Intervista di Alessia Mocci a Fabio Clerici ed al suo “Il senso del viaggio”, Rupe Mutevole Edizioni

Lontani echi di uno spaziar d’occhio/ che arroventata terra/ rende agli offuscati sensi/ che oppressi vagano/ all’assoluto deserto;/ il magnetico caldo/ avvolge il corpo/ nell’umido gesto/ dell’orizzonte scrutare;/ riserve di vita pulsano/ al cospetto di ricurve palme/ che le vite di transumanti uomini/ preservano;/ […]” – “Lente carovane”

Il senso del viaggio”, edito nel 2011 dalla casa editrice Rupe Mutevole nella collana “La quiete e l’inquietudine” curata da Silvia Denti, è una silloge poetica di pregevole fattura divisa in due parti: “Viaggi con la valigia” e “Viaggi senza valigia”.

L’autore, Fabio Clerici, ha costruito con molta attenzione un rompicapo letterario utilizzando il viaggio come tema principale ed accompagnato dalle splendide illustrazioni di Antonio De Blasi donano al lettore un incanto d’altri tempi.

Fabio Clerici è stato molto disponibile nel rispondere a qualche domanda su “Il senso del viaggio” e sulla sua professione.  Buona lettura!

 

A.M.:  Quando nasce al tua passione per la scrittura?

Fabio Clerici: La grande passione per la scrittura nasce nel periodo preadolescente, quando i patimenti propri dell’età, trovarono voce in piccoli fogli fittamente scritti di pensieri e concetti interiori, che piano piano prendevano forma in articolate poesie e racconti. Quegli scritti rimasero nel cassetto fino gli anni duemila, aumentando considerevolmente di numero e costituendo le fondamenta emotive del mio primo libro intitolato “Dedicato a te…” pubblicato nell’anno 2007.

 
A.M.: Un atlante poetico. Quando e perché hai deciso di strutturare questo complesso viaggio?

Fabio Clerici: Ho intrapreso questa esplorazione  letteraria perché da grande appassionato di viaggi e profondo amante della montagna, credo sia possibile vivere l’esperienza di scoperta utilizzando i cinque sensi, proponendo al lettore un libro di poesia con liriche dal taglio narrativo e dove i contenuti delle stesse attengono ad esperienze di viaggio realmente vissute, ciò viene proposto nella prima parte della raccolta (viaggi con la valigia); mentre mi affido al viaggio nella seconda parte della silloge quando descrivo il viaggio interiore di ognuno di noi, attraverso i ricordi infantili di un viaggio in auto  o descrivendo il viaggio “d’amore”, infine tributando due liriche a mio padre che recentemente deceduto, mi fu maestro nell’amare quella montagna che con lui condivisi per lungo tempo (viaggi senza valigia). Questi viaggi sono uno spazio fisico e interiore ove tuffarsi per ritrovare le tracce del proprio cammino, seguendo i sentieri della conoscenza di nuovi luoghi, descritti anche in forma geografico-storica e nel contempo ritrovare le giuste atmosfere che alimentano la parte introspettiva ed emozionale del nostro esistere. Il libro si propone quale breve guida geografica e spirituale, di luoghi, genti, incontri, sapori e colori in un mix che lascia stupiti al cospetto del Monte Bianco o del deserto Saharian, che vive il deserto con le emozioni di un disabile o che racconta degli eroi di El Alamein, tutto è viaggio… Significative inoltre le tavole pittoriche dell’artista Antonio De Blasi che costituiscono la “parola visiva” del libro e che integrano con grande emozione e leggerezza le 38 poesie componenti la raccolta e un racconto “Il sesto senso” che conclude il percorso sensoriale delle parole. Il lettore potrà inoltre scrivere esso stesso le sue impressioni nelle ultime pagine adibite a “impressioni di viaggio”. Un atlante per ripercorrere i luoghi delle nostre emozioni.

 

A.M.:  Dedichi a qualcuno in particolare “Il senso del viaggio”?

Fabio Clerici: A mio padre, a chi ama essere viaggiatore e non turista e per una volta a me
stesso che nel rileggere le poesie ripercorro meravigliosi viaggi ed esperienze.

