Denver l’aereoporto dei simboli: il Gargoyle e la pietra angolare

La costruzione e la simbologia di questo aeroporto sono avvolti nel mistero. La sua costruzione risale al 1995 ed è un letteralmente un mistero anche perché Denver prima di questa data aveva già un aeroporto internazionale. Per quest’opera furono investiti oltre 4.000 milioni di dollari e fu edificato in una zona altamente ventosa il che è anche causa di molti problemi al decollo e all’atterraggio dei velivoli.

Denver - Aeroporto

L’aeroporto internazionale di Denver, con i suoi 140 chilometri quadrati di superficie, è il terzo al mondo per dimensioni, nonostante Denver sia la 30esima città degli Stati Uniti. Per rendere operativo l’aeroporto sono stati utilizzati circa 8.000 chilometri di fibre ottiche. La pianta dell’aeroporto di Denver, vista dall’alto è una svastica, né più e né meno. All’ingresso principale dell’aeroporto c’è una pietra di marmo commemorativa recante i ben noti simboli massonici della squadra e del compasso dedicata alla “New world airoport commission”, una società che in realtà non esiste. Tutto l’aeroporto di Denver sembra essere pregno di simboli esoterici, al punto che la costruzione sembra una cattedrale esoterica camuffata. C’è una pietra angolare massonica, sotto la quale sarebbe sepolta una capsula del tempo che sarà dissotterrata nel 2094. Perché?

Poco distante dalla pietra angolare vi è la scultura di un Gargoyle che esce da una valigia. La parola inglese ‘gargoyle’ trae la sua estrazione dal latino gargulium. Gurgulium, termine onomatopeico collegato al gorgoglio dell’acqua che passa attraverso un doccione. Quest’ultimo venne in seguito trasformato nel francese gargouille con lo stesso significato, accolto in lingua inglese con il termine gargoyle.

Dal punto di vista architettonico una gargolla ha in genere la funzione di doccione, cioè è la parte terminale di un sistema di scarico per l’acqua piovana che si protende da un cornicione o da un tetto, con lo scopo di far defluire l’acqua lontano dai muri. A partire dal X-XI secolo iniziò a diffondersi in Europa l’utilizzo della pietra per il doccione. La spiritualità visionaria medioevale creò gargolle di ogni sorta, da figure demoniache a facce gioconde, fino a creature metà uomini e metà bestie.

La simbologia delle gargolle è complessa e attinge dalle Sacre Scritture e dall’universo pagano. Il retaggio delle creature ibride greche e egiziane si mischiò nel medioevo all’universo mitico dei bestiari come il Physiologus, libri illustrati con descrizioni di animali fantastici di terre lontane. Gli artisti influenzati da tali testi scolpirono dei doccioni bestiali e affascinanti. Le caratteristiche degli animali immaginari furono reinterpretate in chiave cristiana. Alcuni studiosi hanno teorizzato che le gargolle siano state utilizzate come guardiani delle chiese per tenere lontano i demoni. Altri pensano che questi doccioni simboleggiassero demoni, da cui i passanti avrebbero trovato scampo in chiesa.

Denver Aeroporto

Altri simboli apparentemente strani sono situati sul pavimento dell’aeroporto tra cui il simbolo “AuAg” (probabilmente le sigle chimiche dell’oro AU e dell’argento AG), ma alcuni pensano essere l’espressione chimica di un agente biologico che sarà utilizzato per contribuire a ridurre la popolazione della terra.

Un’altra stranezza sembrerebbe la recinzione che delimita l’aeroporto con i fili rivolti verso l’interno invece che all’esterno come razionalmente si dovrebbe fare per evitare intrusioni.

Nell’atrio principale dell’ingresso in aeroporto, vi è una gigantesca statua alta 11 mt di color blue cobalto che raffigura un cavallo di nome “Blue Mustang” – e ufficiosamente chiamato “Bluecifer” (come Lucifero, ma blu) con muscoli gonfi, vene e penetranti occhi rossi che si illuminano di notte, una visione davvero raccapricciante! Ricorda o meglio richiama la descrizione del quarto cavallo dell’apocalisse (versetti 19.2), la luna blu, simbolo di distruzione e morte, estremamente somigliante al cavallo del quarto cavaliere così come descritto nella Rivelazione di San Giovanni. Significativo anche il fatto che alcuni bambini che vedono la statua per la prima volta chiedono ai propri genitori se si tratti del cavallo di Lucifero.

