Selfie & Told: Valentina Parisse racconta il singolo “Tutto cambia”
“Come due isole/ Sembra impossibile/ Raggiungersi// La guerra tra di noi/ È un’abitudine/ Da perdere// […]” ‒ “Tutto cambia”

Ciao a tutti! Sono Valentina Parisse, cantante e autrice.
Nasco a Roma e a 18 anni prendo la valigia, i miei sogni e le mie canzoni e mi trasferisco in Canada dove scrivo e realizzo il mio primo album in inglese “Vagabond” (Sony/Lab).
Questo progetto mi porta su tanti palchi all’estero e in Italia, nel cuore porto con particolare piacere il Blue Note di Milano, il Ravello Festival e l’Auditorium Parco della Musica della mia città natale.
Con la cover di “Don’t Stop” dei Fleetwood Mac che ho riarrangiato e cantato divento testimonial della campagna pubblicitaria di Eni Gas & Luce, e poco dopo inizio un nuovo percorso che mi vede scrivere per altri artisti come Renato Zero “Rivoluzione” per il suo album “Alt” e scrivere e pubblicare il mio primo singolo in italiano “Sarà Bellissimo” prodotto da Phil Palmer.
Grazie a queste importanti esperienze firmo con Universal per il mio nuovo progetto discografico, di cui il nuovo singolo “Tutto Cambia” è apripista.
Ed ora beccatevi la mia Selfie & Told!
V.P.: Cosa racconta “Tutto Cambia”?
Valentina Parisse: Non è una canzone d’amore. Ho cercato di fotografare un momento di grande cambiamento, sia mio personale che del mondo che ci circonda. È un brano che mette in rapporto il singolo rispetto alla collettività, al rapporto col prossimo, in un periodo in cui tutto sembra una sfida, votata all’infinita e sterile ricerca della perfezione. E invece secondo me bisognerebbe scendere come un fiume, che scorre in maniera armonica nonostante le rocce.
V.S.: Perché non hai mai voluto partecipare a un talent?

Valentina Parisse: Perché la musica per me non è una gara. Ho il massimo rispetto per tutti coloro che partecipano, ognuno può e deve scegliere la propria strada. Ma al centro per me c’è sempre e solo la canzone, il contatto diretto con chi mi ascolta, il mondo che cerco di ricreare con quello che scrivo e compongo.
V.S.: Che cosa preferisci tra lo studio di registrazione e il Live?
Valentina Parisse: Ambedue. Sono cresciuta in uno studio di registrazione, ho iniziato a 14 anni. La mattina a scuola, pomeriggio in sala a registrare le mie primissime canzoni. È il mio rifugio, è dove mi sento a casa. Il live è altrettanto importante: è dove le canzoni diventano condivisione, prendono una nuova forma sempre diversa.
V.S.: Quali sono se dovessi scegliere le artiste femminili del passato a cui ti ispiri?
Valentina Parisse: Senza dubbio Joni Mitchell e Stevie Nicks. Due artiste che non appartengono alla mia generazione, ma che hanno lasciato un segno indelebile che arriva fino ad oggi.
V.S.: Hai scritto per altri artisti tra cui Renato Zero, cosa si prova quando una tua canzone è interpretata da altri?
Valentina Parisse: È una sensazione pazzesca. Io amo scrivere anche per altri, perché mi piace ascoltare le storie che vogliono raccontare e metterle in una canzone. Così come amo scrivere con altri Artisti, fare Musica insieme è una delle più alte forme di rispetto.
V.S.: Che tipo di ricerca c’è nel suono delle tue canzoni?

Valentina Parisse: C’è una grandissima ricerca del suono nelle mie canzoni. Amo mescolare suoni organici e suoni elettronici, soprattutto in questo nuovo progetto. Tutto ruota sempre e comunque attorno alle parole, ai testi. A volte una parola può essere talmente evocativa da non aver bisogno di fuochi d’artificio, il messaggio vince su tutto.
V.S.: Che tematiche ti sono più care nei testi che scrivi?
Valentina Parisse: I chiaro scuri, le zone d’ombra, i paradossi. E soprattutto, la donna oggi.
V.S.: Definisci il tuo approccio alla musica in una parola.
Valentina Parisse: Artigiana delle mie canzoni
“Se non è tardi/ Facciamo a pezzi l’idea/ Di non sbagliare mai/ Perché ci sono giorni/ che non ce la fai/ Sorridi insieme a me/ Per la fotografia/ C’è un’altra cicatrice che non va più via/ Che tutto cambia/ Che mi ha cambiato già// […]” ‒ “Tutto cambia”
Written by Valentina Parisse
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