“Io, te e la dislessia” di Mariarosaria Conte: la lunga strada tra lotte, incomprensioni e difficoltà

“In ottobre infatti, fu emessa dal Dipartimento per l’Istruzione, una circolare sulle Iniziative relative alla dislessia. In esse si fa riferimento agli strumenti compensativi e dispensativi indispensabili per una sana vita scolastica dell’alunno dislessico, ai problemi psicologici, soprattutto alle frustrazioni, che derivano a causa di una mancata comprensione del disturbo specifico dell’apprendimento e alle strategie per andare incontro a un alunno dislessico. Quindi cause, conseguenze e interventi adeguati sulla dislessia, erano tutti ben appresi sin dalla fine degli anni Settanta. […] Perché lasciare genitori e figli abbandonati a se stessi o al buon senso degli insegnanti?”

Io, te e la dislessia

Quali danni può provocare la mancata sensibilità degli insegnanti e l’ignoranza delle persone? Perché talvolta i nostri figli, non più bambini, sono così insicuri di loro stessi e sembrano non riuscire ad acquistare fiducia neppure nei confronti degli altri?

Io, te e la dislessia” (13Lab, 2016) è la testimonianza, romanzata, di Mariarosaria Conte, ispirato ad una storia vera, di una madre che alcuni anni fa si imbatté, in modo busco ed inaspettato, con i disturbi specifici dell’apprendimento, dei quali fanno parte la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. La figlia della protagonista intraprendeva in quegli anni la scuola materna e successivamente le elementari.

Una bambina intelligente e vispa che nel momento in cui ebbe a che fare con alcune maestre, non troppo pazienti né informate su determinati argomenti, che la prendevano per svogliata o addirittura apatica, ridendo di lei anziché comprendere quale approccio potesse essere il migliore, cominciò a chiudersi in se stessa, in difesa da tutto e tutti.

Consapevole prima di tutti gli altri di ciò che le stava accadendo la piccola decise di reagire in questo modo e i genitori non fecero altro che provare a spronarla e seguirla maggiormente in casa, fino a quando qualcuno non fece loro intuire che potesse trattarsi di un disturbo neppure troppo raro.

Comincia così un percorso di coscienza e sofferenza tra insegnanti da istruire, stando attenti a non far credere di essere più preparati di loro sul tema, e personale sanitario che non sempre fornisce l’aiuto necessario atteso da due genitori preoccupati.

Io, te e la dislessia” è il viaggio e la lotta di una famiglia in un Paese che solamente nel 2010 emanò una nuova legge in materia di disturbi specifici dell’apprendimento che nel 2011 venne aggiornata introducendo importanti linee guida che permettono agli studenti di ogni grado, università compresa, di usufruire di una didattica individualizzata e personalizzata.

Mariarosaria Conte

Una grande conquista per tutti quei genitori che hanno dovuto sopportare, e che purtroppo ancora lo fanno, difficoltà all’apparenza insormontabili, tra indecisioni, incomprensioni, accuse, diagnosi avventate e infondate.

Una testimonianza forte e toccante, pagine che scorrono veloci, impregnate di rabbia e umana fragilità, che rivelano ogni sentimento provato dai singoli protagonisti, parole da condividere con chi ha vissuto simili esperienze e con chi non conosceva i disturbi specifici dell’apprendimento.

Dopotutto non è poi così complicato comprendere che siamo tutti diversi e che ognuno di noi ha necessità di strumenti differenti per studiare e vivere.

Esemplare al riguardo è una nota vignetta nella quale vediamo alcuni animali, una scimmia, un elefante, un corvo, un pesce e una foca ascoltare l’insegnate che davanti a loro chiede a tutti di scalare un albero. Una pretesa impossibile per quasi tutti loro dal momento che l’insegnante non pare intenzionato a fornire loro ciò che è necessario per tale impresa.

 

Written by Rebecca Mais

 

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