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"Mara come me" recensione di NadiaTurriziani

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Libro:  MARA COME ME
Autore: Marco Salvia
Casa editrice: Cooper, la casa editrice diretta da Emanuele Bevilacqua
Pagine: 170

Prezzo: 13 euro

«La comunità è responsabile della tua vita, ora è la nostra voce che ascolteranno, non quella di un tossico bugiardo come te».

Nel tentativo disperato di risolvere problemi di droga, Fausto e Mara si ritrovano alle porte di una comunità di recupero come ultima spiaggia.

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Già dai primi giorni, però, Fausto vive traumatiche esperienze, attraverso costrizioni, pressioni psicologiche e un sistematico lavaggio del cervello. La comunità sembra più una potente setta, pronta a punire chi non si allinea con il vertice, rappresentato da don Luigi, un prelato sempre circondato da guardie del corpo.

Dalla lotta contro la droga e l’astinenza a quella per la sopravvivenza quotidiana, Fausto cercherà con Mara di sottrarsi alla violenza e ai soprusi.

Un noir intenso e disperato, che come in tutte le storie tratte dalla cronaca vede l’immaginazione annichilita dalla realtà raccontata dai testimoni di questa tragica vicenda.

In una grande città italiana, dove il problema della tossicodipendenza investe una gran parte della popolazione giovanile, un ragazzino chiede aiuto a una comunità di recupero, dopo aver vissuto le più drammatiche vicende legate alla droga.

All’interno di questa comunità, che lui pensava luogo sicuro e protetto, vivrà invece traumatiche esperienze che lo faranno fuggire e ricadere disperatamente tra le braccia della tossicodipendenza.

In comunità sarà sottoposto a una sorta di forzata espiazione per i suoi precedenti “peccati”: attraverso costrizioni, pressioni psicologiche e un sistematico lavaggio del cervello egli vedrà annientata la sua dignità umana.

In una sorta di resistenza ad oltranza il protagonista lotterà per mantenere intatta la sua identità, non quella di drogato, ma quella di uomo con le proprie idee e le proprie opinioni, respingendo con tutte le forze il preordinato progetto di “riforma del pensiero” voluto dai responsabili della comunità.

Scoprirà con orrore che gli intenti dei dirigenti della comunità vanno ben oltre il recupero dei giovani ricoverati; che dietro un confuso e approssimativo scopo terapeutico sbandierato al pubblico, si celano interessi molto più materiali.

La situazione infine sfuggirà di mano agli stessi responsabili, trascinandoli in una spirale di violenze e vessazioni che condurranno tragicamente al “casuale” omicidio di uno dei ragazzi ospitati.

Il nostro protagonista invece, riuscirà a spezzare il suo legame con la droga con metodi conosciuti da decenni, ma mai utilizzati a pieno per una sorta di ridicolo veto morale…
Un romanzo shock ispirato al caso di cronaca della Comunità Incontro, fondata da Don Pierino Gelmini, in attesa di processo per molestie sessuali.

La “Colorado Film” ha acquisito i diritti per la versione cinematografica del libro, con l’intento di realizzarne un film.
Marco Salvia è nato a Napoli.

Ha pubblicato nel 2004 la prima edizione di Mara come me e nel 2007 L’ultimo sangue con l’editore Stampa alternativa. Presente come poeta in diverse antologie, e’ stato pubblicato sulle riviste “Nuovi argomenti” e “Linea d’ombra”. Collabora con i quotidiani “Il Mattino di Napoli” e “L’unità”

Nadia Turriziani

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