 

A.M.:  All’interno della silloge c’è una lirica che preferisci fra tutte?

Fabio Clerici: Sono tutti figli di un’unica madre, che amo profondamente, potrei però segnalare “Il viaggio del poeta” che mi rappresenta in particolare.

 

A.M.: Puoi descriverci con cinque aggettivi la tua raccolta?

Fabio Clerici: Unica (rappresenta un esclusivo tentativo di riunire poesia e viaggio, miscelandoli con l’esperienza vissuta nei cinque sensi, rappresentandone aspetti reali ed emotivi)

Innovativa (per gli stessi motivi)

Emozionale (tende a colpire la parte sensibile dei nostri sentimenti, stimolando domande di carattere esistenziale)

Fruibile (la semplicità dei concetti espressi ed il linguaggio volutamente narrativo rendono la silloge un percorso che scorre come un romanzo di Wilbur Smith)

Musicale (nel leggere alcune liriche se ne percepisce l’intensa musica).

 

A.M.: Secondo te, qual è il target dei lettori che potrebbero apprezzare “Il senso del viaggio”?

Fabio Clerici: Credo che questo sia un libro che avrà un pubblico eterogeneo, il fine è quello di avvicinare i lettori alla poesia, raccontando le emozioni del viaggio. Gli amanti di viaggi incontreranno gli amanti della poesia e lì si confronteranno sui contenuti turistici e poetici. I giovani sono la grande scommessa e credo non deluderanno.

 

A.M.: Qual è l’ultimo libro che hai letto? E l’ultimo film visto?

Fabio Clerici: L’ultimo libro “I colori del buio” di Laura Boerci, una carissima amica scrittrice e regista teatrale e l’ultimo film in DVD “Black Hawk Down” di Ridley Scott

 

A.M.: Cosa ne pensi del booktrailer? Secondo te è un prodotto commerciale/artistico che potrebbe dare sostegno anche alla letteratura?

Fabio Clerici: Ritengo che il booktrailer possa senz’altro ritenersi un’ utile strumento di promozione letteraria, in quanto come tutti i media “‘d’impatto” veicola velocemente il messaggio, provocando la curiosità del lettore. Io stesso ho autoprodotto un breve booktrailer del mio libro. Non considererei ancora tale processo un’attività artistica, nel senso tradizionale del termine, comunque utilissimo alla causa letteraria.

 

A.M.: Come ti trovi con la casa editrice Rupe Mutevole? La consiglieresti?

Fabio Clerici: La mia esperienza con la Casa Editrice Rupe Mutevole è iniziata nell’anno 2009 con la pubblicazione del mio secondo libro “Le parole e la pietra” e sebbene io fossi realisticamente prevenuto nei confronti degli editori in generale, la dedizione e l’amore profuso dai titolari della stessa per la “causa letteraria” mi fecero parzialmente ricredere sulla categoria, tanto che oggi è nata una sincera e fattiva collaborazione con la nascita del mio ultimo “figlio”. Senz’altro consiglierei di affidarsi alla competenza e pazienza di Cristina Del Torchio, titolare di Rupe Mutevole.

 
A.M.:  Hai altre novità per il 2011? Puoi anticiparci qualcosa?

Fabio Clerici: L’anno 2011 sarà sicuramente molto impegnativo nella promozione del “Senso del Viaggio” con molte novità che “bollono in pentola”, collaborazioni importanti anche con Tours Operators che intendono utilizzare il libro quale “omaggio” ai clienti, con presentazioni e performance ed un tour per l’Italia proponendo il libro in forma di spettacolo a cura dell’attore Lino Fontana e del musicista Davide Di Giammarco, miei inseparabili amici e collaboratori. Nell’anno 2012 vorrei riuscire a pubblicare un libro di racconti al quale sto già lavorando e che avrà quale filo conduttore “La notte”. Più non posso svelare..

 

A.M.: Ringrazio Fabio per le succulente informazioni che ci ha rivelato, aspettiamo dunque il tour per le città d’Italia ed il 2012 per la nuova pubblicazione!

 

Written by Alessia Mocci

Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni

(alessia.mocci@hotmail.it)

 

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