“La fiera delle visioni dopo l’arrivo degli sciacalli” di Maria Di Tursi – recensione di Marzia Carocci

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Poesia fra l’onirico e il reale, dove le parole si susseguono in immagini e ricordi, sogni e intuizioni. La poetica di Maria Di Tursi è un’attenta analisi del quotidiano dove la poetessa riflette  con sensibilità e forza interiore non tralasciando i particolari, le reazioni emotive che i fatti della vita ci offrono in continuazione.

Una versificazione matura in un’attenta analisi dove i quesiti trovano risposte attraverso percezioni e intuizioni che l’autrice scava fra le parole ricche di assonanze, metafore e altre figure retoriche che rendono vivido un pensiero ora reale, ora evanescente in un’ottica filosofica sul  senso della vita stessa.

Maria Di Tursi, ricerca nella propria introspezione quei fatti, quegli istanti che vive e condivide attraverso il pensiero che poeticamente esprime  nella ricerca di risposte e constatazioni .

L’autrice non dimentica l’amore, l’attesa, la fede, l’osservazione dell’intero creato; ella ripone un’equilibrata  attenzione nella materia e nello spirito:

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“Raptus”

“Voglio la pioggia

imperiosa e pura

voglio bagnarmi

fino diventare acqua

voglio sentirla dentro di me

voglio piovere anch’io”

L’assorbire materia, diventare elemento, fare parte della natura ed esserne elemento, una ricchezza semantica che va oltre la parola scarna, ma diventa costruzione, desiderio, richiesta, brama attraverso idiomi diretti, visivi, quasi sensoriali in quella tecnica espositiva che è novità e rinnovamento.

Maria Di Tursi nasce a Pisticci (MT) nel 1982.  Si laurea nel 2005 presso la Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università degli Studi di Bari, con la tesi dal titolo “Giovanni Paolo II e il tramonto dell’Europa Comunista”.
Profondamente innamorata della figura del Pontefice, dedica e fa pervenire una copia della suddetta tesi a Sua Santità Benedetto XVI, Il quale manifesta la Sua gratitudine e l’apprezzamento per il suo lavoro, inviandole la Benedizione Apostolica.
Il 24 ottobre 2007 consegue la Laurea Specialistica in Teoria e Prassi della Traduzione con la tesi dal titolo” The House of Life di Dante Gabriel Rossetti: una proposta di traduzione”.
Nel settembre 2006, in occasione del bicentenario della nascita della poetessa Elizabeth Barrett Browning, pubblica insieme al Professore Gaetano D’Elia, docente della Facoltà di Lingue di Bari, ed altri colleghi, il libro “Pensavo una volta come Teocrito cantò i dolci anni” (Edizioni WIP- Bari), ove è contenuta la traduzione dei Sonnets from the Portuguese della suddetta poetessa vittoriana.
Nel 2008 Maria Di Tursi si propone nel mondo dell’editoria anche come autrice.
Con la casa editrice Nicola Calabria (ME), pubblica tre raccolte poetiche:
– Meditazioni,
– Danza intorno al sole
e La fiera delle visioni dopo l’arrivo degli sciacalli.
Le tre opere riscontrano tuttora un notevole successo di critica e pubblico.
Nel giugno 2008 viene convocata come giurata nella commissione esaminatrice del concorso Voglia di poesia , indetto dal centro culturale CE.C.A.M di Marconia.
Da sempre appassionata di musica e canto, Maria Di Tursi è stata corista e solista della corale polifonica Don Bosco di Marconia. L’impegno e la passione con cui ha seguito i corsi di dizione, concertazione e repertorio, tecnica vocale e teologia applicata alla musica sacra, la spingono a cimentarsi nella composizione di un libretto per un’opera lirica dal titolo La scelta di Mariano, il cui testo è tratto prevalentemente dalle liriche della stessa autrice edite nel 2008.
Maria Di Tursi ha anche una notevole esperienza nell’ambito della saggistica: ha infatti scritto saggi critici sul Surrealismo francese e su Shakespeare, Keats, Coleridge, Byron, Rimbaud e Baudelaire.
Nel 2009 la sua poesia L’Eco è tra le opere vincitrici della terza edizione del Premio Giovanni Paolo II. Alla cerimonia di premiazione, che si è tenuta il 24 aprile 2010 a Pompei (NA) presso il Teatro Di Costanzo Mattiello, era presente anche Monsignor Sławomir Oder , postulatore della causa di beatificazione di Karol Wojtyła .
Il 7 settembre 2010 Maria Di Tursi ha tenuto una conferenza dal titolo “Donna, brillante mistero della creazione” nella Chiesa “S. G. Bosco” di Marconia. In tale occasione ha esposto un notevole excursus sulla condizione femminile nei vari continenti dal Medioevo ad oggi.
Dal 2011 è socia del Cenacolo Accademico Europeo “Poeti nella Società” e dell’Accademia Internazionale “Il Convivio”, sulle quali riviste pubblica studi, articoli, saggi e opere personali.
L’ultimo lavoro è una critica d’arte e riguarda i dipinti di una pittrice lucana, sui quali ha scritto un volume intitolato La poesia visiva di Imma Borraccia (ed. Il Convivio, 2012).

 

Written by Marzia Carocci

 

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