"L’albero delle eresie", nuovo libro di Italo Moscati

–  Dagli anni inauditi e travolgenti agli anni che ci attendono –

 

Personaggi, fatti, misfatti, tragedie e commedie, brandelli di romanzo in un’Italia sconosciuta, trailer di film mai visti, scampoli di danza, semi di poesia, artisti maledetti e artisti che non sapevano di esserlo, impostori e incompresi, sconfitte gloriose, vittorie dimenticabili, incubi meglio dei sogni. Il nuovo libro di Italo Moscati racconta tutto questo e molto altro.

Da un attento osservatore dei fatti e misfatti dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri una narrazione che parte dal miracolo economico e dalla dolce vita felliniana per approdare alla realtà plasmata dal mainstream.

Il mainstream, il flusso più ampio: l’aggressività delle immagini e delle parole che inseguono o perseguitano, affascinando e irritando; la svolta di linguaggi e mode o  modelli che riguarda tutti, anche coloro che le resistono o la respingono.

Nel flusso personaggi e avvenimenti clamorosi, talvolta considerati irrilevanti. Carmelo Bene, Chet Baker, Julian Beck, Pier Paolo Pasolini, Andy Wharol, Michelangelo Antonioni, Mario Schifano, Gino De Dominicis, Jimi Hendrix, Stanley Kubrick, Philip K. Dick, Fabrizio De Andrè , Pina Bausch;  e tanti altri, noti e meno noti, rimasti nel ricordo o invisibili.

Un racconto denso, appassionante. L’albero della libertà,vecchio e caro albero, non è più lo stesso. Sull’albero fiorivano eresie piccole o grandi, spesso decisive e durature, rifiutate dai poteri tradizionali e nuovi. L’albero delle libertà dava i frutti delle eresie. Idee,  sensibilità, rivolte, esperienze. Vittorie. Sconfitte. Rami e foglie che tendono a fare da contrappeso ai venti delle omologazioni. E oggi?

L’Autore ha tentato una ricerca per ricordare, raccontare, rilanciare; ha scritto un albero-libro come un grande romanzo con grandi personaggi, noti e meno noti. Fatti e misfatti. Bagliori di storia e di storie, in un reticolo di intrecci e di avventure nel tempo in cui tutto sembra coinvolgere tutti. Le differenze esistono ma si scontrano o si dissolvono. Come le eresie. Nell’immenso mainstream.

Siamo i consenzienti, automatici sudditi nel regno della immagine unica e indistruttibile: quella delle televisioni e dei suoi contenuti fin dentro la moltiplicazione degli schermi elettronici, dai computer al cellulare, alla rapida invenzione di strumenti sempre più nuovi e sorprendenti, i social network. Nulla è perduto. Perché se non esistono le eresie foglie morte continuano ad esserci gli eretici. Le storie proposte da Moscati viaggiano nelle travolgenti avventure di artisti che producono nuove eresie, non catalogabili, spesso senza saperlo; e affrontano le inquisizioni felpate, nascoste, violente, che cercano di ostacolarle e di condannarle. Oggi più di ieri.

Dice l’Autore: “ Il libro nasce da diverse esperienze da me compiute come critico e giornalista che ha cercato di studiare lo spettacolo e i media; come scrittore e sceneggiatore, come docente nella facoltà di scienze della comunicazione all’università di Teramo; come frequentatore, collaboratore scientifico e direttore artistico di importanti festival (dalla Mostra di Venezia a Cannes, da Berlino a Los Angeles, da  San Benedetto del Tronto a Viterbo), come responsabile del Centro d’arte  contemporanea Pecci di Prato; infine, come regista di film documentari e tv movie. Ringrazio tutti coloro che mi hanno consentito di fare queste esperienze da cui ho molto imparato, e da cui ho tratto una profonda convinzione: non basta collegare teorie e tecniche, bisogna vivere ogni esperienza facendosi coinvolgere e voglia di capire. Nessuno  può evitare quel che è accaduto tra il Novecento e il Duemila; e che accelera fra pregiudizi e paure la necessità di superare le tante facciate delle società in cui viviamo. Bisogna navigare nell’ invisibile, potente computer che esisteva anche prima del computer elettronico, nei percorsi della vita che ci tocca ; nei casi migliori, riusciamo a ri-creare per tutto quel di cui abbiamo bisogno. Ecco, in questo senso posso ringraziare tutte le persone e tutte le occasioni di cui racconto nel libro. Molti dei personaggi, inseriti nel libro, li ho conosciuti di persona. Altri li ho cercati fra ciò che hanno scritto, filmato, fatti”.

Italo Moscati, nato a Milano, ha vissuto a Bologna,e nel 1967 si è trasferito a Roma. Scrittore e  sceneggiatore ha collaborato con Liliana Cavani per “Il portiere di notte” e altri cinque film; con Luigi Comencini, Ugo Gregoretti, Giuliano Montaldo, Giovanna Gagliardo. Ha prodotto i primi film di Gianni Amelio e di giovani registi come responsabile del servizio programmi sperimentali televisivi, lavorando anche con Jean Luc Godard, Marco Ferreri, Glauber Rocha. Ha pubblicato con Ediesse “Le scarpe di Jack Kerouac”, “Anna Magnani”, “Vittorio De Sica”, “Pasolini passione”, “Hitchcock”, “Federico Fellini”. Tra gli altri suoi libri “Sergio Leone- Quando il cinema era grande”, “Gioco perverso”, “I Piccoli Mozart- Wolfi e Nannerl”, “Greta Garbo-Diventare star per sempre”. Come regista, ha diretto il serial “Stelle in fiamme”, il tv movie “Gioco perverso” e numerosi film documentari tra cui  “ A New York! A New York! A New York!”, “ll castello di sabbia”, “Il sogno del futuro”, “Passioni nere”, “Le mille e una Venezia”, “Passioni nere”, “Trilogia della paura:La guerra perfetta, Maschere, Nomadi”,  “Occhi sgranati”, “Adolescenti”, “Donne & Donne”, “Viziati- la tv e gli italiani”, “Giamburrasca & C”, “Luci di Natale”, “Torino Gira”, “Concerto italiano”, “Venezia Carnevale 3D”. Ha ottenuto il premio St.Vincent come migliore autore televisivo e numerosi altri riconoscimenti cinematografici e letterari. E’ stato presidente del Centro d’arte contemporanea di Prato e vicedirettore di RaiEdu. Professore all’università di Teramo.

Ediesse Editore

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