“Emozioni e virtù” di Luigina Mortari: un intreccio distopico tra disagio emotivo e morale

“La nostra identità si struttura attraverso le relazioni che viviamo, e nello scambio relazionale si costruisce la nostra vita affettiva, sia nei suoi aspetti positivi sia in quelli negativi. Il tempo attuale è però caratterizzato da una riduzione delle relazioni concretamente vissute, che sono sostituite da quelle virtuali.” ‒ “Emozioni e virtù”

“Emozioni e virtù”, edito da Raffaello Cortina, di Luigina Mortari è un contributo, un invito alla riflessione all’intreccio contemporaneo tra emozioni ed etica, in una contemporaneità in cui prevale una profonda crisi che indebolisce la serenità individuale e sociale.

La centratura del tema affrontato pone un faro sulle difficoltà relazionali che caratterizzano questo presente anomalo, in cui si crea un intreccio distopico tra disagio emotivo e morale, originando una dimensione parallela, un vaso di pandora che trattiene aggressività, rabbia, chiusura e incapacità di relazionarsi nell’ascolto e nell’accettazione del prossimo.

Applicare nel quotidiano un continuo esercizio, un continuo monitoraggio per imparare a controllare e riconoscere le emozioni, non come elementi impulsivi e incontrollati, ma canalizzati in una focalizzazione consapevole e responsabile, un riuscire a mettere a fuoco e gestire quello che ruota nella sfera emotiva. Tutto questo in uno scenario dove il copione della vita distrae il singolo dall’identità personale e dalla responsabilità delle proprie scelte, quel libero arbitrio che crea causa effetto e di cui si è direttamente responsabili.

“La filosofia è il lavoro del pensare e il pensare trova il suo senso quando si fa medicina dell’anima; per questa ragione diventa necessario prendere le distanze dal filosofare estetizzante, dai sofismi, da quel parlare sulle cose che non è animato dalla passione per la verità. Da cercare non è la verità della logica, ma la verità che trasforma l’esperienza nella direzione di un modo di esserci eticamente intenso. Non si pratica la filosofia per amore delle dispute…”

L’invito è quello di porsi alla vita in un continuo agire non solo per se stessi, ma per il bene comune spostando l’attenzione dal micro cosmo al macro cosmo, in un pensiero globale di appartenenza tra individuo e ambiente. In una condotta responsabile che accresca il senso di giustizia comune e identitario.

Verità e forza del pensiero. La verità si identifica nella corrispondenza tra parole e cose, pensiero e realtà, una continua ricerca e conferma di ciò che veramente è. Tutto ruota intorno all’essenza dell’essere, che non costituisce una verità statica ma in evoluzione, perché può scaturire nel suo divenire dalla confutazione dell’errore e il riconoscimento del falso, quindi un viaggio delle contrapposizioni.

L’importante è iniziare un cammino di conoscenza personale e collettiva per affrontare questa situazione di disagio che abbraccia la società contemporanea, per costruire relazioni autentiche.

L’invito dell’autrice Luigina Mortari è quello di indirizzarsi verso un metodo che agevoli la comprensione cognitiva emotiva per una maggiore consapevolezza, una ricerca interiore che conduca a una consapevolezza identitaria per migliorare la relazione socio emotiva con il mondo circostante.

“La qualità del reale obbliga a pensare all’azione etica come a una scintilla da cui può scaturire un calore imprevisto e potente o spegnersi di lì a poco senza fare accadere nulla. Diventa perciò imprescindibile imparare ad agire senza utilizzare la logica calcolante per invece autenticamente decidersi per la logica dell’etica.” ‒ “Emozioni e virtù”

Written by Simona Trunzo