Intervista di Pietro De Bonis ad Ivan Caldarese ed al suo “Il Dono Più Bello”

“Quello che voglio dirvi, la cosa che mi preme donarvi, è di farvi notare l’ importanza di quanto meravigliosi siete e quanto voi possiate radicalmente portare ad una trasformazione della vostra realtà psico-fisica e di conseguenza della nostra società. Non bisogna accettare le cose per quello che sono o per quello che ti hanno imposto o fatto credere che siano, ma bisogna studiarle, capirle, esaminarle. Bisogna dare l’anima, bisogna donare se stessi ai nostri sogni e pensieri; la nostra energia per tutto quello che sia necessario scoprire, questo è un modo di vivere differente che porterà ad una vita differente da quella che viviamo e che vivranno le generazioni future.”

Ivan Caldarese nasce a Milano nel 1977. La sua strada negli studi è ripresa recentemente nell’ambito del sociale. Nutre inoltre un profondo interesse per la meditazione. In questo libro “Il Dono Più Bello”racconta l’abbraccio dell’universo ed il modo con cui questo lo ha cambiato.

 

P.D.B.: Ivan siamo lieti di averti su Oubliette. Il tuo intento, quello del tuo libro “Il Dono Più Bello”, quello che dovrebbe essere radicato in ognuno di noi, è compiere qualcosa per aiutare il prossimo, te parti dal racconto della tua esperienza di vita. Illuminaci.

Ivan Caldarese: Ciao Pietro ed un abbraccio a tutto lo staff Oubliette, effettivamente hai trovato il sentiero giusto per descrivere al meglio le intenzioni che avevo quando ho iniziato a scrivere “Il dono più bello”. Questa iniziativa è nata da un’esperienza traumatica, che si è trasformata col tempo, in qualcosa di magico ed unico.

 

P.D.B.: Quindi credi che tutte le cose che ci accadono in questa vita abbiano un senso? Magari che non ci è dato da scoprire subito ma col tempo o anche mai?

Ivan Caldarese: Mi piace crederlo, anche perché, se rifletti sugli eventi della tua vita e li rifletti su un mega schermo, e con un telecomando riuscissi a tornare indietro di dieci anni almeno. Vedresti che qualsiasi decisione che hai preso è inevitabilmente collegata a quella dopo ed a quella dopo ancora. Qualcuno potrebbe dire << e grazie… lo sapevamo…>> ma lo vivi e ci rifletti?

 

P.D.B.: Perché bisogna fissare i fatti della propria esistenza su fogli bianchi? Sembrano quasi acquistino un valore più nobile, non ti sembra?

Ivan Caldarese: Bella domanda, avevo iniziato a scrivere per gioco, come sorta di terapia dovuta ad un incidente, vedevo quella penna andare da sola sul foglio bianco, e lo vedevo dipinto dei miei desideri più nascosti, tutti quegli schemi che bloccano la nostra vita trovavano una soluzione. Cosi ho pensato se il dono è stato fatto a me, qui secondo me acquista la nobiltà di cui parlavi, il dono più bello deve essere per gli altri.

 

P.D.B.: Te leggi molto? Si può essere scrittori non lettori?

Ivan Caldarese: Si, amo leggere, amo l’odore del libro, il sentire la carta tra le dita, e come se mi trasmettesse le fatiche che lo scrittore ha fatto, le nottate insonni, litri di caffè, pensa che la prima cosa che pensato quando ho avuto in mano il mio libro, è stata a quando avevo iniziato a scriverlo su un computer vecchiotto in uno spazio antibagno di casa. Scrivere senza leggere, forse dipende da quello che scrivo, o da quanto sei sognatore o poeta, vedi un poeta in un foglio di carta non vede solo i foglio di carta, ma vede una nuvola, dal quale ha piovuto che ha fatto crescere l’albero che poi è stato tagliato e via dicendo… Onestamente per vedere questo bisogna avere cuore e saper sognare, forse si può essere scrittori senza leggere.

 

P.D.B.: Ivan dopo possiamo reperire il tuo romanzo? Ci sono in vista presentazioni?

Ivan Caldarese: Caro Pietro, momentaneamente si possono reperire online nei siti: http://www.bol.it/libri/Il-dono-piu-bello/Ivan-Caldarese/ea978886628087/ e http://www.caosfera.it/libri/il-dono-piu-bello/ le presentazioni e lo smistamento su scaffale lo stiamo organizzando in questi giorni. Quello che volevo far notare a chi acquisterà il libro, è che non state comprando solo un libro, perché parte del ricavato verrà devoluto all’Associazione Attivecomeprima www.attive.org e ringraziamo tutti anticipatamente.

 

P.D.B.: Ti fa onore questa cosa Ivan, è un gesto ammirevole che spero stimoli la mente di molte persone a comportarsi come te. Qual’è il tuo dono più bello?

Ivan Caldarese: Ed anche con questa domanda mi hai sorpreso, ti ringrazio di ammirare il gesto e il progetto nel quale credo, il mio dono più bello… è la vita.

 

“Quando un’intervista vista l’ora è appena finita, una nuova intervista è appena iniziata. Un’intervista per amare, per sognare, per vivere…”

Written by Pietro De Bonis, in Marzullo

http://pietrodebonis.blogspot.it/

 

Grazie ad Ada Burrone, che nel 1973 ha fondato a Milano l’Associazione Attivecomeprima Onlus (www.attive.org), nata per sostenere nella sua interezza, fisica, psicologica e umana le persone colpite dal cancro e le loro famiglie. Negli anni Ada è riuscita a creare una rete di collegamenti operativi con strutture sanitarie e associative in oltre 70 città italiane. Alla sua Associazione andranno parte dei proventi di questo libro dal titolo “Il Dono Più Bello”.

Notazione conclusiva di Pietro:

Ivan sei un grande! Vedrai quella cosa che mi hai detto andrà anch’essa alla grande! Sei l’esempio vivente di quanto può essere bello e maestoso l’essere e il comportarsi umano! OVER THE TOP sempre amico!!!!


 

Un pensiero su “Intervista di Pietro De Bonis ad Ivan Caldarese ed al suo “Il Dono Più Bello”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

OUBLIETTE MAGAZINE
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.