Muore il regista Luigi Magni: i funerali nella Chiesa degli Artisti il 29 ottobre, Roma

È morto oggi a Roma all’età di 85 anni il regista Luigi Magni. La sua carriera artistica era iniziata come sceneggiatore. Nel 1956 entra a far parte del grande spettacolo cinematografico lavorando con i più grandi registi dell’epoca tra cui il grande Mario Monicelli.

I funerali del compianto regista avranno luogo martedì 29 ottobre 2013 nella Chiesa degli Artisti in Piazza del Popolo a Roma.

Luigi Magni è nato a Roma il 21 marzo del 1928, ha iniziato la carriera come sceneggiatore e soggettista in collaborazione con Age & Scarpelli.

Nel 1968 dirigendo il suo primo film dal titolo “Faustina”. Tuttavia il successo arriva un anno dopo con il film “Nell’anno del Signore”:  “È  in corso il pontificato di Leone XII, caratterizzato da una politica reazionaria e intransigente, in cui la repressione di qualsiasi forma di libertà individuale è attuata da uno stato di polizia e dalle trame del subdolo cardinale Agostino Rivarola. Gli ebrei sono costretti a rimanere rinchiusi nel Ghetto e continuamente umiliati da forzati tentativi di conversione; la polizia fa rispettare un rigido coprifuoco; perfino gli osti sono obbligati a servire il vino al di fuori dei cancelli delle osterie, per evitare che gli avventori seduti ai tavoli possano creare disordini. Malgrado tutto, sulla statua parlante di Pasquinovengono continuamente affissi scritti ironici e duramente critici nei confronti del governo; e soprattutto si svolgono nella massima segretezza delle riunioni della carboneria, che auspicano, sia pure in forma vaga e contraddittoria, una rivoluzione popolare che possa portare a una nuova realtà istituzionale.

Luigi Magni è soprattutto noto al pubblico per il film “In nome del Papa Re” vincitore del premio David di Donatello per la migliore sceneggiatura.

Riporto brevemente la trama del film: “Nell’ottobre del 1867 la Roma pontificia guidata da Pio IX viene sconvolta da un attentato dinamitardo compiuto nelle fogne della caserma Serristori dove perdono la vita ventitré zuavi francesi: una contessa, madre segreta del rivoluzionario Cesare Costa, accusato insieme agli amici Giuseppe Monti e Gaetano Tognetti di aver compiuto tale strage, si rivolge a un giudice della Sacra Consulta, monsignor Colombo da Priverno affinché la aiuti.

Il giovane verrà però ucciso in un’imboscata tesa dal marito della contessa che lo riteneva l’amante della moglie. Infine, Colombo cita una lettera piena di amarezza e risentimento che vorrebbe scrivere al Papa, ma senza riuscirci, perché il suo perpetuo piange per il dispiacere, mentre Colombo rompe con il generale della Compagnia di Gesù, a cui durante la Messa non concede la santa comunione. Il film descrive in modo fulgido la decrepitezza del potere temporale e delle sue leggi nella Roma papalina dove, dopo la citata arringa di monsignor Colombo, uno degli anziani cardinali viene risvegliato dal sonno per il tempo necessario a votare la condanna a morte.

Piccola curiosità sul film. Il film di Luigi Magni ha ispirato la serie tv “L’ultimo papa re” andata in onda 8 e il 9 aprile 2013 su Rai 1.

“Nell’anno del Signore”, “In nome del popolo soprano” e “In nome del papa Re” sono i tre film di Magni dedicati a Roma

Il secondo film da lui diretto ad ottenere il premio David di Donatello per la migliore sceneggiatura è “Nemici di Infanzia” del 1995. Mentre l’ultimo film per il cinema diretto da lui è La carbonara nel 2000.

Luigi Magni nel 2008 viene premiato con il premio David di Donatello per la carriera. Con la scomparsa del regista del “popolino romano” il cinema italiano si ritrova orfano di un grande.

 

Written by Rosario Tomarchio  

 

 

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