"Norme per la Rivoluzione", rassegna di videoarte, 21 gennaio 2012, Berlino

Norme per la Rivoluzione” è una rassegna di videoarte su alcune tematiche del “Fatzer” di Brecht, curata da Bruno Di Marino. La Rassegna avrà luogo il 21 gennaio 2012, presso la celebre “Volksbühne” di Berlino.

I dodici cortometraggi italiani che compongono questa breve rassegna, tentano di illustrare alcune tematiche espresse dal testo teatrale di Brecht in modo dichiaratamente arbitrario. Si tratta di lavori sperimentali, senza parole, alcuni di carattere performativo, altri con riferimenti al teatro come forma espressiva o come luogo fisico, realizzati da fimmaker, videomaker o artisti visivi che adoperano da sempre il medium video nella loro ricerca.
Cinque film sono stati prodotti appositamente per l’occasione e sono ispirati ad alcuni passi del Fatzer, anche se non possiamo neppure considerarli una libera rilettura; la pièce incompiuta è solo un punto di partenza, un nucleo di ispirazione. Il teatro (La ragazza dello Spielplatz), il conflitto (Senza foce, Not With a Bang, Blood), l’isolamento e l’attesa (Still, D Giò), il rapporto individuo/massa (80 kg), l’utopia della rivoluzione collettiva o individuale e il crollo delle ideologie (Il giardino dell’Eden, Riot begins with a walk, Fine, Inaudible Fragment). Il carattere di “irrapresentabilità” del testo brechtiano si riflette, in questa selezione, nell’impossibilità di tradurlo mediante immagini in movimento.
Cortometraggi:
– Elena Bellantoni, La ragazza dello Spielplatz, Italia, 2011, 7’30”
– Alessandro Amaducci, Not with a Bang, 2008, 5’
– Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti, Senza foce, Italia, 1998, 2’
Francesca Fini, Blood, Italia, 2011, 5’20”
– Elisabetta Di Sopra, Still, Italia, 2008, 2’
– Matilde De Feo, D Giò, Italia, 2011, 13’
– Antonello Matarazzo, 80 kg, 2012, 3’30” (anteprima)
– Franco Losvizzero, Il giardino dell’Eden, Italia, 2011, 11’ (anteprima)
– Valentina Dell’Aquila, Riot begins with a walk, 2012, 5’ (anteprima)
– Danilo Torre, Inaudible Fragment, 2012, 5’ (anteprima)
– Virgilio Villoresi, Fine, 2012, 1’15” (anteprima)
 Schede dei film 
La ragazza dello Spielplatz
di Elena Bellantoni, 2011, 7’30”
Esiste un posto della memoria – dei ricordi infantili – questo luogo è per l’artista lo Spielplatz, in tedesco letteralmente “parco giochi”, ma in questo caso riferito allo spazio del teatro, ovvero della rappresentazione, che l’artista percorre, segna, rimappa, quasi fosse uno elemento vivo.

Not with a Bang
di Alessandro Amaducci, 2008, 5’
Un fantasma combatte le sue memorie. Il video fa parte della serie Electric Self che include lavori commentati da brani musicali realizzati dall’autore.

Senza foce

di Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti, 1998, 2’30”
La materia elettronica del video genera similitudini fra le gocce e gli individui nei flussi incessanti dei liquidi e delle migrazioni dei popoli. L’immagine – alterata e sommersa tra i canali dell’informazione – non riflette più la coscienza di una identità.

Blood

di Francesca Fini, 2011, 5’20”
E’ il racconto di una lotta. Una lotta che conduco chiusa in una prigione trasparente dove uccido me stessa poco alla volta, intrappolata in una perfetta e macabra solitudine. Mi accompagnano i mostri di un tempo che non c’è più; pallidi vampiri che prendono vita dal mio sangue che tinge la parete/schermo che mi separa dalla realtà.

Still
di Elisabetta Di Sopra, 2008, 2’
Still è una pausa, uno stato di sospensione che può durare un’eternità. Come le onde del mare, il tempo futuro e quello passato si rincorrono, si riavvolgono, si ripetono all’infinito.

D Giò
di Matilde De Feo, 2011, 13’
Giò è un uomo sulla sessantina in evidente stato di isolamento. Soffre di alessitimia, e come tale è incapace di mentalizzare e descrivere a parole il proprio vissuto, versa nel silenzio assoluto.

80 kg

di Antonello Matarazzo, 2012, 3’30”
Un morto = 80 chili di carne fredda, 4 secchi d’acqua, 1 sacchetto di sale.

