands of Time, che percorre tutta la galleria di ingresso, permette ai visitatori di scoprire autonomamente i 4000 anni di storia di Gerusalemme con un semplice tocco. Altri elementi di spicco sono l’animazione delle mappe del Medioevo, la scansione 3D di una veduta a volo d’uccello di un modello di Gerusalemme del XIX secolo, la proiezione interattiva su una cartina a mosaico, una copia della famosa mappa di Madaba e una sfera interattiva del mondo che, con un semplice tocco, misura la distanza tra diverse città del mondo e Gerusalemme.
I video creati per il museo comprendono una narrazione di 4.000 anni di storia di Gerusalemme in soli tre minuti, realizzata dall’artista Ari Folman, vincitore di un Golden Globe; diversi cortometraggi animati relativi a periodi differenti, basati su evidenze e ricerche archeologiche e storiche, un filmato tattile a 360 gradi dell’interno della Moschea di Al Aqsa; un filmato originale di Gerusalemme del 1896, comprendente filmati dei fratelli Lumiere, montato per far rivivere la Gerusalemme al volgere del XX secolo.
Il “Cerchio dell’Anno” è un’esperienza coinvolgente in cui un montaggio di immagini di diverse feste religiose viene proiettato su uno dei soffitti a volta di una guardiola. La colonna sonora è originale, creata con i cori delle diverse comunità religiose che vivono a Gerusalemme. Realizzata da David Polonsky, uno dei più importanti illustratori che lavorano oggi in Israele, l’esperienza di sette minuti fa convergere i tre calendari dell’ebraismo, del cristianesimo e dell’islam a Gerusalemme.
“Se ti dimentico, Gerusalemme,/ si paralizzi la mia destra;/ mi si attacchi la lingua al palato,/ se lascio cadere il tuo ricordo,/ se non metto Gerusalemme/ al di sopra di ogni mia gioia.” ‒ Salmi
Inoltre, sarà possibile stupirsi davanti a manufatti autentici, molti dei quali esposti in loco per la prima volta, risalenti a circa 1500 anni a.C.
La Cittadella è raggiungibile da tutti i visitatori grazie all’ambizioso Programma di Accessibilità e al primo ascensore in Israele, alle seggiovie e alle rampe.
L’apertura del museo è stata preceduta dalla manutenzione delle mura e del minareto dell’antica cittadella, con l’evidente aumento dell’Area del museo a oltre 20.000 metri quadrati.
Eilat Lieber, Direttore e Capo Curatore del Museo della Torre di Davide di Gerusalemme, ha dichiarato: “Nessun altro museo può raccontare la storia di Gerusalemme in un ambiente così particolare, all’interno di questa cittadella, che è stata testimone di così tanti periodi significativi del passato della città. L’architettura iconica, le massicce mura in pietra di Gerusalemme e le splendide sale di guardia dai soffitti ad arco creano un ambiente unico per questo museo, che diventerà il punto d’accesso a questa città unica. Oltre alla conservazione delle mura e delle torri di questo antico sito, abbiamo sviluppato una mostra permanente del tutto inedita e una programmazione creativa che racconta la lunga, dinamica e complessa storia di Gerusalemme in maniera rispettosa, innovativa e coinvolgente. Che si tratti di una scolaresca israeliana o di un visitatore d’oltreoceano, spero che la Torre di Davide possa fornire una base per il dialogo, la tolleranza e il rispetto. I visitatori vicini e lontani lasceranno il museo con una visione più completa di Gerusalemme, la città eterna”.
“Vidi poi un nuovo cielo e una nuova terra, perché il cielo e la terra di prima erano scomparsi e il mare non c’era più. Vidi anche la città santa, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo.” ‒ Apocalisse di Giovanni