“Rami nel buio – L’esorcismo di Amanzio Evenshire” di Mariano Ciarletta: inquietanti demoni e primordiali scongiuri
“Impugnai con forza il manico, dirigendomi verso l’ingresso. Man mano che avanzavo i colpi si facevano più insistenti, rapidi e di diversa intensità. Con il cuore a mille strinsi il pomello della porta, augurandomi che qualsiasi cosa ci fosse dall’altra parte non mi avrebbe assalito appena l’avessi aperta. Incominciai a recitare tutte le preghiere che conoscevo, tutti i rituali contro maledizioni e spiriti che mia nonna mi aveva insegnato fin da piccolo. Superstizioso? Diavolo, a vent’anni era allarmante!”
Amanzio Evenshire è un ventenne che tenta di conquistare la sua libertà nonostante le imposizioni di un padre troppo preso dai suoi affari per accorgersi di cosa il figlio necessiti realmente. La mancanza precoce della madre ha modificato irrimediabilmente le loro vite, perdere una figura così importante ha disorientato entrambi e li ha portati ad allontanarsi sempre di più.
Fino a quando Amanzio non giunge in quella enorme villa nel cuore dell’Illinois regalatagli dal padre, sita in un luogo isolato e dall’aspetto piuttosto macabro. A tenergli compagnia la prima sera l’amico di una vita Milke e l’ex ragazza Emily. Ma in quella casa aleggia l’inquietante presenza di tre spiriti molto cattivi che presto rovineranno la festa agli amici facendoli precipitare nel terrore.
“Rami nel buio – L’esorcismo di Amanzio Evenshire” (Youcanprint, 2015) è il primo romanzo (seguono un altro romanzo e delle raccolte di poesie ed aforismi) di Mariano Ciarletta, salernitano classe 1992. Una storia che narra di amicizia, di sofferenza, di disagi adolescenziali e di fede. Solamente quest’ultima potrà forse salvare il protagonista che si vedrà protagonista di un complicato esorcismo.
Ciarletta (vincitore con questo romanzo di un premio da parte dell’università americana Costantinian e primo posto nella categoria romanzo al premio letterario Nazionale Galiani Ricciardelli, oltre a numerosi riconoscimenti poetici) ha il pregio di riuscire a creare momenti di tensione che si uniscono ad altri di profonda riflessione sull’esistenza.
Una narrazione scorrevole che patisce però dell’influenza di lungometraggi riguardanti il tema dell’esorcismo come “L’esorcista”, “L’esorcismo di Emily Rose”, “Il rito” o “Drag Me to Hell” dei quali si possono cogliere facilmente delle somiglianze risultando perciò non troppo originale.
Nonostante ciò si tratta di un volumetto piacevole e facilmente leggibile da un ampio pubblico. A tratti si nota però una certa precipitosità del racconto, ci si sarebbe aspettato qualcosa di più in alcune parti, maggiori descrizioni forse.
Va comunque ricordato che la prima pubblicazione risale al 2013, ben tre anni fa e si tratta certamente di un buon esordio per un così giovane autore, soprattutto considerando il genere, l’horror, non così semplice da intraprendere.
Written by Rebecca Mais
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