“Ice…Love…Lies” al teatro Euclide di Roma e la compagnia Punto e Virgola – Intervista
Dall’ 8 Maggio al 13 maggio 2012 al Teatro Euclide in Piazza Euclide nella capitale italiana avrà inizio uno spettacolo teatrale che riadatta ad un film del 1942 dal titolo “The Man who come to dinner” a sua volta ispirato ad un testo teatrale del 1939 di George S. Kaufman e Moss Hart, che ebbe un clamoroso successo a Broadway.
Uno spettacolo realizzato dalla compagnia teatrale “Punto e Virgola” che da svariate stagioni è solita confrontarsi con generi artistici variegati, percorrendo strade tanto impervie quanto stimolanti. Stavolta la compagnia creata da Polo Mellucci si confronta con un genere teatrale finora mai esplorato la “Screwball comedy” letteralmente traducibile come “commedia svitata” un genere che emerse negli anni trenta e quaranta negli Stati Uniti d’America, equilibrata tra la commedia sofisticata e la farsa, caratterizzata da ambientazioni aristocratiche, umorismo raffinato e sottile nella quale si mescolano personaggi appartenenti a classi sociali diverse che spesso dopo eventi svitati e frequenti finiscono con l’innamorarsi. Da quest’ ultima parola prende il titolo della nuova sfida firmata “Punto e Virgola” dal titolo “Ice…Love…Lies” ed da qui che sta per partire il nostro nuovo viaggio, un breve documentario sulla compagnia che ama sfidare l’arte, attori e registi che intrecciano il loro destino ad una compagnia che risalta l’arte stessa, allacciate le cinture, il teatro Euclide ci aspetta.
I giorni che precedono la prima sono sempre quelli ricchi di ansia ma che di adrenalina allo stesso tempo ma i veri protagonisti di questo nostro intenso documentario teatrale sono in perfetta simbiosi. Ad aspettarci all’ingresso del teatro c’è il direttore artistico Paolo Mellucci. “Grazie di aver accettato il nostro invito”.
G.G. : La sua compagnia “Punto e Virgola” è una compagnia teatrale che da anni ama confrontarsi con generi artistici diversi, proponendo al vasto pubblico generi sempre più diversi come “Screwball comedy” letteralmente traducibile in commedia svitata. Paolo Mellucci cosa significa per il teatro ma soprattutto quali possono essere gli altri generi teatrali inesplorati?
Paolo Mellucci: E’ giusto precisare che in qualsiasi attività artistica la ricerca di trovare nuovi stimoli e nuovi sbocchi è indispensabile per non rimanere nell’immobilismo e nella staticità creativa. Cercare di confrontarsi anche con generi diversi e nuovi è sicuramente avvincente ed è la linfa che deve dare vita ad una compagnia come Punto & Virgola che ha fatto della “ricerca della novità nel rispetto del classico” una ragione di vita. Lo sforzo che Punto & Virgola ha fatto in questi ultimi tempi è stato proprio quello di perseguire nuovi sbocchi artistici spaziando dalla commedia dell’arte, alla commedia musicale, passando per la commedia gialla allo spettacolo di varietà. Insomma siamo proprio noi compagnie di un certo spessore artistico che da anni siamo sulla piazza di una città come Roma, che nulla hanno da invidiare a compagnie assemblate da professionisti in senso stretto, che devono avere il coraggio di esplorare nuove strade artistiche. L’importante è che questo sia fatto sempre con la stessa professionalità che ci distingue e soprattutto non proponendo un prodotto artistico scadente al pubblico che riempie il nostro teatro. Per finire voglio sottolineare che ci sono sicuramente altri generi teatrali che possono essere esplorati, l’importante è che tutto questo si faccia studiando approfonditamente il genere e senza lasciare nulla al caso. Una commedia sbagliata è una sconfitta artistica: noi finora abbiamo sempre vinto! La compagnia “Punto E virgola” ha certamente vinto la sua sfida, pensate hanno alle spalle più di 20 rappresentazioni teatrali alla spalle, tutte diverse e seguitissime dal pubblico. Una compagnia nata a Roma nel 1994 improntando i suoi spettacoli alla comicità semplice e scanzonata della vecchia commedia dell’arte ma sempre con un occhio di riguardo ai grandi maestri del teatro napoletano. In ogni rappresentazione c’è sempre una figura che dirige il tutto, il regista. La regista di “Ice…Love…Lies” è Cristina Pernazza. “Buon Giorno Cristina e grazie di aver accettato il nostro invito”.
