“A proposito di Vincent van Gogh” di Paul Gauguin: la ristampa di un’importante testimonianza del periodo ad Arles
“Nella mia camera gialla, dei fiori di sole dagli occhi purpurei si stagliano su un fondo giallo; si bagnano i piedi in una brocca gialla, su un tavolo giallo. In un angolo del quadro, la firma del pittore: Vincent. E il sole giallo, che passa attraverso le tende gialle della mia stanza, inonda di oro quest’infiorata, e il mattino, dal mio letto, quando mi sveglio, m’immagino tutto il loro profumo.”
Ci sono piccole case editrici che si occupano di grandi autori e pubblicano perle della letteratura mondiale. Una di queste è l’italiana, o meglio pistoiese, Via del Vento Edizioni, fondata nel 1991 da Fabrizio Zollo con l’intento di pubblicare testi inediti e rari di grandi letterati italiani e stranieri del Novecento.
Da allora sono innumerevoli i testi pubblicati, le collane sono oggi ben quattro, e quale migliore occasione, queste freddo inverno, per dedicarci a simili preziose letture?
“A proposito di Vincent van Gogh” (Via del Vento Edizioni, collana I quaderni di Via del Vento, seconda edizione ampliata, febbraio 2023), di Paul Gauguin (1848-1903) libretto di pregiata fattura, edito in soli milletrecento esemplari singolarmente numerati, è tratto dagli Essais d’art libre del gennaio 1894.
In un articolo, rimasto inedito in Italia fino al 2003, il pittore francese racconta il periodo di convivenza, durato alcuni mesi, all’Atelier du Midi ad Arles insieme all’olandese Vincent van Gogh.
In pochi sapranno che è proprio grazie alla sua testimonianza è stato possibile venire a conoscenza di alcuni dettagli di quel periodo illuminante, e al tempo stesso doloroso, del noto pittore.
Van Gogh volle fortemente la presenza dell’amico e, complice la conoscenza lavorativa con il fratello Theo, si fece convincere a partire e subito si rese conto del genere di vita semplice e disordinata che conduceva lì.
Adattarsi non fu per lui così semplice ma volle immergersi in quel mondo ricco di giallo, dalle pareti della stanza in cui visse alle tele floreali.
Quanto leggiamo venne scritto successivamente alla morte di Vincent e nella parole di Gauguin notiamo di tanto in tanto delle velate polemiche, forse il tentativo di prendersi il merito di alcuni variazioni nella tecnica pittorica di van Gogh ma anche la grande ammirazione per quel talentuoso ed instancabile collega.
“A partire dall’indomani eravamo già all’opera: lui continuava ed io iniziavo. Bisogna dire che io non ho mai avuto la facilità cerebrale che gli altri trovano facilmente in punta di pennello. Questi scendono dal treno, prendono la loro tavolozza e, in un niente, vi sfornano un effetto di sole. Non appena è secco, il quadro va al Luxembourg, firmato Carolus-Duran.”
A pochi giorni dalla vendita all’asta di un dipinto inedito di van Gogh (“Testa di donna”, rimasto in una collezione privata per più di cento anni) le parole di Gauguin risultano ancora più importanti e interessanti per la conoscenza dell’amato artista olandese.
Un libretto prezioso, da conservare con cura, da leggere e rileggere e del quale godere pienamente grazie alla curatela di Susanna Mati e ai numerosi disegni di van Gogh qui riportati.
Written by Rebecca Mais