Intervista di Bernadette Amante al cantante Osc2x e la sua collaborazione con il collettivo HMCF
In questa intervista conosceremo meglio Osc2x, nome d’arte di Vittorio Marchetti, che ci parlerà della sua passione per la musica e della sua collaborazione con il collettivo HMCF.
Osc2x nasce quando Vittorio inizia a comporre con Fruity Loops. Un giorno decide di mettere i pezzi che venivano fuori sull’ipod per sentirli anche in contesti extra domestici e li trasferisce quindi su Itunes per metterli poi sul dispositivo mp3.
Itunes metteva automaticamente come autore una serie di numeri e lettere che iniziava con 2x, allora Vittorio decide di cancellare tutti i numeri e lettere tranne i primi due.
Dopo arriva il momento di Reason 4 e il progetto iniziale diventava sempre più un’espressione veridica di se stesso. Successivamente pubblica le tracce su Myspace ma 2x era già stato preso allora viene aggiunto un Osc, da oscillatore, parte integrante del sintetizzatore, strumento principale della musica elettronica.
Poi ci fu la svolta con Ableton live ed infine SoundCloud.
Oggi Osc2x è un nome noto della musica italiana grazie alla creatività di Vittorio Marchetti che riesce a fondere musica e testo in qualcosa di unico che unito ai suoi spettacoli live rende il tutto perfetto.
B.A.: Ciao, grazie per avermi concesso questa intervista, inizio chiedendoti, quando hai iniziato a interessarti alla musica?
Osc2x: Ho iniziato a interessarmi alla musica attorno al 2006, ai tempi volevo avere un gruppo punk per suonare alle feste delle scuole, finii dopo poco a cantare in un gruppo ska che ai tempi era anche parecchio seguito nella mia città e con il quale ho avuto alcune prime soddisfazioni in ambito musicale.
B.A.: Quant’è importante il rapporto con internet per un artista?
Osc2x: Credo che sia importante che l’artista stia vicino ai suoi follower e che sia disponibile. Internet è il modo più facile per coltivare questo rapporto, ma d’altronde credo ci siano modi alternativi per dimostrare questa vicinanza. Io amo il contatto vero, mi piace scambiare quattro chiacchiere dopo i concerti. Non mi piace la piega che stanno prendendo i rapporti dopo il boom di Facebook, vorrei riportare la qualità dei rapporti ad alti livelli!
B.A: Quali artisti hanno influenzato maggiormente il tuo stile?
Osc2x: Devo citare obbligatoriamente i dischi che giravano nella stanza dei miei genitori quando ero piccolo: Miles Davis, Erik Satie, Jaco Pastorius, Saturnino. Da bambini si ha una sensibilità musicale completamente diversa e questi artisti sono subito entrati nel mio dna, al primo ascolto. Dopo vengono le scuole elementari e le compagne di classe ascoltavano gruppi come i Backstreet Boys o i Five o i Westlife, noi maschietti odiavamo tutti questi gruppi perché avremmo voluto che le attenzioni delle compagne di classe fossero rivolte a noi piuttosto che a quei bei ragazzini, ma nonostante questo io ho il forte sospetto che inevitabilmente sia rimasto influenzato da quella musica e da quel periodo. Credo anzi di aver avuto il primo contatto con la cultura pop internazionale. Poi è venuto il momento del Punk Hardcore, della rabbia, della voglia di distruggere e di distruggersi. Ascoltavamo Buzzcocks, Sex Pistols, Pil, Atari Teenage Riot, NOFX e un sacco d’altri gruppi che nel periodo attorno al 2005 nascevano come funghi anche nelle scuole superiori. Passata la tempesta ormonale i miei ascolti si sono nuovamente tranquillizzati e ho subito il fascino della magnifica scena indie rock attorno al 2007 penso a gruppi come Futureheads, Franz Ferdinand, Editors, Interpol, Bloc Party, Art Brut, Yeah Yeah Yeahs, White Stripes, Von Bondies, Morningwood, be your own PET per dirne pochi. Infine è avvenuto (o meglio: sta ancora avvenendo) l’avvicinamento alla musica elettronica. Questo approccio è iniziato attorno al 2007 quando la mitica label Homework records organizzava eventi nei giardini a fianco al liceo classico Minghetti portando artisti notevoli, pionieri dell’elettronica dal vivo in Italia come Apes on Tapes, Deep Also, Micamat e altri. Adesso la musica elettronica occupa la maggior parte dello spazio che ho sullo Smartphone.
B.A.: Come nasce la tua collaborazione con il collettivo HMCF?
Osc2x: Il collettivo Hmcf a suo tempo aveva un programma su una radio Fm (si chiamava “Tra Parentesi”) e spesso invitavano gruppi della scena indipendente locale e qualche volta sono andato anch’io. Poi decidemmo di rilasciare il mio primo dischetto sulla loro piattaforma web, ma senza un motivo particolare, io non ero consapevole di cosa volesse dire rilasciare un disco sul web. L’esperimento ha funzionato molto bene e da lì si è consolidato questo rapporto di fiducia nel quale credo molto. In più apprezzo come il collettivo si sta muovendo per la promozione dei gruppi bolognesi e italiani.
B.A.: Qual è il messaggio che vuoi trasmettere ai tuoi ascoltatori?
Osc2x: Il messaggio che voglio trasmettere a chi mi ascolta è: “Ciao ascoltatore questa musica non l’avevi mai sentita prima, chiudi gli occhi e immagina di essere dove ti porta la mente, questa è la musica di cui avevi bisogno, sono riuscito a intercettare i tuoi bisogni e ora ti cullo io“.
B.A: Come vivi i live?
Osc2x: Premettendo che il live lo sto portando da solo (tipo one man band), lo sto vivendo come un momento intimo in cui chi sente per la prima volta i pezzi può affezionarsi e chi è invece già affezionato può emozionarsi insieme a me mentre li suono, li canto e li ballo. D’altra parte mi piacerebbe tanto rendere lo spettacolo più diretto e pimpante e per questo motivo ho deciso di includere altri musicisti con i quali mi sono chiuso in sala prove per rendere lo spettacolo più vivo.
B.A.: Hai dei progetti per il futuro?
Osc2x: In effetti l’unico progetto che ho è quello di pubblicare l’album e di preparare un nuovo tipo di spettacolo per presentare il disco, poi sarà tutto da vedere.
B.A.: Per concludere, c’è qualcosa che vorresti dire ai tuoi fans?
Osc2x: L’unica cosa che posso dire alle ragazze e ai ragazzi che seguono il mio progetto è grazie.
Written by Bernadette Amante
http://youtu.be/tozkyCf3iJ4
Info