“Figlie di una nuova era” di Carmen Korn: l’incantevole e realistico quadro di quattro donne del Novecento sulla via dell’emancipazione
“Che cosa voleva lui? Magari solo un po’ di felicità con Käthe. Starsene vicino alla stufa a leggere il giornale. Oppure il bene di tutta l’umanità? La politica gli piaceva, però gli mancavano l’aggressività e anche l’ambizione necessarie. Rudi non voleva ricoprire una carica all’interno del Partito, nemmeno quella di segretario di sezione, per la quale pure era stato preso in considerazione.”

Quattro giovani donne tedesche, tutte e quattro nate nel 1900, anni importanti e ricchi di trasformazioni. Ricchi anche di guerre, di povertà, di convenzioni, di ribellioni e di emancipazione.
Sono gli anni durante i quali le donne devono seguire ciò la società comanda: si lavora per necessità, ci si sposa e si fanno tanti figli. E se tutto questo non andasse più bene e il mondo stesse per cambiare?
Le protagoniste del romanzo di Carmen Korn “Figlie di una nuova era” (Fazi Editore, ottobre 2018, traduzione di Manuela Francescon e Stefano Jorio) sono Henny, Käthe, Lina e Ida.
La prima, Henny, ostetrica di professione, vive sotto gli occhi vigili della madre che giudica tutto ciò che fa e persino l’uomo che sposa.
La seconda, Käthe, è la migliore amica di Henny, lavora come lei come ostetrica ed è una militante, trascinata dall’uomo che ama.
Lina è una ragazza indipendente, dalla personalità forte, spaventata dagli uomini, dal loro desiderio di unirsi per la vita. I suoi genitori sono morti di fame per permettere a lei e al fratello di avere un futuro.
Ida invece appartiene ad una buona famiglia, ora in crisi economica, costretta a sposarsi vive una quotidianità che non la soddisfa, in bilico tra la voglia di stare con l’uomo che davvero ama e i capricci di ragazza viziata.
Le vicende delle quattro ragazze si intrecciano, poi si separano per riavvicinarsi anni dopo. Le loro storie danzano con le vicende storico-politiche di quegli anni.
Ignorare ciò che accade in quegli anni è impossibile, c’è chi nasce, chi muore, chi uccide, chi indossa abiti eleganti e alla moda, chi frequenta i quartieri cinesi e magari si innamora di uno di loro.
Ci sono il nubilato obbligatorio per le insegnanti e i pregiudizi maschili. Quando poi arriva il nazismo, quando si colgono i suoi primi segni, tutto si complica e le persone dovranno reinventarsi e adeguarsi alla nuova realtà.
“Figlie di una nuova era” è il primo capitolo di una nuova trilogia e da come si presenta saranno in tanti ad attendere l’uscita dei due libri successivi.

Un romanzo femminile che presenta tutti gli ingredienti che un lettore cerca in simili pubblicazioni: abbiamo quattro giovani ragazze che sognano il loro futuro, ci sono gli amori, talvolta passeggeri, ci sono le nuove scoperte, le sale da ballo, ma soprattutto il desiderio di emanciparsi, di cambiare l’immagine che si aveva delle donne, di dimostrare che non ci sono limiti a ciò che una donna può fare.
“Figlie di una nuova era” è coinvolgente e profondamente attuale, nonostante gli anni narrati non ci appartengano. Una lettura piacevole, importante, mai banale e mai pesante, nonostante il ricordo delle guerre passate e l’avvento delle nuove.
La lettura perfetta per questo autunno appena iniziato, cinquecento pagine delle quali godere accoccolate sul divano con un plaid sulle gambe e quattro castagne arrosto ancora fumanti tra le mani.
Written by Rebecca Mais