G.G.: “Ice, Love…Lies!” è il riadattamento di un film del 1942 dal titolo “The Man who come to dinner” a sua volta ispirato da un testo teatrale di Kaufman e Hart del 1939. Perché riadattare questo film, cosa vi ha condotto verso questa scelta?
Cristina Pernazza: Sono già un paio di stagioni che la nostra Compagnia sta tentando lavori diversi dalla sua tradizione legata alla commedia dell’arte. Abbiamo iniziato nel 2010 con “Roba da matti” che proponeva un’analisi del “disordine mentale”, sempre in chiave di commedia, tesa a dimostrare come tutto si riduca al “punto di vista” dal quale si osservano le situazioni. Nel 2011, invece, ci siamo avvicinati alla commedia “noir” francese con “Otto donne e un mistero”, impegnativa piece che narra le complicate relazioni all’interno di una famiglia borghese della Francia degli anni ’60…. faceva da “sfondo” l’omicidio del capo-famiglia. Proseguendo nella sperimentazione, per questa stagione abbiamo deciso di realizzare una “screwball comedy” cioè una commedia “svitata” molto di moda negli anni ‘30/’40 soprattutto al cinema. Abbiamo pensato che c’era bisogno del “ridere per ridere” e, senza abbandonare la voglia di sperimentare, abbiamo scovato questo vecchio film/commedia che ci ha conquistato sia per la trama, intricata al punto giusto, sia per i personaggi, variegati come una buona coppa di “gelato”!!! Il ritmo forsennato e le battute caustiche fanno il resto…. cioè divertimento assoluto! Molti sono Gli attori coinvolti in questa rappresentazione, la quale avrà inizio tra qualche giorno, ragazzi e ragazze che condividono la passione dell’arte e verso il teatro. Giannunzio Affinita – Angelo Bonetta – Lina Califano – Mariagrazia Casagrande – Sara Chirico – Barbara Ferrauto – Michela Franzese – Eleonora Greco – Lavinia Lalle – Cristiano Maria -Fabrizio Mascolo – Sarah Mataloni – Giulia Mellucci – Paolo Mellucci – Sara Tellini. Questo è il cast completo della rappresentazione teatrale, ma durante il nostro breve percorso tra le vie del teatro Euclide incontriamo due dei nostri protagonisti. Lavinia Lalle e Sarah Mataloni sedute su due sedie poste al centro del palco. Le raggiungiamo…venite!
G.G.: “Punto e Virgola” è una città teatrale dove la realtà svanisce per dare spazio all’immaginazione e alla magia del Teatro. Ora con l’opera “Ice, Love…Lies”. Cosa vi aspettate da questa nuova sfida?
Lavinia Lalle: Credo che l’incantesimo del teatro avvenga ancora prima dell’andare in scena. Certo, calcare le tavole di legno di un palcoscenico è sempre un piacere indescrivibile e un privilegio per pochi, ma ciò che rende il teatro davvero magico è tutto il lavoro che c’è prima: la dedizione, il legame con il gruppo, la concentrazione e l’immedesimazione in un’altra dimensione. In “Ice, Love…Lies” sono la cinica segretaria di un famoso e influente personaggio. Non mi sembra vero di riuscire a provare per la prima volta un’emozione tanto irrazionale quanto semplice come l’amore, e mi fa sentire talmente bene che tiro fuori le unghie come una leonessa quando vedo minacciata la mia storia con un semplice giornalista di provincia. Spero che questa commedia porti a Punto & Virgola tutto il successo tra il pubblico che merita: per noi attori, la battaglia è ancora in corso ma la vittoria è molto vicina.
