“La gentilezza” di Polly Samson: tradotto in Italia il romanzo della paroliera dei Pink Floyd
“Razzi sibilavano nell’aria e dorati denti di leone esplodevano sopra le loro teste. Julian si trovò a osservare quella piccola, intensa viola del pensiero che era il faccino di Mira puntato verso il cielo. Una pioggia di luci le illuminava la pelle, la bocca e gli occhi spalancati di meraviglia: era più divertente osservare il suo visetto mentre guardava i fuochi d’artificio che seguire lo spettacolo pirotecnico in sé. Un pensiero gli balenò nella mente e lo mandò in estasi: sono padre. Che meraviglia!”
Julian è un giovane studente universitario inglese quando si imbatte in Julia, una donna sposata e più grande di lui di circa dieci anni della quale si innamora come mai gli era capitato prima. Per Julia è l’occasione per abbandonare un marito violento ed un matrimonio per nulla felice.
La loro vita insieme scorre tranquilla e dopo alcuni anni nasce la loro prima figlia, Mira. Ma tutto cambia quando la piccola si ammala e i due sono costretti a trascorrere la maggior parte del loro tempo in un ospedale, luogo nel quale Julian inizierà a comprendere che forse la compagna custodisce da tempo un segreto pericoloso e doloroso.
“La gentilezza” (1rosso, Parallelo45 Edizioni, 2016, traduzione di Daniela Di Falco) è l’ultimo romanzo, il primo pubblicato in Italia dopo il successo mondiale, di Polly Samson, moglie di David Gilmour e coautrice dei testi di sei degli undici brani dell’album “The Division Bell” dei Pink Floyd, oltre che di quelli dell’ultimo album del marito, “Rattle That Lock”.
È con lui che si è recata il primo luglio alla Villa Oltre il Giardino sulla Appia Antica di Roma per la presentazione in Italia del suo romanzo: un grande evento che ha visto protagonisti la letteratura e la musica e che ha permesso al pubblico di comprendere come il romanzo è nato.
In una moderna ispirazione a “Il paradiso perduto” di John Milton, “La gentilezza” è una toccante storia d’amore e di sofferenza. Parte tutto come il bisogno di salvezza da parte di lei e quello di trovare un amore sincero e profondo per lui. Si crea così una sorta di stabilità familiare, ma il finale può essere disastroso quando ci si obbliga ad ignorare i segnali che l’altro ci manda.
L’amore rende ciechi e quando ciò accade diventa complicato comprendere cosa sta accadendo nella realtà. E non c’è amore più grande di quello di un genitore per un figlio, un affetto incondizionato che può far precipitare in un burrone quando la verità viene a galla.
Stabilità e felicità divengono insicurezza e desolazione. E il lettore ne è travolto come si trattasse di un temporale a cielo azzurro.
“La gentilezza” è un romanzo ricco di sentimenti, di impressioni, di colori, suoni e profumi. Ad essere protagonisti sono i giardini, il verde che attornia l’idilliaca Firdaws, i profumi dei piatti cucinati, le luci di Amsterdam e i colori dei vestitini di Mira che mutano poi in un grigio senza speranza dentro quell’ospedale in cui tutto cambia inesorabilmente.
Un libro che non delude e che si fa divorare, una scrittura scorrevole che fa sognare, che riporta il lettore indietro nel tempo, a quell’infanzia ricca di speranza che non sempre si evolve con altrettanta fiducia nell’età adulta.
Un romanzo che fa riflettere perché in fondo è intimamente attuale e non mostra altro che ciò che tutti noi viviamo quotidianamente, tra aspettative e scelte difficili che in qualsiasi momento possono condizionare il nostro futuro.
Written by Rebecca Mais
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