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“Da piccolo non capivo i grandi, ora che sono grande ancora di più” di Federico Faccioli: se non ridi ti rendono i soldi

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Tre necessarie annotazioni: “i grandi” del titolo “Da piccolo non capivo i grandi, ora che sono grande ancora di più” è in giallo.

Da piccolo non capivo i grandi, ora che sono grande ancora di più di Federico Faccioli
Da piccolo non capivo i grandi, ora che sono grande ancora di più di Federico Faccioli

Il 99% degli umani avrebbe scritto ora che sono grande ancora di meno. Questa è la prima differenza che colgo fra Federico Faccioli e il resto dei sapiens sapiens. Non sarà la più rilevante.

Una scritta iscritta in un cerchio recita: “Se non ridi almeno una volta ti restituiamo i soldi del libro”: mi chiedo se l’onere della prova sia a carico del lettore o dell’editore.

Una certezza mi muove: un poeta non va giudicato, né del tutto compreso (come insegna l’Arthur di Je est un autre), ma ci si deve dialogare, sostituendosi all’uopo nelle di lui prerogative.

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Adole-scienza: “Se tutti stanno bene io non sto bene, comincio da me: A bere placito.”in vino veritas; mia madre diceva che con l’acqua lei ci si lavava i piedi.

Alessio: dove il poeta “ha urgente bisogno di alcool per disinfettarsi.” – senza più discriminazioni; proporrei al brugnolèin ma anche al finuchèin: estratti di micidiali e inesorabili erbe.

Allenamenti pre orgasmo: si parla di secrezioni, il resto è un secreto (s’ha d’accattà ‘o libro, ma se non ridi sarai ri-fondato, se già non sei ri-fuso).

Ama e odia: Catullo finiva per accettar la vita, persino la morte del suo uccellino, che tanto giocava con la sua Lesbia, “perché il khaos è divino” – prova a cascarci dentro, in quel vorticoso bicchierazzo, e poi vediamo un po’ in che stato emergerai.

Amors: dove “i pianeti non hanno nessun effetto sul mio (fragile) ego.” – se un ego non è fragile occorre ridarlo indietro, se è in garanzia; esso si deve frangere, sennò chi scriverà più?

Anarchia nella poesia: “Figa la diga del Chievo” – da alternarsi con quella dell’Hellas. Idea religiosa, non falsificabile: “Dio fa le vagine e i buchi neri” – e qui casca il cliente, che sta ridacchiando: “nel doman non v’è cerveza!”.

Ancora vita: “A quanto pareva un uomo aveva solo un’alternativa.” – che, di fatto, è una duplicità. Esiste l’uno, oppure il due, oppure il molteplice? Il molteplice è uno o due? Oppure il Nulla?

Aperitivi con donne scollate (e scroccati): “Dio non si ricorda il suo passato.” – manco Andy, il mio analista: … era andato a una cena… con due suoi amici… Quando venne a casa gli chiesi… se gli erano bastati i soldi… una preoccupazione tipicamente borghese… che non gli apparteneva… Non si ricordava… Insistei, sbagliando… Mi disse che la cena era stata pagata alla romana… Ognuno per conto suo?… gli chiesi… Sì… mi disse… Anche tu?… Nooo… Issi hanno pagato alla romana!

Banditi e bannati: “Rivolta! Fai girare!” – obbedisco!

Birra a d’omicidio: “La verità è scritta sui muri dei cessi pubblici…” – del tipo Il poeta c’è!

Black metal norvegese: “Il male e il bene: che stupido concetto per lattanti.” – e per birranti.

Bubble gum clitoride: “Paura o amore.” – cesso o cespuglio? Ricordati, amico, che tutto quello che attrae è sempre un rutilante khaos.

Che casino sto pc: gli è bastato togliere la I. “La gelosia non esiste per un poeta” – né il poeta per la gelosia. È tutta ‘na mayalata.

