“Adorabile nemica” film di Mark Pellington: una commedia agrodolce sulle relazioni con gli altri
“Non abbiate una buona giornata, ma una giornata che abbia senso.”

Adorabile nemica, il cui titolo originale è The last word, è una commedia classica inclusa nel ricco e variegato panorama di offerte proposte da Nexo Plus, piattaforma streaming on demand della Nexo Digital.
Diretta dal regista Mark Pellington nel 2017, la pellicola mette in rilievo un confronto generazionale fra due donne. Che, affrontandosi in scontri verbali anche accesi, danno vita a un racconto filmico tutt’altro che banale.
“Lei è il problema… non ho trovato nessuna persona che parli bene di lei…”
Harriett Laurel è una signora di mezza età dai trascorsi manageriali importanti.
Donna dal carattere impossibile, ossessionata dalla smania di controllo su tutto, vive in una solitudine che si è autoimposta, soprattutto per le difficoltà di relazionarsi con gli altri in un dialogo che non sia animato dal protagonismo che le è proprio.
A un certo punto, anche per la sua età avanzata, decide di incaricare una giovane cronista di scrivere per lei un necrologio che, nell’eventualità di una sua dipartita, ne esalti le qualità positive.
Ma non è cosa facile per la giornalista stendere un ricordo post mortem della bizzarra Harriet,
nonostante sia desiderosa di redigere su di lei un articolo lusinghiero.
Comunque sia, la giovane Anne Sherman si impegna per esaudire la stravagante richiesta della sua controparte; se non fosse che, nel momento in cui inizia a raccogliere notizie, si scontra con testimonianze, anche di persone legate sentimentalmente ad Harriett, quale l’ex-marito, che non sono affatto benevole nei loro giudizi. Semmai la descrivono come una donna capricciosa e con cui è impossibile convivere.
Personaggio antipatico e scontroso e al difuori degli schemi, il rapporto che Harriett stabilisce con Anne è estremamente conflittuale, tanto da portarle a scontri verbali piuttosto infuocati.
Anche perché Harriett ha il difetto, o pregio che sia, di dire ciò che pensa senza peli sulla lingua, e senza timore di offendere i suoi interlocutori.
È dunque non semplice, anzi piuttosto complesso, il rapporto fra la giovane giornalista, con ambizioni di scrittrice, e la navigata Harriett, che sembra fare di tutto per intralciarne il percorso.
Il loro confronto si sviluppa attraverso dialoghi secchi e taglienti, in cui decisioni apparentemente bizzarre e imprevedibili di Harriett danno alla narrazione filmica la cifra di un’assoluta gradevolezza e di un contenuto affatto mediocre.
Ed è, attraverso un arco narrativo tipico della commedia in agrodolce, che avviene una trasformazione importante nelle due protagoniste, che le porta ad approdare a un rapporto che infine è appagante per entrambe. Il quale si consolida in una forma di singolare, ma sincera amicizia.
“Cerco solo di essere sincera con lei…”
Commedia intrisa di un’atmosfera effervescente, Adorabile nemica ha tutte le carte in regola per entrare a far parte della cinematografia classica, quella di antica memoria.
Dai dialoghi scattanti agli scambi di battute sagaci fra le due protagoniste, il tutto animato da toni frizzanti che fanno di Adorabile nemica una commedia dal risvolto non solo di piacevole svago, ma anche colma di significato, nonché occasione di considerazioni.
Sulle relazioni che si stabiliscono con gli altri, per esempio, spesso fondati sull’ipocrisia, condotta che non appartiene ad Harriett. Anzi, le è proprio sconosciuta.
Nonostante il suo modo di fare polemico e antipatico la donna è persona schietta e sincera.
Aliena da qualsiasi forma di doppiezza può inizialmente apparire come arida ed egoista, interessata solo ad ottenere un profilo di sé che la descriva positivamente.
In realtà, nel prosieguo della narrazione, Harriett si rivela diversa da come appare inizialmente, tirando giù la maschera dietro cui ama nascondersi. Manifestando anche caratteristiche positive, che la qualificano come una persona da cui si possono trarre insegnamenti, in virtù della spontaneità e la franchezza di cui è dotata.
Nonché per il suo altruismo, che trova spazio in mezzo al suo comportamento eccentrico e spesso sgradevole. Ancora, sul senso della vita, sui rapporti che uniscono le persone, sulle aspirazioni che ognuno coltiva nel suo più profondo sé.
“Sei pronta Anne? Vorrei che scrivessi di questa realtà… sei un’ottima autrice di necrologi. I tuoi pezzi sono bellissimi…”
Bravissime le protagoniste che si sono messe alla prova in un’ottima interpretazione.

Superiore indubbiamente è Shirley MacLaine, nel ruolo di Harriett Laurel.
Attrice collaudata, dall’importante e lungo passato cinematografico, la MacLaine è stata diretta da nomi eccellenti di registi. Le sue interpretazioni in film divertenti oppure impegnati, diventate pietre miliari della cinematografia, hanno lasciato un’impronta nel mondo hollywoodiano, contribuendo a fare la storia del cinema.
Ed anche in Adorabile nemica la MacLaine disegna con evidente professionalità interpretativa, dove ogni gesto ha un suo significato, un personaggio ricco di sfumature. Quelle che appartengono a molti esseri umani.
“Non so se riuscirò a scrivere su di te… non sono pronta a scrivere il tuo necrologio…”
Anche la giovane Amanda Seyfried nei panni di Anne Sherman, già nota alla platea per la sua presenza in pellicole più o meno di rilievo, si è calata alla perfezione nel ruolo che le è stato affidato, palesandosi come un’attrice di talento.
Da ricordare, inoltre, la partecipazione della giovanissima interprete che affianca le altre. Che, dotata di straordinaria abilità, promette di possedere enormi potenzialità.
“Che penseranno di me?”
“Hai la possibilità di scoprirlo…”
Un plauso alla Nexo Digital per aver raccolto sulla piattaforma Nexo Plus, film e documentari di molteplici argomenti, tutti di indiscusso valore. Prodotti convenienti per un pubblico eterogeneo, desideroso di immergersi in una programmazione orientata anche allo svago. Che sia svago intelligente, però.
“Gli sbagli rendono più indipendenti…”
“Io non possiedo la tua forza d’animo, Harriett…”
“Sbagliando s’impara a vivere…”
Written by Carolina Colombi