“Le querce non fanno limoni” di Chiara Francini: tra lirismo e parlato popolare

“A volte penso che il cuore sia come un confetto: se lo rompi, dentro è morbido. Bisogna me lo incrini più spesso.” “Le querce non fanno i limoni”

Le querce non fanno limoni di Chiara Francini
Le querce non fanno limoni di Chiara Francini

Chiara Francini attrice, conduttrice televisiva e scrittrice, ne “Le querce non fanno limoni” (Rizzoli, 2025) racconta 50 anni di storia italiana compresi tra la Seconda guerra mondiale e gli anni di piombo in un romanzo epico, ma nello stesso tempo intimo e corale perché narra le vicende di molti personaggi presentati ognuno come fosse il protagonista, con cura e completezza tali da renderlo reale e indispensabile.

“… Davanti alla panca lucida, ritto, c’è lui: Gigione, un omone dal naso di patata lessa ammaccata e la bocca aperta ma orba di fiato. Penseresti a un ictus, non fosse per due rigagnoli salati e vivi che gli ruzzolano giù per le gote…”

È una storia di passioni, di Resistenza, di lotte difficili, di quelle che lasciano cicatrici profonde, che possono sfasciare le famiglie o riunirle, ma sono quelle storie che, se le vivi, ti danno la forza di stare in piedi.

La protagonista indiscussa è Delia, ex partigiana, una donna in grado di affrontare la guerra, le perdite, l’amore costruendo il suo luogo ideale che diventa anche simbolico, un rifugio, uno spazio da condividere, un luogo dove non si perdano la speranza e la memoria: il Cantuccio.

La storia si svolge fra Firenze e Campi Bisenzio e al Cantuccio passano, intorno a Delia, tutti gli altri personaggi da Gigione a Irma, Mauro, Angela Carlo, Sandro, Lettèria e altri ancora che intrecciano con Delia le loro storie in una narrazione dove ogni pagina è intrisa di una lingua che alterna lirismo e parlato popolare rendendola una lingua viva capace di parlare, cantare, piangere, raccontare.

Ed è in questo modo che vengono raccontate l’infanzia vissuta in una famiglia patriarcale, le torture di Villa Triste, la Liberazione, per arrivare alla strage di piazza Fontana e tutto questo filtrato attraverso i gesti quotidiani, i silenzi con le troppe parole non dette, le pentole sul fuoco, l’avvicendarsi delle persone al Cantuccio.

Chiara Francini citazioni Le querce non fanno limoni
Chiara Francini citazioni Le querce non fanno limoni

“Le querce non fanno limoni” è sicuramente un romanzo sull’eredità politica, affettiva ed anche ideologica, sulla memoria e soprattutto sul coraggio di guardare il passato per comprenderlo, per non farsi dolo travolgere dagli eventi, per trovare la forza e i motivi per andare avanti.

Ma se lo si legge con attenzione, “Le querce non fanno limoni” è ancora più profondo perché si interroga sull’esistenza, sul significato della parola resistere: alle ingiustizie, al dolore, alle delusioni, alla perdita dell’innocenza, al tempo che passa con la consapevolezza che solo combattendo si potrà avere una vita degna di essere vissuta.

“L’amore e la rivoluzione sono fatti della stessa materia: passione, urgenza, sacrificio. Ma vanno curati, concimati, e ascoltati. Sennò ti scoppiano in mano.” ‒ “Le querce non fanno limoni”

 

Written by Beatrice Benet

 

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