“4 Way Street”, mostra collettiva di pittura, dal 17 giugno al 9 settembre 2012, Mantova
Dal 17 giugno al 9 settembre 2012 Palazzo Te a Mantova ospita la mostra collettiva 4 Way Street a cura di Luca Beatrice. Gli artisti presenti sono giovani, con già una carriera alle spalle e figurativi tra i più interessanti del panorama italiano: Massimiliano Alioto, Agostino Arrivabene, Giorgio Ortona e Bernardo Siciliano.
L’allestimento dei dipinti, nell’ampio spazio delle Fruttiere, acquista un’intensità particolare nel confronto con il genio creativo di Giulio Romano, espresso nell’architettura e negli apparati decorativi di Palazzo Te, simbolo dell’arte manierista.
La mostra 4 Way Street – patrocinata dal Comune di Mantova e dal Museo Civico di Palazzo Te, organizzata dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te con Italiana e Italian Factory, e con la partecipazione del Main Sponsor Compass– è arricchita dal catalogo curato da Luca Beatrice e pubblicato da Maretti Editore.
Massimiliano Alioto, da Domodossola, ha a lungo ritratto i Non Luoghi, dedicandosi quindi al ciclo naturale, nelle sue diverse manifestazioni. Dalla montagna fino al mare, la natura è sinonimo di bellezza sublime, di potenza vigorosa, di forza superiore. La presenza umana non è registrata, l’uomo è posto fuori dalla scena.
Agostino Arrivabene di Cremona, Rivolta d’Adda, è un cesellatore visionario, e in alcune tecniche ricorda la pittura fiamminga di Jan Van Eyck e l’arte incisoria di Albrecht Dürer. Ritrae per lo più figure e animali, ma trasmutandole in simboli e in realtà oniriche. Spesso è tetro, oscuro, fa capire che esiste una realtà più cupa e nascosta, che affiora dalle cose. Ha anche un forte interesse per la religiosità e i miti antichi. Lo scorso anno ha esposto in Biennale a Venezia.
Giorgio Ortona vive a Roma e ha una pittura leggera e ariosa, che rappresenta i luoghi dell’abbandono – periferie, quartieri popolari, scenari cari alla poetica pasoliniana – descritti attraverso una gamma cromatica viva, modulata su toni luminosi, che si contrappone nettamente a una lettura più cupa e pesante degli spazi del suburbano. Le vedute romane, osservate e riportate attraverso punti di vista e scorci sempre diversi, sono a volte accompagnate dalla presenza di figure umane incomplete nella loro rappresentazione; immagini quasi evanescenti. La tecnica pittorica appare in costante evoluzione, mai definita nei contorni ma non per questo priva di dettagli.
Bernardo Siciliano vive anche lui a Roma, ma dal 1996 risiede a New York e da allora la sua pittura è consacrata principalmente ai temi della città e del corpo. Il dentro e il fuori, gli interni e gli esterni, di una realtà – quella americana – da cui l’artista è profondamente attratto e che racconta attraverso un stile intenso e appassionato. Sobborghi silenziosi, strade vuote, palazzi illuminati da luci radenti, vengono definiti attraverso una pennellata vibrante che parla dell’America più vera e solitaria, lontana dai luoghi famosi e turistici. Siciliano passa poi a dipingere nudi femminili e maschili che mostrano se stessi attraverso la sinuosità dei loro corpi; una narrazione che trae chiaro spunto dalla fotografia di Helmut Newton -nei giochi di luci e ombre e nei contrasti tra figure umane e location – e che è avvolta da un’atmosfera sensibilmente seducente.
Il periodo conclusivo della mostra – aperta al pubblico fino al 9 settembre 2012 – è in contemporanea con la XVI° edizione di Festivaletteratura (5-9 settembre 2012) che ogni anno ospita a Mantova turisti provenienti da tutto il mondo.
La mostra è organizzata dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, che dal 1990 progetta e organizza mostre nei settori dell’arte antica e moderna, dell’architettura e della fotografia ospitate a Palazzo Te, mensilmente visitato da oltre 30.000 persone.
Mantova, Fruttiere di PALAZZO TE
Dal 17 giugno al 9 settembre 2012
Orari: domenica –martedì: 9-18 | lunedì: 13-18 | la biglietteria chiude alle 17.30
Written by Silvia Tozzi
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