Escursione dell'Epifania nel Sud-Ovest Sardegna, tra grotte, canyon e miniere a Buggerru

Buggerru (in sardo Bujèrru) è un comune di 1.163 abitanti della provincia di Carbonia-Iglesias, nella regione del Sulcis-Iglesiente. Nei mesi estivi Buggerru è una meta turistica molto apprezzata grazie agli ex siti minerari e alle sue rinomate spiagge. Il comune si trova sulla costa occidentale della Sardegna. La sua nascita, nel 1864, è legata alle vicende minerarie della Sardegna sud-occidentale. Il paese, caratterizzato da casette disposte a ventaglio, si trova sullo scenografico sbocco a mare di un impervia valle, il Canale Malfidano, che ha dato il nome alla più importante miniera della zona.

La storia lontana del paese è intimamente legata alle vicende storiche che hanno interessato il Fluminese, nei cui confini è sempre stato, storicamente, l’attuale territorio di Buggerru. Le testimonianze più antiche delle presenza umana in questa zona risalgono al neolitico antico nella Grotta di S’Acqua Gelada (5000-6000 a.C.) mentre poco più recenti sono quelle della Grotta di Padre Nocco. Le grotte furono utilizzate inizialmente come abitazioni e successivamente come luoghi di sepoltura.

La civiltà nuragica ha lasciato numerose tracce nel circondario di Buggerru, incrociandosi con quella dei Fenici prima (intorno a 1200 a.C.) e dei Cartaginesi successivamente. La ricchezza mineraria, i boschi immensi che ricoprivano il territorio, la cacciagione abbondante e la fertilità della valle del Rio Mannu e di San Nicolò furono per loro una grande attrazione, ma lo fu maggiormente per i Romani.

Molteplici sono le testimonianze dei Romani da Cala Domestica a San Nicolò, da Portixeddu a Grugua, dove alcuni studiosi ritengono che si trovasse Metalla. E’ certo comunque che i Romani avviarono una vera e propria attività mineraria, non solo a livello estrattivo ma anche di fusione, soprattutto del piombo.

Con la caduta dell’ Impero Romano l’attività mineraria decrebbe e cessò definitivamente con l’invasione dei Vandali nel 456 d.C., per riprendere con l’affermarsi del dominio pisano dopo 1050 quando si organizzarono i quattro giudicati. Il nome di Buggerru risale tuttavia all’anno 1206 quando fu istituito il confine tra il Giudicato di Cagliari e il Giudicato di Arborea che passava proprio vicino all’attuale abitato in località “Buguerru”. Dalla stessa testimonianza si traggono indicazioni anche su altri siti che rappresentavano punti cardine dalla frontiera tra i due Giudicati con riferimento a Grugua, i monti di Candiazzus, San Nicolò, luoghi verosimilmente abitati da pastori e agricoltori.

PROGRAMMA DEL 6 GENNAIO 2012

ore 8.30 ritrovo nella piazza Roma a Buggerru;
ore 8.45 trasferimento a Malfidano e avvio escursione a piedi;
ore 9.30 grotta s’Acqua Gelada;
ore 11.00 scavi e villaggi minerari di Caitas e Malfidano, Planedda e Monte Regio;
ore 16.30 rientro a Buggerru.

Punti di interesse:
canyon di Malfidano, ruderi del villaggio di Caitas, Planedda e Monte Regio, piani inclinati, Decauville e sentieri minerari, grotta di s’Acqua Gelada.

Durata media: 7 – 8 ore
Quote (min / max): 60 – 440 m.s.l.m.
Lunghezza: m. 9.750
Difficoltà: 3/5

Per chi vuol partecipare è sufficiente dotarsi di un abbigliamento comodo e confortevole adatto alla situazione, con pantaloni lunghi e scarponcini da trekking. Cibo e bevande a discrezione di ciascuno.

 Per chi preferisce soggiornare in loco, evitando incredibili levatacce o disagevoli rientri notturni o semplicemente per godere della piacevole compagnia in un week-end fuori porta, sarà nostra cura segnalarti le migliori soluzioni tra case private, B & B, agriturismo, alberghi a 2 – 3 e 4 stelle, residence, ristoranti e pizzerie, …

PREZZO A PERSONA: 12,00 EURO 

INFO e PRENOTAZIONI (entro e non oltre il 4 gennaio)

Trip Sardinia di C.L. [Servizi Turistici e Organizzazione Eventi]:

Via Ancona 2, 09125 Cagliari
tel. (+39) 070 305771 – 070 3099606
fax (+39) 070 305771
cell. (+39) 393 4417811 – (+39) 393 1634639 – (+39) 392 0508181

e-mailinfo@tripsardinia.com

 

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