Corteggiamento: “L’amore è più forte nel corteggiamento, che nella relazione…” – è un elastico che, come la forza gluonica, se lo tiri, finisce per spezzarsi.

Dio femminista: io non sopporto le bestemmie, nemmeno se necessarie. “E se Dio fosse donna?” – e se non lo fosse?

Dove sono finite…: “per l’amore non c’è più tempo, spazio, luogo.”: mere illusioni; l’unico suino che ha capito tutto dalla vita è il may-a-letto. Due battute in una. Una delle quali esoterica.

Et: “A dirla franca, quanto ci manchi Franco.” – quando c’era il franco, la vita costava meno. Nella mia arşâna e francofona infanzia, sînch frân erano le cinque lire.

Ex libertini: “L’amore è l’amore ma non la more mai (Dialetto veneto)”: L’amòr e al caghèt chi a n al pròva a n al créd (Dialetto arşân). In napoletano è sciòlta; sciòrta è il destino.

Ex progetti: “si i poeti sono pieni di ego e pensano solo a loro stessi.” – d’ora in poi saremo entangled, correlati come due particelle disperse nel vuoto che pullula di virtualità.

Hobbes:I figli non rispettano i genitori, ogni uomo vuole scrivere…” – a Pixuntum il genitore sa che di lui i figli faranno nu tianu, un tegame: ahm ahm!

I miei compagni di ospedale:Temiamo che la nostra vita non sia degna di chiamarsi vita.” – chiamiamola Trofimena!

I segreti del mestiere:chi ama meno comanda (se metti virgola cambia senso)” – e se poi mi meni, ti denuncio.

Ideali: “Quello era il momento giusto per agire./ A vent’anni.” – non dirlo a un’effimera che, se poi ti sputa nel grugno, non lamentarti.

Idee confuse e con fusa di gatto: “Vado via con me stessa…” – una sola avvertenza: cercate di andare d’accordo! Scrivi: “… perché la poesia, essendo che non ha un mercato, resta un gesto puro fine a stesso!” – e nella vaginosa fine l’inizio inizia un iniziale inizio di capolino.

Il poeta fotte la sua musa: “Ogni sacrosanta settimana Dio crea un nuovo mondo del tutto simile al nostro…” – operando abusivamente e non essendo iscritto all’Albo Artigiani, a quanto so.

Il prete mi indica l’ora svegliandomi male: “Argomento del giorno: la sofferenza/ il piacere.” – e la notte, che ti succede? Ti risvegli e fatichi a ricordare chi sei.

Il vero poeta puzza di strada: “Non vedo l’ora che collassi questo capitalismo.” – con la fortuna che mi ritrovo mi cascherà sull’alluce valgo.

In gabbia: “i carceri sono pieni di innocenti…” – come i manicomi; mi disse una volta una parente degente che i matti non sono solo fuori!

Innamorato della mia capacità di non amare: “… e/o di amare troppo.” – il troppo a volte storpia.

L’amore ai tempi del covid: “… la fottuta normalità del cazzo” – che era, dicono, l’albero maestro delle navi cartaginesi, che volava sempre più un altro, come l’uccello di Baudelaire.

La fiducia è scomparsa con il capitalismo: “Di certo, non ci si annoia nella lettura.” – prova a rileggere un libro dall’ultima sua parola e poi mi dici.

La mente mente: e sa di menta.

La terra è intelligente: … “noi no (noi meno)”: magari fossimo almeno degli idioti.

La verità: “Ho fatto sesso con 77 ragazze, l’amore con 3.” – pensa se fosse successo il contrario.

Liar: “Faccio schifo come bugiardo.” – dai che sai raccontare le tue fole. In questo sei un Re Liar.

Like per tette: le tette sono la prova dell’esistenza del latte. Tu dici: “Io sono un poeta…” – e io: Non ho la pancia, ho l’epa.

Love is dead punk is back: “mi nutro (di velleità), a tavola non s’invecchia”, ma si lotta con la morte (proverbio amalfitano) per un boccone che ti va di traverso.