Non aiuta a mitigare la fama blasfema dell’aeroporto sapere che il creatore di “Blucifer”, lo scultore Luis Jimenez sia stato ucciso dalla sua stessa scultura di cavallo, mentre la stava realizzando: una parte della scultura gli cadde addosso recidendogli un’arteria.

Altra stranezza dell’aeroporto è rappresentata dalla statua di Anubi il Dio Egizio dei morti, anche questa ha un’altezza non casuale, 9 mt.

Comunque la parte più inquietante è forse rappresentata dai murales che si trovano all’interno dell’aeroporto.

L’opera di murales è stata composta dall’artista Leo Tanguma e  ha per titolo “The Children of the World Dream of Peace”, e vorrebbe rappresentare le devastazioni delle guerre e la speranza in un futuro di pace e fratellanza. In verità tali dipinti appaiono alquanto inquietanti, e tale sensazione pervade molti dei visitatori che si ritrovano di fronte ad essi.

Denver - Aeroporto

La composizione consiste di quattro parti. Nella prima scena ha luogo una strana cerimonia. Adagiate in tre bare vi sono tre figure femminili, una nativa americana, una bambina dai caratteri occidentali ed una donna di colore, circondate da sei bambini e diversi animali. Alle spalle del gruppo vi è una città in fiamme, e scene di desolazione e distruzione.

La bambina bionda della bara porta cucita sul vestito una stella di David, e tiene tra le mani una Bibbia cristiana. Rappresenta la tradizione giudeo cristiana occidentale, così come le altre due donne raffigurano rispettivamente la tradizione africana e quella americana pre coloniale. Alle spalle delle bare una bambina regge una tavoletta in cui è raffigurato il tramonto del quinto sole, il momento in cui tra sconvolgimenti planetari avverrà il passaggio di era.

Nella seconda scena compare un personaggio dalle fattezze inquietanti, una sorta di soldato deforme che uccide una colomba bianca, e si impone tra scenari di devastazione, delimitati da una donna che tiene tra le braccia un figlio morto e dei bambini che riposano su delle macerie.

Nella terza parte dell’opera lo scenario cambia. Bambini in festa rappresentanti tutti i popoli del mondo portano le armi al centro della scena, dove un bimbo dalle fattezze ariane e vestito alla tedesca le distrugge. Il soldato della scena precedente giace ora senza vita sovrastato dal gruppo dei bambini. Particolare interessante, il bimbo tedesco addetto alla distruzione delle armi mostra un decisamente curioso pugno di ferro. Infine, nell’ultima scena i bambini accorrono circondati da numerosi animali al cospetto di un guru-santone, che celebra un rito sacro a simboleggiare la nuova era che ha inizio.

Come si è visto, nelle intenzioni dei committenti il gruppo di questi murales vorrebbe rappresentare la distruzione portata dalle guerre e la speranza di un mondo migliore che si rispecchia nella innocenza dei bambini, nel disarmo e in una nuova spiritualità. Chi si interessa allo studio delle tematiche care ai propagatori del cosiddetto “Nuovo Ordine Mondiale” riconosce tutta la simbologia da tempo propagandata dai fautori del nuovo mondo, descritta qui in modo esplicito ed alquanto angosciante.

La pace così raggiunta però sarà il risultato di un’epoca di duri sconvolgimenti, di prove che l’umanità dovrà affrontare prima di conoscere un’era di pace e rinnovata spiritualità. Il disarmo degli stati nazionali rimane un passaggio necessario per il raggiungimento di tale obiettivo.

Denver Airport Gargoyles

Il pugno di ferro ricorda con grande chiarezza di intenti il modo in cui questa élite vorrà mantenere il suo ordine in questa nuova era?

La spiritualità New Age che traspare nella scena finale è parte fondamentale dell’intero progetto, una contro spiritualità che pervade i piani alti del potere.

I murales dell’aeroporto di Denver descrivono quindi in maniera palese il progetto di questo Nuovo Ordine, e le modalità in cui verrà raggiunto?

Questi murales sembrano raccontare anni duri e tribolazioni verso cosa?

Perché?

Molte persone credono che il più grande bunker sotterraneo del mondo si trovi sotto l’aeroporto di Denver. In particolare un bunker di 360.000 piedi quadrati, costruito dal Nuovo Ordine Mondiale per ospitare l’élite in caso di collasso economico o di olocausto nucleare. La costruzione dell’aeroporto di Denver è stato reso necessario come una giustificazione a questa opera del bunker.

L’aeroporto è stato costruito sopra a questo progetto in modo tale da occultarlo e nasconderlo alla vista?

 

Written by Vito Ditaranto

… a mia figlia Miriam con infinito amore…

 

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