“Dio è morto” mostra personale di Venceslao Mascia, dal 29 luglio al 15 settembre 2022, San Pantaleo
La mostra personale “Dio è morto” di Venceslao Mascia sarà inaugurata il 29 luglio 2022 alle ore 18:00 presso lo spazio adiacente alla Chiesa di San Pantaleo, al numero 10, presso l’omonimo borgo in provincia di Olbia. La mostra è curata da Maria Marchese.
“L’arte è un sorriso di Dio, un dono di Dio. È come la vita che se non viene donata non ha anima e quindi non ha consistenza. L’artista la fa crescere e la educa.” – Venceslao Mascia
Moderno Adamo, Mascia ruba “il frutto proibito”, celebrando uno spazio artistico edenico e complesso: in esso, crea un sofferto, seppur salvifico, fio, in cui creature essenziali, terragne, eleganti e graffianti nascono, addentro le morbide forme di una venere “mater genera steatopigia”, grembo fecondo e sensuale.
L’autore seduce “tessuti materici” e li vivifica, indi, infondendovi il proprio soffio vitale, pregno e della poesia della sua Sardegna e del pensiero filosofico più alto.
La delicata laiason con l’ossidiana, “femmina” fragile e ostinata, nel contempo, appare in equilibri plastici, che involvono un giogo, fatto di un “corteggiamento” intuitivo e sottile.
“Dio è morto! Dio resta morto! E noi l’abbiamo ucciso! Come potremmo sentirci a posto, noi assassini di tutti gli assassini? Nulla esisteva di più sacro e grande in tutto il mondo, ed ora è sanguinante sotto le nostre ginocchia: chi ci ripulirà dal sangue? Che acqua useremo per lavarci? Che festività di perdono, che sacro gioco dovremo inventarci? Non è forse la grandezza di questa morte troppo grande per noi? Non dovremmo forse diventare divinità semplicemente per esserne degni?” – Friedrich Nietzsche, La Gaia Scienza
Venceslao Mascia si appropria dell’affermazione del celebre filosofo Friedrich Nietzsche, e la sposa nel sintagma “caos/ordine/distruzione”, dirimendolo, alfine, in una terra in cui rimane, invero, questo geniale Adamo, che, sfrontatamente e umilmente, dopo aver colto la delizia negatagli, celebra un rosario artistico, profumato di terra, cielo, acqua e fuoco. Queste vive perle hanno, oggi, personalità e autonomia; come nel Mistero Triadico, però, si “seggono”, affianco al padre e all’ispirazione, in un liturgico assolo.
Venceslao Mascia è orafo-scultore originario di Oschiri, paese nel quale ha vissuto sino al 1994; ha iniziato da bambino sotto la guida dello zio Nuccio Bua.
Nel 2004, dopo la morte dell’amato zio, sceglie di trasferirsi a Milano per frequentare un corso di oreficeria divenendo allievo di Arnaldo Pomodoro che lo lancia nella cerchia dei grandi scultori italiani. Il suo maestro l’ha definito una “forza della natura”.
Le sue opere sono state esposte in Sardegna, in tutta la Penisola ma anche nella galleria Rouge Space (2018) e nell’Agorà Gallery (2019) di New York.
La mostra “Dio è morto” sarà visitabile sino al 15 settembre 2022 da lunedì a domenica dalle 18:00 a mezzanotte. L’evento è sostenuto, altresì, dalla residenza di lusso estiva Marchese Houses, dal progetto Cult&Culture, nonché dall’associazione Art’s Wings Forum, dell’artista, autrice e critica d’arte marocchina Khira Jalil.
Media partner dell’evento: Oubliette Magazine, Ottiche Parallele Magazine, Ilrapinososcrivere.
Written by Maria Marchese
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