G.G.: Il tuo Ottimismo Lavinia è indescrivibile….Sarah allora cosa ci racconti di questa esperienza. Concordi con le parole della tua collega seduta qui affianco.
Sarah Mataloni: In questa commedia interpreto il ruolo di Loretta Wolf un’attrice amica di Sheridan Curtis,“diva”egocentrica ed esuberante, dai modi affettati e sempre eccessivi. Loretta è’ una donna capricciosa, volubile e anche un po’ insopportabile, concentrata totalmente sul suo mondo e sui suoi racconti, sempre alla ricerca di un palcoscenico”.e di un pubblico disposto ad adorarla. E’ un ruolo che mi sta spingendo a “esagerare” e a fuoriuscire da schemi e impostazioni conosciute: la grande sfida a livello personale sarà riuscire ad affrontare questo personaggio –così eccessivo- con il sorriso distaccato e con la sicurezza di chi è “diva” dentro.
G.G.: Lasciamo le due attrici sedute al centro del palco per andare a visitare il cuore pulsante di ogni rappresentazioni teatrale, i retroscena piccoli e pieni di cose che arredano i lungi corridoi e proprio li che incontriamo due altri protagonisti di questa rappresentazione. Barbara Ferrauto e Angelo Bonetta. “Grazie Ragazzi”. Cosa Vi aspettate da questa sfida?
Barbara Ferrauto: Personalmente mi aspetto di riscontrare gradimento da parte del pubblico; unica ,motivazione che mi fa continuare a varcare questa strada , in più mi godo il piacere insito del cambiare pelle ogni volta sperando sempre di risultare all’ altezza del personaggio e dell’ opera risultando , credibile , gradevole e sopratutto simpatica.
Angelo Bonetta: Anche da questa nuova meravigliosa avventura teatrale mi auguro la sola cosa che per me è importante e che giustifica il tempo rubato alla famiglia e al riposo, e cioè che il nostro pubblico si diverta e torni a casa col sorriso!
Lasciando Angela e Barbara incontro a pochi passi Stefania Ninetti membro dell’ufficio stampa, pronta a darci un anteprima di “Ice…Love…Lies” un esclusiva per Oubliette Magazine. “Grazie Stefania”.
In breve la trama: il celeberrimo e bizzarro divo radiofonico Sheridan Curtis, famoso per la sua caustica ironia, durante una delle sue lunghe tournée accetta l’invito dei signori Stenton, suoi fervidi ammiratori, e si reca presso la loro residenza insieme alla sua inseparabile segretaria. Sfortunatamente, proprio poco prima di raggiungere l’aristocratica dimora, egli scivola sul ghiaccio slogandosi un piede. L’incidente lo costringe a fermarsi in casa dei suoi ospiti, ma sebbene il dottore gli confermi quasi subito che si tratta di un banale incidente già risolto, decide di fingere e di rimanere ugualmente presso la famiglia Stenton, mettendone – da quel momento in poi – a soqquadro la vita e le abitudini.
Le Parole di Angelo Bonetta terminano questo nostro nuovo e primo documentario sul mondo teatrale. Un viaggio che ci ha permesso di esplorare e di capire quello che altri non possono vedere e ne sentire. Un Teatro non morto ma ancora vivo non solo agli occhi dei suoi protagonisti ma anche agli occhi del suo pubblico. La compagnia “Punto e Virgola” è l’ottimismo, il rischio è tutto quello che il teatro era e che deve essere. Dall’uscita del teatro, possiamo affermare che “Ice…Love…Lies” sono tre differenti parole ma legate ad un unico scopo…Stupire.