"La Tara dell’Atman" di Siddharta-Asia Lomartire, Rupe Mutevole Edizioni

Contrasti luminosi,/ quando il buio aspetta la luce,/ e quando essa tarda a giungere, ignara…/ …che oltre l’attesa/ la voglia di cibarsi/ in comunione sublime l’anima e il corpo/ il freddo che ne prende atto./ E dall’atto, la conquista/ dalla conquista la certezza/ veloce, più di un istante/ più di un frangente di secondo./  ESPLODE./ Il buio mescolato alla luce,/ iniettati uno nelle brame dell’altro/ partoriscono sussurri e velocemente/ i miei occhi diventano spettatori../ .. spettatori di qualcosa ancora lontana/ agli occhi dell’uomo/ nascono infinite scie di colori/ come fulmini,/ quasi meteore/ mi fanno spettatore di una galassia, mai vista/ mai conosciuta/ ma che ho sempre cibato./ Anima.” – L’indescrivibile sensazione dell’atman –

In sanscrito, “Atman”, è una parola che indica il vero sé dell’essere umano, una sorta di spirito assoluto, non è semplice per l’individuo associarsi a questa consapevolezza e generalmente l’individuo si identifica con il proprio corpo, con la mente, con i sentimenti e le emozioni. Alla base del dolore c’è l’ignoranza di sé e quindi l’“avidya”.

La Tara dell’Atman”, edito nel 2010 presso la casa editrice Rupe Mutevole Edizioni nella collana “La Quiete e l’Inquietudine”, è un percorso attraverso il verso libero nei territori della conoscenza delle idee e della loro scomposizione. L’autrice, Siddharta-Asia Lomartire, utilizza uno pseudonimo appunto per sottolineare i due poli contrapposti della sua poesia: la luce (Siddharta) ed il buio (Asia). Il libro consta di un’introduzione a cura della Professoressa Carmen De Stasio, 49 poesie ed una post-fazione dell’autrice intitolata “È ancora possibile la poesia?”, saggio finalista del concorso “E-Book Dinamismo – La poesia come voce dell’anima”.

Il versificare di Siddharta-Asia è veloce, impulsivo, i versi sono legati insieme dalla genuinità e dall’impetuosità del pensiero, è un gioco di chiaroscuro quello offerto dalla successione delle parole, un gioco nel quale lo sguardo del lettore si perde similmente a quello dell’autrice in uno spettacolo teatrale senza attori e senza scenografia. Il vuoto e la freddezza che traspare in alcuni sintagmi di “La Tara dell’Atman” è subitaneamente annullato da un pregno sentimento di amore universale. E sono liriche come “Dal corpo in poi.. (ad Alda Merini), “Scende”, “L’ululato del vento”, “Cosa siamo…”, “Inno alla follia”, “Candida in viso”, “E tu dormi”, “Gracile silenzio” che convertono i silenzi assordanti del quotidiano in una danza atemporale di continue accezioni sensoriali ed intime.

La convinzione ci denuda,/ quale alba gelida ha attraversato/ la mia ombra?/ Seducente incatenata a se stessa,/ affamata di libertà,/ applaudiva./ Quale orrore han compiuto,/ di maledizione non si tratta./ E nel ricordo mai vissuto,/ io, mi commuovo,/ e quell’immagine,/ quei ricordi sfocati,/ che prendo da altre menti./ Dal sorriso passo al silenzio,/ la tua voce più non odo,/ che se fossi tu a recitarmi,/ scarna in viso,/ dall’emozione seccherei,/ quasi fossi una delle tante spine,/ di te rosa bianca.” – “Dal corpo in poi.. (ad Alda Merini) –

La potenza dell’immagine si rivela senza tremito, l’autrice si commuove per ricordi mai vissuti, una sorta di sinestesia, di contaminazione spazio-temporale che mostra l’origine di figurazioni irreali ma nel medesimo istante “vere” ed estremamente dolorose. I “presunti” momenti autobiografici, quindi, si mescolano con momenti di vite altre, di vite passate e di vite future, come se la consapevolezza estrema indicasse un’inscindibile unione degli esseri viventi in una sola parola: atman.

Cosa siamo se non frammenti,/ figli scritti e stropicciati,/ rami che accarezzano la luna,/ quando essa sembra essere vicina./ Cosa siamo se non crisalidi/ in attesa del grande volo./ Un predatore che attende/ il giusto momento per/ condannare la sua preda,/ cosa siamo se non anime irrequiete,/ piccoli rivoluzionari,/ cosa saremo se rivoluzionassimo/ noi stessi?” – “Cosa siamo…” –

 

Lascio link utili per visitare il sito della casa editrice e per ordinare il libro.

http://www.rupemutevoleedizioni.com/

http://www.reteimprese.it/rupemutevoleedizioni

http://www.facebook.com/pages/Ufficio-Stampa-Rupe-Mutevole/126491397396993

 

Alessia Mocci

Responsabile Ufficio Stampa Rupe Mutevole Edizioni

(alessia.mocci@hotmail.it)

 

4 pensieri su “"La Tara dell’Atman" di Siddharta-Asia Lomartire, Rupe Mutevole Edizioni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

OUBLIETTE MAGAZINE
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.