James Joyce: dal 13 gennaio 2012 scadono i diritti d’autore sulle sue opere
Dal 2012 niente più restrizioni per le letture pubbliche dell’”Ulisse” di James Joyce, come del resto per tutte le altre opere dello scrittore irlandese. Con il nuovo anno scadono infatti i diritti d’autore (sono passati 70 anni dalla scomparsa del romanziere) e sarà possibile utilizzare liberamente i testi di Joyce che passeranno così nel pubblico dominio.
James Augustine Aloysius Joyce (Dublino, 2 febbraio 1882 – Zurigo, 13 gennaio 1941) è stato uno scrittore, poeta e drammaturgo irlandese.
Benché la sua produzione letteraria non sia molto vasta è stato di fondamentale importanza per lo sviluppo della letteratura del ventesimo secolo, in particolare della correntemodernista.
Il suo romanzo più noto, Ulisse, è una vera e propria rivoluzione rispetto alla letteratura dell’Ottocento, e il successivo e controverso Finnegans Wake ne è l’estremizzazione.
Il suo carattere anticonformista e critico verso la società irlandese e la Chiesa cattolica traspare in opere come Gente di Dublino – palesato dalle famose epifanie – e soprattutto in Ritratto dell’artista da giovane. Durante la sua vita intraprese molti viaggi attraverso l’Europa, ma l’ambientazione delle sue opere, così saldamente legata a Dublino, lo fece diventare uno dei più cosmopoliti e allo stesso tempo più locali scrittori irlandesi.
“Gente di Dublino”
La celebre raccolta di racconti è un sunto delle sue esperienze vissute a Dublino, della quale fa una spietata e penetrante analisi mettendo in evidenza, attraverso le famose epifanie (termine usato dallo scrittore per identificare dei particolari momenti di intuizione improvvisa presenti nella mente dei suoi personaggi; è un momento in cui un’esperienza, sepolta da anni nella memoria, sale in superficie nella mente riportando tutti i suoi dettagli e tutte le sue emozioni. In altre parole è un evento che risveglia un ricordo ormai sepolto e dimenticato), la stagnazione e la paralisi della città. Il racconto più celebre, I morti, è diventato un film nel 1987.
“Ritratto dell’artista da giovane”
Ritratto dell’artista da giovane, in alcune edizioni italiane Dedalus, è il risultato di una difficile gestazione. La prima stesura risale al 1904, la quale si trasformò a sua volta nel romanzo incompiutoStefano eroe, che altro non è se non lo scheletro di Ritratto dell’artista da giovane. La storia è di carattere autobiografico e racconta la crescita di un ragazzo attraverso l’infanzia e gli anni del collegio fino al suo abbandono dell’Irlanda. il giovane inizialmente ha una vocazione religiosa, poi rifuita la religione per seguire la sua vocazione artistica. la sua maturazione interiore coincide con la maturazione dello stile nell’opera.
“Ulisse”
Ulisse doveva inizialmente essere un racconto di Gente di Dublino, ma l’idea venne abbandonata. Nel 1914 Joyce inizia un romanzo che terminerà sette anni dopo, nell’ottobre 1921. Dopo altri tre mesi dedicati alla revisione Ulisse esce il 2 febbraio 1922. Il romanzo si articola in diciotto capitoli, ognuno dei quali ha delle caratteristiche peculiari nello stile, occupa una particolare ora della giornata ed è un parallelo con l’Odissea, come i personaggi stessi, che restano comunque delle parodie. Ad ogni capitolo sono associati anche un colore, un’arte o una scienza e una parte del corpo. Joyce userà anche la tecnica del flusso di coscienza (tecnica utilizzata nella narrativa; consiste nella libera rappresentazione dei pensieri di una persona così come compaiono nella mente, prima di essere riorganizzati logicamente in frasi) e si servirà di molte allusioni e citazioni storiche e letterarie, combinando così la scrittura caleidoscopica con l’estrema formalità della trama. La trama è molto semplice, racconta la giornata e i pensieri di un agente pubblicitario irlandese, Leopold Bloom, in giro per Dublino, della quale Joyce riesce a dare una precisa descrizione toponomastica e topografica, soffermandosi soprattutto sullo squallore e sulla monotonia della vita
dublinese. Ulisse è universalmente riconosciuto come uno dei maggiori contributi allo sviluppo del modernismo letterario.
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