“L’Aurora Boreale” poesia di Giovanni Pascoli: il suon del sonno
Di seguito si potrà leggere la poesia intitolata “L’Aurora Boreale” del poeta italiano Giovanni Pascoli ed una breve biografia dello stesso.
“L’Aurora Boreale”
Ai miei primi anni… infermo ero e lontano
da tombe amate… udivo dei compagni
il suon del sonno, uguale e piano,
sommosso da improvvisi lagni;
e, solo, e come chi non sa se giunga
mai, troversava con il mio martirio
io tutta l’oscurità, lunga,
con, sopra, il fisso occhio di Sirio.
E nella notte giovinetto insonne
vidi la luce postuma, lo spettro
dell’alba: tremole colonne
d’opale, ondanti archi d’elettro.
E sotto i flessili archi e tra le frante
colonne vidi rampollare il flutto
d’un’ampia chiarità, cangiante
al palpitare del gran Tutto.
Ti vidi, o giorno che dalla grande Orsa
inopinato esci nel cielo, e trovi
le costellazïoni in corsa
dirette a firmamenti nuovi!
Ti vidi, o giorno che su l’infinita
via delle nebulose ultime e sole
appari. M’apparisti, o vita
che splendi quando è morto il sole.
Un alito era, solo, per il miro
gurge, di luce; un alito disperso
da un solo tacito respiro
e che velava l’universo:
come se fosse, là, per un istante,
immobile sul sonno e su l’oblio
di tutti, nella sua raggiante
incomprensibilità, Dio!
Giovanni Placido Agostino Pascoli è nato a San Mauro di Romagna il 31 dicembre del 1855 e deceduto a Bologna il 6 aprile del 1912.Pascoli è stato un poeta e accademico italiano, figura di grande fascino della letteratura italiana di fine Ottocento.
Pascoli, nonostante la sua formazione eminentemente positivistica, è considerato, insieme a Gabriele D’Annunzio, il maggior poeta decadente italiano. Ha manifestato, nella sua produzione, tendenze prevalentemente spiritualistiche e idealistiche. Non ha partecipato attivamente ai movimenti letterari del suo tempo.
Le opere del poeta vanno interpretate prenendo in considerazione i dolori ed i tormenti biografici e psicologici che egli stesso riorganizzò per tutta la vita, in modo ossessivo, come sistema semantico di base del proprio mondo poetico e artistico.
Pascoli è celebre per la poetica chiamata “del fanciullino” nella quale il poeta è chiamato ad esprimere la voce del fanciullino vivente in ognuno di noi.