Il giardino dell’Eden

di Franco Losvizzero, 2011, 11’
Il congilio bianco e la regina Mab sono le protagoniste di una performance, allegoria di una rivoluzione mistica, di un passaggio epocale dall’età del ferro all’età dell’oro. Una performance che si è svolta in una data alchemica: l’11 novembre del 2011 alle ore 11. La durata del video è, naturalmente, di 11 minuti e 11 secondi circa.

Riot Begins with a Walk
di Valentina Dell’Aquila, 2012, 5’
Un’azione rivoluzionaria può essere il semplice passeggiare, in città, a cielo aperto. Anche il cuore si atrofizza a forza di nascondersi, secondo Heiner Muller. La passeggiata assume così significato di affermazione dell’individuo, facendosi vera e propria antitesi dell’ideologia del Gruppo. Ma il Gruppo è un UNO più forte dell’individuo.

Inaudible Fragment
di Danilo Torre, 2012, 5’
Quando nel Fatzer si incontrano Nietzsche e Marx, lo stridore delle ideologie che collassano si trasforma in un rumore assordante e capiamo anche che tutta la storia del secondo ‘900 era scritta.

Fine
di Virgilio Villoresi, 2012, 1’15”
Fine è un video d’animazione girato in stop motion che ha come tematica centrale la rivoluzione. E’ una grande allegoria della società contemporanea, vista con un taglio ironico e pungente, che nel finale approda a una dimensione apocalittica.

Gli autori:

Alessandro Amaducci (Torino 1967). E’ autore di video sperimentali, videoinstallazioni, scenografie elettroniche, documentari, videoclip e live visual per concerti e spettacoli di danza. Attualmente insegna al DAMS di Torino. Ha pubblicato diversi volumi tra cui Segnali video (2000) e Anno Zero. Il cinema nell’era digitale (2007).

Elena Bellantoni artista visiva, vive e lavora tra Roma e Berlino dove nel 2008 ha aperto uno spazio per le arti contemporanee. Laureatasi in estetica, nel 2006 ha ottenuto un Master in Visual Art alla University of Arts London, WCA. Ha partecipato a mostre e residenze per artisti in Italia e all’estero.

Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti hanno studiato cinema d’animazione e pittura a Urbino e lavorano insieme dal 1995 alla creazione di video e installazioni. Dal 1999 collaborano con la compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio. Svolgono attività didattica all’I.S.A. e all’Accademia di Belle Arti di Urbino.

Matilde De Feo è interprete, regista, operatrice culturale. Laureata al Dams di Romatre e diplomata all’Accademia d’Arte Drammatica del Teatro Bellini di Napoli, dal 2003 è titolare dal 2003 del progetto mald’è che mette in relazione le arti visive e sceniche, e con cui ha realizzato una serie di lavori a cavallo tra cinema, videoteatro e installazioni interattive.

Valentina Dell’Aquila (Bari, 1983). Diplomatasi all’Accademia di Belle Arti, dal 2005 lavora con il video, partecipando a diverse collettive. Ha collaborato con labels musicali (Elefant Records, Schole Records), come regista di corti e videoclip musicali.

Elisabetta Di Sopra (1969, Pordenone). Vive e lavora a Venezia. Laureata in Pittura, la sua ricerca artistica si esprime attraverso foto, video ed installazioni e indaga le dinamiche più sensibili della dimensione quotidiana dove il corpo femminile assume un ruolo centrale.

Francesca Fini. Artista digitale di formazione, lavora da sempre come filmmaker per la tv e in produzioni indipendenti e sperimentali. Partecipa come videoartista e live media performer a numerosissimi happening in gallerie d’arte, musei e ambiti underground, prendendo anche parte a festival ed eventi internazionali.

Franco Losvizzero (Roma, 1973) è un artista visivo (quadri, sculture meccaniche, installazioni, ecc.) nonché, con il suo vero nome (Andrea Bezziccheri) autore di documentari, film a soggetto e sperimentali, videoclip. Ha realizzato diverse personali e partecipato a numerose collettive e festival.

Antonello Matarazzo (Avellino, 1962). Artista visivo, dal 2000 realizza video e videoinstallazioni. Ha partecipato a diversi festival internazionali, tra cui Venezia, Locarno, Montréal, Chicago, New York, Buenos Aires ecc. Nel 2006 il Festival di Pesaro gli ha dedicato una retrospettiva.

Danilo Torre è nato a Catania nel 1978. Diplomato in montaggio al Centro Sperimentale di Cinematografia nel 2003, ha realizzato film sperimentali e videoinstallazioni e ha partrecipato a festival, rassegne e mostre collettive.

Virgilio Villoresi nasce a Fiesole (FI) nel 1979. E’ autore di diversi cortometraggi, videoclip musicali e spot pubblicitari realizzati in stop motion, pupazzi, disegni e altre tecniche.

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