27 aprile 2015: gli Oscar Mondadori, i primi tascabili a basso costo ad essere venduti in edicola, festeggiano i 50 anni
Oscar Mondadori: il 27 aprile 2015 cade il 50° anniversario di questa storica collana. Ogni famiglia italiana ne possiede almeno uno e tutti si sono ritrovati ad acquistarne dei titoli per la scuola o per semplice svago. Ma torniamo indietro nel tempo per comprendere meglio come tutto ciò ebbe origine.
1949: la casa editrice Rizzoli, che in precedenza si era occupata solamente di periodici, crea la collana BUR. Presero spunto dalla Reclams Universal-Bibliothek, la Biblioteca Universale Reclam, storica casa editrice tedesca nata nel 1867 a Leipzig, che diffondeva i classici della letteratura tedesca ed internazionale a prezzi bassissimi.
In Italia non esisteva nulla di simile ed ecco l’idea di creare la collana BUR, Biblioteca Universale Rizzoli, ad opera di Luigi Rusca, esperto di editoria che aveva precedentemente lavorato per la Arnoldo Mondadori Editore. Primo direttore della BUR il napoletano Paolo Lecaldano.
I libri di questa innovativa collana avevano delle caratteristiche specifiche: il formato era piccolo, la copertina non rigida e di colore verdolino, carattere tipografico della copertina Bodoni e carattere del testo Times New Roman. Scelte semplici ma efficaci. Uscita settimanale e prezzo fisso dei volumi 50 lire ogni 100 pagine. Potete ben immaginare il successo di questa iniziativa editoriale che rappresentò anche la possibilità da parte di un numero maggiore di italiani di acquistare libri e perciò di leggere.
Alcuni anni dopo, più precisamente il 27 aprile 1965, la casa editrice Arnoldo Mondadori Editore, ebbe un’idea simile a quella della Rizzoli che ebbe ancora più successo: nacque la collana Oscar Mondadori, anche questa tascabile e a prezzo ridotto. Ogni volume aveva il costo di 350 lire, le dimensioni erano ridotte e soprattutto, questo è l’aspetto più innovativo, usciva in edicola a cadenza settimanale.
Figurando quindi come pubblicazione periodica poteva usufruire di importanti sgravi fiscali. Il successo fu immediato: il numero 1 degli Oscar Mondadori, l’”Addio alle armi” di Ernest Hemingway, vendette ognuna delle 60.000 copie pubblicate, il giorno stesso dell’uscita, quell’indimenticabile 27 aprile 1965.
A questo seguirono numerosi altri titoli, ogni settimana uno differente, che continuarono il loro successo e risvegliarono le invidie delle altre case editrici presenti in quegli anni. Successivamente “Un amore”, di Dino Buzzati e “La ragazza di Bube” di Carlo Cassola furono i titoli con il maggior numero di copie vendute dopo l’esordio di Hemingway. Nel corso degli anni, a partire dai ’70, come sempre capita, la collana si è trasformata ed evoluta.
È cambiata la grafica delle copertine, sempre più accattivanti ed attraenti, sono cambiati i titoli pubblicati e più di recente la collana principale si è divisa in diverse sotto collane corrispondenti a diversi generali: classici, gialli, fantascienza, arte, biografie e così via.
Ancora una volta l’intento era quello di arrivare nelle case del maggior numero di lettori ed ecco che i primi Oscar Mondadori presentavano un risvolto nella quarta di copertina molto particolare, un messaggio per i lettori, una sorta di manifesto letterario che ne enunciava caratteristiche ed intenti. Il testo dello slogan era questo:
“Gli Oscar, i libri-transistor che fanno biblioteca, presentano settimanalmente i capolavori della letteratura e le storie più avvincenti in edizione integrale supereconomica per il tempo libero. Gli Oscar sono i libri 1965 per gli italiani che lavorano: per gli operai, per i tecnici, per gli impiegati, per i funzionari, per i dirigenti, per i professionisti, per gli studenti, per la famiglia, per tutti i membri attivi e informati della società. A casa, in tram, in autobus, in filobus, in metropolitana, in automobile, in taxi, in treno, in barca, in motoscafo, in transatlantico, in jet, in fabbrica, in ufficio, al bar, nei viaggi di lavoro, nei week-end, in crociera, Gli Oscar saranno sempre nella vostra tasca, sempre a portata di mano. Con Gli Oscar una casa editrice tradizionalmente all’avanguardia ha ideato e creato il libro settimanale di altissimo livello per un pubblico in movimento. Gli Oscar sono gli Oscar dei libri: si rinnovano ogni settimana, durano tutta la vita.”
Autore di questa invitante missiva lo scrittore e poeta Vittorio Sereni che nel 1958 era entrato a far parte, in qualità di direttore letterario, della casa editrice Mondadori.
Oggi gli Oscar Mondadori festeggiano 50 anni ma diciamolo, ne dimostrano molti di meno. Sono entrati a far parte dell’Italia e degli italiani ed oggi non ne possiamo fare a meno. Sono divenuti un must per i lettori accaniti e la comodità di portarli appresso, di poterli leggere ovunque ci troviamo, è rimasta immutata come in quel non troppo lontano 1965.
Non resta quindi che fare i migliori auguri a questa collana rinnovando l’invito a leggere sempre di più e… ai prossimi 50 anni!
Written by Rebecca Mais