“Heidi” di Francesco Muzzopappa: amori e malumori tra format televisivi, verdi prati e caprette belanti

“Il nastro di asfalto che mi porta in Videogramma scorre veloce ma l’umore, entrando in azienda, non migliora. La gente in fila già scalpita per essere provinata. Riconosco tra i tanti anche delle vecchie conoscenze, gente che forse dovrebbe rassegnarsi all’eventualità di cercare un lavoro: la ballerina che fa la spaccata di duecentoventi gradi non so dove collocarla e il bambino transgender, convinto d’essere perfetto per la TV del pomeriggio, non si arrende all’idea che c’è una fascia protetta da rispettare.”

Heidi di Francesco Muzzopappa

Chiara, trentacinquenne milanese, lavora da anni in Videogramma, un’azienda di contenuti e si occupa principalmente di provinare persone con ‘abilità’ di ogni tipo per nuovi formati televisivi e quando non vanno bene per questi li dirotta verso programmi che vanno già in onda come «Non sapevo di essere incinta», «Hotel da incubo», «Malattie imbarazzanti» o «Sepolti in casa».

Di recente però è arrivato un nuovo capo che pare voler licenziare tutti quelli che non saranno in grado di proporre idee innovative.

Le cose si complicano quando Chiara riceve una chiamata da parte della struttura che ospita il padre, un ormai vecchio critico letterario affetto da demenza senile, che le comunica che non è più un ospite gradito.

In attesa di una nuova sistemazione decide di portarlo a casa con sé ma convivere con lui, con il quale non ha mai avuto un buon rapporto, non sarà semplice e oltretutto lui scambia per Heidi, il cartone animato che, quando lei era bambina, seguivano insieme.

Il mondo di Massimo Lombroso è fatto di verdi prati, monti, caprette, ci sono persino il pastorello Peter, Clara di Francoforte, Fiocco di neve e il buon vecchio cane Nebbia! Ci sarà da ridere (per il lettore e non troppo per la protagonista!) ma Chiara riuscirà a ricavare qualcosa di buono da ciò e forse ci scapperà anche una bella storia d’amore.

Heidi” (Fazi Editore) è l’ultimo romanzo di Francesco Muzzopappa (scrittore e copywriter pugliese, milanese di adozione), in tutte le librerie da oggi, 14 giugno 2018.

Dopo “Dente per dente” è tornato con un romanzo ancora più ironico, al limite con il sarcasmo, con una protagonista femminile che subisce un’evoluzione molto significativa nel corso della storia.

Non è difficile riconoscersi in Chiara, sempre immersa in un lavoro divenuto poco piacevole, e ormai rassegnata a non avere tempo libero per fare, tra i palazzi di Milano con la vita frenetica e le mura domestiche.

Quando arriva il padre la routine viene sconvolta ma chi ha detto che questo debba per forza essere un aspetto negativo?

Francesco Muzzopappa

Lo sconvolgimento iniziale si tramuterà in situazioni paradossali davvero divertenti, con il padre che la chiama Heidi e la ricerca di una persona che possa occuparsi in maniera adeguata di lui.

Ma pensa: mio padre ricorda perfettamente il nome del cane di Lord Byron, ogni singola parola del suo epitaffio, e mi scambia per Heidi.

Chiara è una di noi, indaffarata con la tediosa quotidianità ma alla ricerca di un po’ di serenità e di quella scintilla che renda più emozionante la sua vita.

E Muzzopappa ancora una volta diverte il lettore, lo fa commuovere e intenerire con la bellissima storia tra Chiara, il padre e… chi leggerà vedrà!

Tambor To, l’indiano che levita fino a dodici metri da terra. Ci raccogliamo tutti in un profondo silenzio per lasciare al re indiano della levitazione, seduto a terra con le gambe incrociate, il tempo di concentrarsi. Pazientiamo venti minuti abbondanti nell’attesa che qualcosa accenda la luce, ma la luce, drammaticamente, è fulminata. Lo ringrazio con cordialità e affetto e lo segnalo a Malattie imbarazzanti.”

 

Written by Rebecca Mais

 

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