Rachel Hakimian Emenaker: universi compositi e spesso in conflitto

Giovane artista capace di racchiudere in sé universi compositi e spesso in conflitto, in bilico tra Occidente e Oriente, Rachel Hakimian Emenaker si confronta con coraggio in sfide e progetti diversissimi, che spaziano dalla pittura alla scultura, dalle installazioni alla musica, dal canto all’artigianato.

Rachel Hakimian Emenaker opere
Rachel Hakimian Emenaker opere

Sia come protagonista che come curatrice, il lavoro di Rachel Hakimian Emenaker esplora territori espressivi e concettuali in costante evoluzione.

Di origini armene, nata nel 1992 e cresciuta tra Suriname, Siria e Russia, ha studiato pittura all’università di Los Angeles, città in cui attualmente risiede. La California ha accolto con crescente interesse le sue opere, ma la sua attività artistica si è sviluppata anche in Idaho e in Armenia, territori che arricchiscono il suo percorso creativo con nuove sfumature culturali.

Nel 2025, otto sue opere realizzate in batik sono state esposte a Torino, presso la Luce Gallery, nella personale ‘The Wind Will Carry Your Traces’ (Il vento porterà le tue tracce), un titolo evocativo che suggerisce una riflessione sulla memoria e sulla persistenza delle esperienze.

La tecnica batik o batic, è una tipica tecnica tradizionale malese, diffusasi in tutta l’Indonesia, che prevede l’uso della cera fusa per rendere impermeabili parti del tessuto o della tela prima di applicare i pigmenti colorati. Il processo si sviluppa a strati successivi e, a seconda della complessità desiderata, può richiedere anche dieci successivi passaggi. Ogni passaggio avviene in tempi lenti e non permette nessun margine di errore e di correzione. Alla fine la cera viene rimossa, l’opera asciugata, stirata a vapore e montata su un telaio.

Se la tecnica affonda le sue radici in un Oriente che non è quello della Cina, del Giappone o dell’India, ma un altro Oriente dimenticato eppure in veloce sviluppo, i soggetti scelti dall’artista rimandano invece al mondo occidentale di qualche decennio fa. Un passato che Rachel Hakimian Emenaker sembra voler salvare e unire, tessendo un dialogo tra culture apparentemente a noi lontane.

Un aspetto peculiare del suo lavoro è il tracciamento dei contorni delle figure in bianco. In genere il bianco è assenza di colore, in questo caso è una scelta consapevole, legata proprio alla tecnica batik. Il ‘non colorato’ si trasforma così in un elemento narrativo, in una linea che delinea non solo le figure sulla tela, ma anche il messaggio che l’artista vuole trasmettere. Il risultato è una palette cromatica, che si discosta dalle tonalità intense e brillanti della pittura a olio, avvicinandosi piuttosto alla delicatezza e alla trasparenza dell’acquerello.

In ‘Dreams of Van’, due uomini giocano a backgammon, uno seduto su un sofà marrone, l’altro su una sedia a dondolo. L’uomo a destra ha lanciato i dadi e si prepara a spostare le pedine, mentre il suo avversario aspetta teso le mosse. Sul tavolo di legno accanto a un giornale spiegazzato e tre bicchieri, spicca il libro ‘The prophet’, la bella raccolta di poesie mistiche di Khalil Gibran, pubblicata cento anni fa.

Rachel Hakimian Emenaker opere artistiche
Rachel Hakimian Emenaker opere artistiche

Sullo sfondo della scena, una grande finestra si apre su un paesaggio dominato da un lago (o forse un grande fiume) incorniciato da sponde aride e, in lontananza, un monastero stilizzato che evoca atmosfere russe. L’ambientazione, così come gli arredi – la lampada dallo stelo spiralato, il comodino con una candela accesa – suggerisce un passato sereno, senza frenesia, a un tempo amato e rimpianto, anche se l’artista è troppo giovane per averlo vissuto in prima persona.

Passando a ‘Untitled (Central Market)’, l’opera cattura con maestria l’atmosfera caotica e vivace di un mercato: venditori indaffarati, merci in esposizione, polli nelle gabbie, acquirenti in cerca del miglior affare. Tra loro spicca una ragazzina che si ingozza di cibo, una scena resa con garbo e un pizzico di ironia.

Sartre scriveva, che per comprendere un popolo bisognava visitare il mercato e il cimitero. Rachel Hakimian Emenaker ci offre un ritratto vivido del primo; per il secondo è ancora troppo giovane per rifletterci sopra.

Con questa sua capacità di unire epoche, culture e linguaggi visivi, Rachel Hakimian Emenaker dimostra di essere un’artista dalla sensibilità rara, capace di costruire un ponte tra memoria e innovazione, tra Oriente e Occidente, tra tradizione e sperimentazione.

 

Written by Marco Salvario

 

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