L’utopia della condivisone nei social e nel mondo reale: l’esempio del gruppo Come si scrive una grande storia

I canali social sono uno strumento con una evoluzione incredibile, sia per funzionalità che per numero di iscritti.

Come si scrive una grande storia - Francesco Trento
Come si scrive una grande storia – Francesco Trento

Come qualsiasi strumento ci sono i pro e i contro, ma nella convinzione di molti, data dal proliferare di notizie negative che vendono meglio, internet è spesso associato alle parole truffa, adescamento di minori, revenge porn e via dicendo.

Succede lo stesso anche con un oggetto di uso comune come il coltello che viene ricordato per essere protagonista di risse e di omicidi, ma non per tagliare il pane magari da dividere con gli amici, spero che l’esempio sia chiaro.

Nel periodo di lockdown, l’idea di Francesco Trento è stata quella di usare il coltello, cioè Facebook nel caso specifico, proprio per dividere il pane, ovvero la sua conoscenza del mestiere di scrittore e sceneggiatore.

Francesco insegna da 15 anni come docente per corsi di scrittura per il cinema in dimensioni più contenute rispetto al grande successo online ed è riuscito a trovare l’opportunità per portare la sua esperienza anche al di fuori delle aule fisiche.

Grazie al gruppo e alla paginaCome si scrive una grande storiaè riuscito a promuovere la passione per la scrittura unendola a cause benefiche per grandi e piccole associazioni.

Il periodo di crisi legato alla pandemia è diventato un’opportunità per far crescere il gruppo fino a quasi 2000 iscritti e per donare grazie agli iscritti oltre 35.000 euro ad associazioni benefiche e di volontariato.

Tutto nasce da un’idea semplice: lezioni gratuite in cambio di donazioni.

Questo lo slogan che si ripete nei post sia per chi vuole approcciarsi alla scrittura fino a farne un mestiere, sia per chi vuole saperne di più di quello che c’è dietro la macchina da presa o la copia del libro che ha tra le mani.

Francesco Trento
Francesco Trento

Come docenti delle lezioni si sono susseguiti produttori, sceneggiatori, registi e scrittori: da Luigi de Laurentis a Marco Bechis, da Fabio Bonifacci a Ludovica Rampoldi (vincitrice del David di Donatello per la sceneggiatura del film “Il traditore”), e moltissimi altri che non elenco per mancanza di spazio, i quali hanno messo a disposizione due ore del loro tempo gratuitamente.

Inoltre grazie alle videoconferenze è stato possibile interagire con loro sottoponendoli a domande o inviando messaggi e ad avere delle risposte in tempo reale come una chiacchierata tra amici.

I partecipanti alle lezioni sono stati invitati a donare qualcosa ad associazioni piccole o grandi che si occupano di raccolte fondi, pasti solidali, cure ospedaliere come ad esempio: Casetta Rossa, A buon diritto, Associazione D’idee Bologna, Emergency, Alé Ale torna a ballare.

La condivisione riesce ad essere la chiave per accrescere un bagaglio culturale e soprattutto umano, imparando che nello scambio reciproco si cresce insieme e si può migliorare quello che ci sta intorno. Si direbbe una concezione utopistica della società, invece può diventare reale.

Condividere è la parola chiave dei social network e anche se oggi sembra solo di sgomitare nel marasma della rete per emergere, così come avviene nella vita, la condivisione rimane l’unico mezzo per evolvere anche come società.

“L’uomo è un animale sociale” la frase ormai è nota ed è anche sperimentato da psicologi e da esperti di scienze cognitive (vedi recensione “L’illusione della conoscenza”): le grandi scoperte sono opera di un singolo individuo, ma quel singolo deve molto della sua conoscenza alla società nella quale vive. Non a caso Firenze è stata culla di molti illustri personaggi del Rinascimento, così come altre grandi città d’Italia e la società è fonte di idee, scambi di conoscenze e di informazioni.

Oggi la città è il mondo, quello virtuale della rete è un mondo con grandi potenzialità visto che ci fa incontrare e possono nascere collaborazioni, scambi di opinioni, curiosità, amicizie anche con persone lontanissime da noi.

Francesco Trento - Come si scrive una grande storia
Francesco Trento – Come si scrive una grande storia

Tutto questo non solo arricchisce il bagaglio culturale del singolo, ma riesce ad organizzare gruppi di persone appassionate a quello che più ci piace della vita e in cambio a donare tempo o soldi per cause importanti. In questo caso Francesco Trento è riuscito a ricreare un circolo virtuoso sia nel virtuale che nel mondo reale.

I corsi gratuiti in cambio di donazioni, come quelli a pagamento che viaggiano paralleli, continueranno fino alla fine di luglio, tra i prossimi appuntamenti ci sono quelli con Ludovico Bessegato (produttore creativo, regista e sceneggiatore di Skam Italia) e con Giampaolo Simi (scrittore e sceneggiatore) e tutte le informazioni sono sulla pagina del gruppo. I corsi riprenderanno a settembre e continueranno per tutto l’anno.

L’utopia a volte è possibile in luoghi e tempi inaspettati e questo ne è l’esempio.

 

Written by Gloria Rubino

 

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