Selfie & Told: il cantautore Lui Hill racconta il singolo “5000 Miles”

“Five thousand miles away I don’t receive em/ I keep them in a jar my problems seem so far away// It took a long way to leave this hollow and frozen place/ it took a long way from where I just lost my grace/ it took a long way to feel the sun and the warmth again/ it took a long way far away from home to find another one// […]” – “5000 Miles

Lui Hill – photo by Christoph Varga

Hey lettori di Oubliette, sono Lui Hill. Un po’ di tempo da trascorrere insieme?

Da viaggiatore sono abituato a passare anche solo pochi istanti con degli sconosciuti: girare il mondo, parlare con chi incontri aiuta a capire quanto è bello e variegato il globo, i suoi abitanti e le diverse culture.

Aiuta ad avere una mentalità aperta, una visione diversa, più focalizzata su ciò che abbiamo anziché su ciò che ci manca.

Non concepisco il viaggio come fuga da se stessi, credo nel viaggio all’interno di noi stessi. Mettere distanza tra noi e la nostra solita vita ci avvicina al nucleo delle cose.

Esiste una misura precisa con cui si possa quantificare il viaggio ideale?

Il numero di miglia che ognuno di noi deve compiere per potersi definire maturo, pronto a vivere, è idealmente sintetizzato in queste 5000 Miles (Filter Music/Surya Musica) e come di qualunque altro viaggiatore che potremmo incontrare lungo il percorso della vita, non sappiamo molto della sua provenienza, perché lo scopo del percorso non è la partenza ma il viaggio dentro al viaggio.

Il videoclip di 5000 Miles è stato pubblicato in anteprima mondiale su Apple Store la prima settimana di debutto.

Benvenuti nel mio mondo… ed eccovi la mia Selfie & Told!

 

L.H.: In che periodo sei?

Lui Hill: Ho attraversato molte fasi nella mia vita, quella di adesso è buona, una fase che sento come ricompensa per tutti gli anni difficili che ho dovuto attraversare. A volte devo darmi un pizzicotto per rendermi conto che tutte le cose belle che mi stanno accadendo in questo momento sono vere! E tutto questo mi dimostra che bisogna rincorrere i nostri sogni, non lasciarli mai morire e non smettere di crederci a causa di alcune persone che ti dicono che quello che fai non è buono abbastanza. Davvero, bisogna evitare di ascoltare quelli che dicono che non avrete mai successo con quello che stai facendo. Tutte le persone che oggi ammiriamo per il loro successo hanno avuto un percorso lungo e pieno di sacrifici per arrivare dove sono ora. Un lungo cammino senza mai smettere di credere in se stessi, che non implica il chiudersi alle critiche, penso che possiamo solo migliorare in quello che facciamo, se siamo aperti ai consigli, ma non dobbiamo mai perdere le nostre sensazioni. I grandi artisti hanno una spinta interiore particolare nel modo di cui si esprimono e comunicano con il mondo e spesso diventa una sorta di auto-cura per se stessi. Le session di scrittura sono come un processo di guarigione. Se Vincent Van Gogh avesse dipinto per soldi e fama, non avremmo mai conosciuto la sua fantastica arte! Questo mondo è ancora un ottimo posto grazie alle persone che continuano a sognare.

 

L.H.: Cosa racconterai nel tuo album di debutto?

Lui Hill – photo by Christoph Varga

Lui Hill: Troppo spesso mi rendo conto di guardare indietro, pensando a tutta la bellezza e all’ingenuità del primo amore da adolescente, al primo bacio, alla prima sbronza. Nel mio album, sto scrivendo anche di tutti questi sentimenti. Amo i romanzi, e quale migliore episodio nella tua vita del periodo dell’infanzia e dell’adolescenza?

 

L.H.: E sul singolo cosa ci dici?

Lui Hill: Il mio attuale singolo 5000 Miglia proviene da una particolare angolazione, che è proprio quello che mi piace davvero di questa canzone. Il brano è fondamentalmente una snapshot di tutte le impressioni che ho avuto mentre viaggiavo e scriverlo mi ha aiutato a uscire da un periodo difficile che stavo attraversando. Avevo con me solo un paio di strumenti per registrare e produrre il brano e questo limite in realtà è stata una grande cosa. Ho usato un solo microfono per catturare tutti i tipi di suoni giunti alle mie orecchie: non importa se si trattava di un corvo che volava sopra la mia casa o di rumori che provenivano dal capolinea degli autobus, tutti questi suoni si possono riconoscere se si ascolta attentamente il brano.

 

“[…] In-between flamingos and palm-trees saltwater dries on my cheeks/ paddle out before the sun peaks untamed ocean elevate my heartbeat/ everyday I wake up in different town different street warm hearts willing to discover me/ colorful land of black and white tell me when will it be alright/ the long breath of history townships are blurred visions in my carseat/ you make me forget my troubled city you make me swallow my self-pity// […]” ‒ “5000 Miles

 

Written by Lui Hill

 

 

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