Ventinovesima edizione del Trieste Film Festival: tutti i film vincitori 2018
A Trieste dal 19 al 28 gennaio 2018 si è svolta la ventinovesima edizione del Trieste Film Festival, importante appuntamento con il cinema dell’Europa centro orientale.

Il Trieste Film Festival è nato alla vigilia della caduta del Muro di Berlino (l’edizione “zero” è datata 1987), il festival continua ad essere da quasi trent’anni un osservatorio privilegiato su cinematografie e autori spesso poco noti – se non addirittura sconosciuti – al pubblico italiano, e più in generale a quello “occidentale”. Più che un festival, un ponte che mette in contatto le diverse latitudini dell’Europa del cinema, scoprendo in anticipo nomi e tendenze destinate ad imporsi nel panorama internazionale.
Poco fa sono stati resi noti i vincitori dell’edizione 2018.
Il pubblico ha decretato i seguenti vincitori:
Concorso Lungometraggi
Il Premio Trieste al Miglior lungometraggio in concorso (€ 5.000) va a: “Aritmija” (Aritmia) di Boris Chlebnikov, RUS – FIN – D, 2017, 116’
Concorso Documentari
Il Premio Alpe Adria Cinema offerto dallo Studio Boscolo&Partners al Miglior documentario in concorso (€ 2.500) va a: “Wonderful Losers: A Different World” di Arunas Matelis, LT – I – CH – B – LV – GB – IRL – E, 2017, 71’
Concorso Cortometraggi
Il Premio TFF Corti al Miglior cortometraggio in concorso (€ 2.000) va a: “60 Kilo Niczego” (60 Kilos of Nothing) di Piotr Domalewski, PL, 2017, 27’

Il Premio Corso Salani (€ 2.000), assegnato dalla giuria composta da Maria Bonsanti, Francesco Giai Via, Cinzia Masotina va a: “L’uomo con la lanterna” (The Man with the Lantern) di Francesca Lixi, I, 2017, 70′, con la seguente motivazione:
“La giuria è stata piacevolmente sorpresa da un film che, con uno sguardo elegante e creativo, parte dall’autobiografia per raccontare un capitolo poco conosciuto della storia del XX secolo.”
Menzione speciale a: “Countru for old men” di Pietro Jona, Stefano Cravero, I, 2017, 79′, con la seguente motivazione:
“La giuria ha ritenuto di assegnare una menzione speciale ad un film che, con sensibilità e precisione, racconta le tante contraddizioni e sfaccettature degli Stati uniti di Trump, attraverso una storia di inedita migrazione.”
Il Premio Eastern Star è stato assegnato a: Rade Šerbedžija
Il Premio Cinema Warrior è stato assegnato a: Livio Jacob & Piera Patat
Il Premio InCE (Iniziativa Centro Europea) 2017 (€ 3.000) viene assegnato a: Ada Solomon che in dieci anni si è affermata tra le più importanti produttrici della Romania di oggi, sostenendo con la sua HiFilm giovani autori (in primis Radu Jude, di cui ha prodotto l’intera filmografia) e dimostrando un’attenzione particolare per il cinema del reale e la memoria storica. Una donna che è diventata un riferimento fondamentale per il nuovo cinema rumeno e per le coproduzioni internazionali.
Il Premio Skyarte assegnato dal canale Sky Arte HD attraverso l’acquisizione e la diffusione di uno dei film della sezione Trieste FF Art & Sound è stato attribuito a: “Soviet Hippies” di Terje Toomistu, EST – D – FIN, 2017, 85’

Il Premio Osservatorio Balcani e Caucaso al miglior documentario in concorso va a: Ţara Moartă (La Nazione Morta) di Radu Jude, RO, 2017, 83’, con la seguente motivazione:
“Radu Jude con Ţara Moartă ci offre un contributo artistico di grande valore per la contrastata elaborazione della memoria pubblica della Shoah in Romania. E ci immerge in una storia poco sedimentata anche nella memoria comune europea proponendo il toccante diario di Emil Dorian, medico e scrittore, che documenta anno per anno il montare di discriminazione e violenza nella Romania degli anni ’30 e ’40. Alla voce del protagonista si contrappongono gli audio della propaganda fascista e comunista e soprattutto lo scorrere di decine di foto d’epoca che ritraggono scene di vita quotidiana e provocano una dissonanza angosciante. Ne risulta un film doloroso e potente che alimenta la consapevolezza del nostro devastante passato e ci scuote dal torpore di questo presente che normalizza razzismo e xenofobia. Jude infine con il suo originale lavoro ci mostra una strada per la trasmissione della memoria dopo la scomparsa dei testimoni diretti della violenza di massa del ‘900 europeo.”
La giuria di Last Stop Trieste composta da Sabine Bubeck-Paaz (ZDF/ARTE), Ryan Harrington (Hot Docs) and Esther Van Messel (First Hand Films) ha consegnato il Premio HBO Europe al documentario argentino/italiano “100 Trips Around the Sun” di Victor Cruz e il Premio Flow Digital Cinema al progetto ceco-lettone My Unknown Soldier di Anna Kryvenko.

La giuria internazionale di This is IT, la nuova sezione work in progress dedicata ai film prodotti o co-prodotti da produttori italiani, inclusi Rémi Bonhomme (Cannes – Semaine de la Critique), Gabor Greiner (Films Boutique) e Iole Maria Giannattasio (DG Cinema MiBACT) hanno dato una menzione speciale al film “Città Giardino” di Marco Piccarreda e consegnato il Laser Film Award al film sloveno/italiano “Stories from the Chestnut Woods” di Gregor Božic.
Una giuria di Cineuropa, il primo portale europeo di cinema e dell’audiovisivo in 4 lingue, assegna un premio al miglior lungometraggio in concorso.
Il Premio Cineuropa è assegnato a un film coraggioso che narra un amore proibito ai margini di una società profondamente patriarcale. La regista dimostra un grande affetto per i personaggi interpretati da attori non professionisti, e il suo film ci regala un ritratto clinicamente preciso sulla loro relazione travagliata.
Il vincitore è “Soldiers. Story From Ferentary” di Ivana Mladenović, RO – SRB – B, 2017. 119’
Il Premio Giuria Pag – Progetto Area Giovani del Comune di Trieste viene assegnato da una giuria di giovani tra i 18 e i 35 anni, rappresentanti di associazioni giovanili, al miglior lungometraggio in concorso.
Il film premiato è “Rudar” (The Miner) di Hanna Slak, SLO – D, 2017, 103’, con la seguente motivazione:
“In primo luogo per il coraggio di aver portato la luce nella oscurità di un luogo, di un periodo, di un fatto storico. In secondo luogo per l’impeccabile gestione dell’ambiente claustrofobico che non va ad intaccare la resa psicologica del personaggio nel suo contesto. Infine per la maestria dimostrata nella realizzazione di un prodotto che tocca profondamente il cuore del nostro territorio.”
La giuria composta da Axel Drioli, Michel Reilhac e Christian Tosolin ha decretato vincitrici del primo VR Hackaton Contest: Giulia Massolino & Anna Violato per “Voci di Trieste”.
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