L’omaggio di Padova a Primo Pegoraro: dal 27 giugno al 26 luglio 2015 i suoi quadri esposti in Galleria Cavour

Il 1° maggio 1915 nasceva l’artista padovano Primo Pegoraro: cento anni dopo la sua città lo celebra con una documentata retrospettiva presso la Galleria Cavour, a Padova.

Primo Pegoraro

Dal 27 giugno al 26 luglio 2015 il Comune di Padova- Assessorato Cultura e Turismo ha allestito una mostra dal titolo “La luce delle cose”, curata da Stefano Annibaletto, allo scopo di commemorare questo pittore, definito dalla critica sensibile e discreto, morto nel 2007.

L’arte di Primo Pegoraro si esprime attraverso l’utilizzo di chine colorate stese a pennello e spesso acqarellate. Avendo già trent’anni di carriera alle spalle e varie mostre all’attivo, Pegoraro scopre a 60 anni compiuti il potere della luce e quell’intensità cromatica che si sprigiona dagli inchiostri di china.

Questo lo porta ad iniziare una nuova fase del suo lavoro in cui, nei vent’anni successivi, realizza centinaia di fogli dedicati a paesaggi euganei, vedute cittadine e soprattutto composizioni di oggetti, diventando uno dei pittori più raffinati di natura morta.

Primo Pegoraro

Che poi, quando mai una natura, se posta in correlazione con la vita e l’ambiente esterno, può definirsi “morta”?

Lo studio della gradazione della luce, dalla quale è rimasto affascinato e completamente assorbito, mette alla prova gli equilibri della composizione. Buste bianche o tovaglie candide l’assorbono completamente e richiamano l’attenzione dello spettatore, mentre accanto fiori colorati o frutti invitanti creano un contrasto, rimanendo sempre però in secondo piano.

E a tal proposito, vengono utilizzate variazioni di fiori, tessuti, cartocci, bottiglie e frutti, a garantire la varietà ai soggetti. In particolare, nei dipinti dei paesaggi euganei, raffiguranti scorci dei limitrofi Colli, si avverte, sia per il tipo di colori che per il loro sapiente modo di mescolarsi, un richiamo al pittore francese Paul Cézanne.

Primo Pegoraro

La luce di Pegoraro, catturata dal biancore della carta, con le sue velature di grigio, passa per i toni delle brillanti lacche rosse, con cui, ad esempio, dipinge i gerani, così come melograni o altri tipi di fiori. Compendiando una raccolta della sua migliore attività, la mostra comprende 50 quadri, molti dei quali inediti ed esposti per la prima volta in questa occasione.

La suggestiva Galleria Cavour, essendo completamente situata nel sottosuolo della città, crea la giusta atmosfera. Con un buon impianto di aria condizionata rende la permanenza molto piacevole, visto il periodo di particolare calura. Ragione per cui, se vi trovate a passare per Padova, una visita a questa mostra potrebbe essere davvero interessante.

Se invece siete residenti in zona, farete vostro il desiderio di omaggiare un cittadino che ha contribuito a rendere grande la nostra città.

Non il solito pittore, ma colui che ha affinato una sua tecnica tutta particolare, in una esposizione che sa di storia e di creatività, mai, in fondo, così attuale.

 

Written and Photo by Cristina Biolcati

 

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