Mia nonna è Baudelaire: la mia iniziò a mostrare le cosce dopo gli ottanta. Ti chiedi: “Cos’è l’amore?” – rispondo con la domanda inversa: cosa non è? Suggerisci di uscire da se stessi, per andare dove, Colà?

Mirtillo innamorato: “io voglio essere un tuo ex senza essere prima fidanzati!” – quando mi capita lo chiedo a Massimo Vitali, via Instagram.

Nichilismo: “… l’Italia sarà un paese vuoto” – colmo di ogni ben del Dio Potere.

No real job: “Meglio una vita ora o…” – non so, inizia intanto a orar, o a orinar.

Nuova genera azione: “La specie umana è destinata all’estinzione.” – poi comincia il secondo tempo, in cui sarà il turno delle pantegane.

O oppure 0: “Solo un sole solo può essere solo, noi no” – forse è meglio essere una luna lunatica.

Ops: “… tutelati siamo tatuati.” – dalla Mutua, estinta da decenni.

Pochi attimi: “…mi ritrovai da seduto a sedurla dal sedere.” – cominci dal lavoro sporco, eh?!

Poesia per simposio scritta per obbligo: “William e Berto… sullo stesso bus!” – càpita e capìta a Verona! E chi ha urèci intenda! (arşân)

Questione di virgole: “… si uniranno per/ creare un nuovo big-bang.”ocio a non sparare minchiate.

Federico Faccioli
Federico Faccioli

Ragazze tox: “… l’amore quasi fosse un veleno” – che si cura con pozioni liquorose.

Real work: “… l’occidente ruba 2/4 al resto/ del mondo.” – che resta lì, con la bocca aperta, in attesa di cosa? Dell’ennesimo calcio nei denti.

Rendimi stupido: “Tanta conoscenza in menti che non hanno spazio di contenerla./ Accrescila e accrescerai il tuo dolore.” – non è forse meglio essere un nèsi (in arşân è il nesciens), che non sa nemmeno se sa? “Non temo nulla, neppur la morte, anzi la ritengo una ‘purgazione’.” – allora purgati e poi mi saprai dire.

Rifatti il se(n)no: “Facile fare le morali difficile cambiare il modus operandi.” – come per le mutande, possono durare mezz’ora, come una vita.

Sid gail: “A chi piace troppo la vita sarà difficile accettare la morte.” – accetta l’accetta e lascia l’ascia: sappi però che la scure è la più scura di tutte.

Sinapsi-Bayer Heroin: “Gli uomini guardano troppi film porno/ e le donne troppi film d’amore.” – ma scarseggiano i pornodivi maschi, chissà perché.

Steal Honey: “Gli amanti, come le api, vivono nel miele./ Ma muoiono soffocati al suo interno.” – e il naufragar m’è amarognolo in questo mare.

Streghette del nord-est: “Incantesimi:/ Per Accelerare il Tempo”: così cresce il momento, mentre il black hole è al buio, in attesa dell’ora.

Troppe troie per così pochi marciapiedi: “E come mi aspettato che iniziasse/ finisse?” – e ancora nessuna ha capito che sul marciapiede si marcia, non si marcisce.

Tv canone:Prima della scatola metallica, avevamo una vita.” – che ci è stata spezzettata in infiniti spot.

Ultima fatica: “è la vagina la mia regina” – essa è madre, nonna, e bisnonna di tutti noi.

Wrong: “dio che gioca a nascondino con me…”ammucciaredda dicono a Pixuntum. Se vuoi ti ci porto.

X in love: “2 birre per me 1 mia e una per il mio ego.” – affogare è scoprire il fondo di una bottiglia.

Federico, sei stato gentile a conversare con me, e io ho tentato di ricambiare, borgesianamente.

Ora… sotto a chi tocca!

 

Written by Stefano Pioli

 

Bibliografia

Federico Faccioli, Da piccolo non capivo i grandi, ora che sono grande ancora di più, Giulietta e Romeo Editore, 2022

 

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