Book Pride 2018: il successo della fiera dell’editoria indipendente di Genova
“Il nostro desiderio è quello di dialogare intorno al libro, considerandolo il luogo di tutti i viventi, ovvero le persone e i personaggi si incontrano ed entrano in relazione” ‒ Giorgio Vasta, direttore artistico del Book Pride
Ospitata nella splendida cornice del cortile del Palazzo Ducale in Genova, dal 28 al 30 settembre 2018, la fiera nazionale dell’editoria indipendente è stata un successo rinnovato.
Per la seconda volta Genova ha accolto con entusiasmo l’evento, organizzato da ODEI (associazione editori indipendenti) che ha visto un’affluenza non solo di genovesi, ma anche di numerosi turisti.
Editori, autori e lettori accolti da un ambiente suggestivo in una vasta rassegna culturale quanto mai completa, per rappresentare l’editoria indipendente.
Ma qual è il significato del Book Pride in Genova? Si sono chiesti in molti, e la scrivente fra questi. Per rispondere all’interrogativo, è utile un breve excursus all’interno della fiera, dove numerosi stand hanno fatto mostra di libri di genere e caratteristiche fra le più variegate.
Innanzitutto testimoniare con la loro presenza cosa vuol dire essere editori indipendenti; ovvero raccogliere una sfida non sempre fattibile e portare avanti con passione un’idea di cultura, che a volte va contro quelle che sono le logiche dei grandi gruppi editoriali. Vuol dire, inoltre, avere una visione d’insieme aperta sia al mercato editoriale come ai propri lettori, trascurando egoismi e individualismo che spesso appartengono ai giganti dell’editoria.
Oltre ottanta sono state le case editrici presenti in Book Pride, e tutte lavorano con passione per divulgare quel bene importante e imprescindibile per l’evoluzione umana che è la conoscenza. Che viene diffusa attraverso quel mezzo straordinario che è il libro.
Case editrici dotate di grande coraggio, capaci di mettersi in discussione ogni giorno, e fare della propria professionalità uno strumento a disposizione di tutti.
“Una fiera del libro è un’occasione di ragionamento ma nessun ragionamento è sufficiente quando si confronta con l’inconcepibile e l’inaccettabile…” ‒ Giorgio Vasta
Il calendario che Book Pride ha messo a disposizione dei propri ospiti è stato ricco e variegato. Incontri con giornalisti e scrittori, Furio Colombo, Michela Murgia, Maurizio Maggiani, Luciana Castellina e Andrea De Carlo, solo per citarne alcuni che, accanto ad altri, sono stati numerosi. Con l’unico obiettivo di raggiungere quanta più gente possibile.
E poi laboratori, reading, che hanno dato spunti di discussione di estrema rilevanza, i diritti dei migranti e la parità di genere, per esempio; e, speculazione principe dell’evento, il ruolo e il significato che l’editoria indipendente deve occupare nel contesto dell’ampio universo editoriale, rimanendo però ancorata ad un principio inalienabile, ovvero quello di fare solo cultura di qualità.
Inoltre, presente in Book Pride, una sezione dedicata ai giovani lettori, Book Young, e una mostra rivolta a un mitico personaggio dei fumetti: Eva Kant.
Un incontro importante e di notevole significato è stato quello che si è tenuto con la scrittrice Helena Janeczek, vincitrice del Premio Strega 2018.
“Vivente è tutto ciò che l’immaginazione narrativa è in grado di animare e vivificare. Se diamo un bastone in mano a un bambino questo non si limiterà a essere un oggetto ma diventerà un cavallo o un destriero” ‒ Giorgio Vasta
Filo conduttore del Book Pride 2018 è un tema, o meglio la prospettiva da cui è decollato il Book Pride, dal titolo alquanto suggestivo “Tutti i Viventi”.
“Il poter infinitamente sopravvivere al mutamento e alla distruzione è tratto autentico e irriducibile dell’essere umani…” ‒ Giorgio Agamben, filosofo, da Autoritratto nello studio
Preso in prestito dalla biologia, il principio di essere vivente è un tema che attraversa anche altre discipline. La letteratura, per esempio, in quanto vivente è anche l’immaginazione, attraverso cui le discipline umanistiche trovano la loro ragione d’essere, ragione di speculazioni che vanno oltre a ciò che è reale.
“Book Pride si avvicina alla città con più cautela e rispetto possibile proponendo un metodo che è quello dialettico: le parole sono uno strumento indomabile e allo stesso tempo di grande mitezza…” ‒ Giorgio Vasta
In questi giorni difficili per Genova, città ferita nella sua essenza profonda, il Book Pride 2018 ha destinato un incontro per ricordare la tragedia del ponte Morandi, che ha inghiottito ben 43 persone, lasciando sbigottita l’intera comunità genovese. Un omaggio alla città, che contiene un messaggio di fiducia, un inno di speranza per additare a Genova che la strada per sollevarsi dalla tragedia non è tutta in salita. Ma aperta e accessibile.
“Book Pride ha donato una sezione di libri indipendenti alle biblioteche civiche di Bolzaneto e Rivarolo a disposizione dei cittadini, territorio direttamente coinvolto dal crollo del ponte, per esprimere solidarietà alle persone colpite…” ‒ Giorgio Vasta
Written by Carolina Colombi
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