Agrigento e Lampedusa: Capitali della cultura italiana 2025
“Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità. Il progetto risponde in modo organico all’obiettivo di presentare a un pubblico vasto un programma di grande interesse a livello territoriale, ma anche nazionale e internazionale.”

Protagonista dell’evento Capitale della Cultura italiana, evento che si rinnova ogni anno, in questo 2025 è Agrigento, con il coinvolgimento delle aree limitrofe, l’isola di Lampedusa in primis.
Agrigento, storica città siciliana, fra le più affascinanti della Sicilia, famosa soprattutto per il suo passato prestigioso, con la nomina a Capitale della Cultura 2025 ottiene un riconoscimento che celebra la sua ricchezza storica, culturale e paesaggistica.
Un aspetto distintivo del progetto è il coinvolgimento di Lampedusa e delle altre isole minori, luoghi che rappresentano la bellezza naturale ma anche il dramma umano della migrazione e dell’accoglienza.
Situata nella parte sud-occidentale dell’isola, la città è famosa in tutto il mondo per la Valle dei Templi, che custodisce resti dell’antica Grecia ed è sito patrimonio dell’umanità dell’UNESCO.
Culla della civiltà, Agrigento è una delle città più antiche e suggestive della Sicilia ed è legata alla colonizzazione greca dell’Italia meridionale e della Sicilia, nello specifico.
Fondata dai Greci nel 581 a.C. con il nome di Akragas, nel corso dei secoli diventa una delle più potenti e influenti città della Magna Grecia, regione che comprendeva le colonie greche dell’Italia meridionale. Nel V secolo a.C., al suo apice, Agrigento è favorita dalla sua posizione strategica vicino al mare, ed è anche grazie alla fertilità delle terre circostanti che la città si sviluppa notevolmente. Per raggiungere poi il suo massimo splendore sotto il governo del tiranno Terone.
A testimoniare quest’epoca sono tracce ancora oggi reperibili presso il Parco Archeologico della Valle dei Templi, dove si trovano alcuni dei templi greci meglio conservati. Si tratta di maestosi edifici, che a tutt’oggi sono simboli dell’importanza religiosa e politica nell’antichità.
Dopo il periodo di grande splendore, Agrigento conosce una serie di conquiste e perciò di sconvolgimenti. Saccheggiata dai Cartaginesi nel 406 a.C, successivamente viene ricostruita dai Romani, che la integrano nel loro impero. Durante il periodo romano, Agrigento continua a prosperare, anche se il suo ruolo politico ed economico declina gradualmente.
Con la caduta dell’Impero Romano, la città attraversa varie dominazioni, tra cui quelle dei Bizantini, degli Arabi e dei Normanni. Ognuna di loro lascia il proprio segno sulla città, aggiungendo alla sua cultura elementi specifici, così come alla sua architettura.
Durante il dominio arabo Agrigento è un importante centro commerciale e agricolo, per assistere poi, nel corso dei secoli successivi, a un costante alternarsi di periodi di declino e di rinascita, fino a diventare una delle città principali della Sicilia moderna.
Da un punto di vista paesaggistico, Agrigento è circondata da un territorio montuoso ed ha uno splendido affaccio sulla costa mediterranea con bellissime spiagge. Quella di Scala dei Turchi, per esempio, che con le bianche scogliere che si gettano a strapiombo sul mare è un vero gioiello della balneazione.
Cuore pulsante della città di Agrigento e luogo fra i più iconici è Il Parco Archeologico della Valle dei Templi. Straordinario sito archeologico, conserva i resti di templi magnifici dedicati a divinità greche. Il Tempio della Concordia, il Tempio di Giunone e il Tempio di Ercole ne sono un magnifico esempio. Ma la Valle dei Templi non è solo un luogo di ritrovamenti archeologici, ma è simbolo della grandezza di Akragas, che fu una delle città più potenti del mondo greco antico. Oggi, il parco offre una singolare esperienza di immersione nella storia, con il suo suggestivo paesaggio che si intreccia perfettamente con la memoria del passato.
Oltre alla sua importanza storica, Agrigento è oggi un importante centro di innovazione culturale e arte contemporanea.
La città ospita eventi e festival, tra cui il Festival della Valle dei Templi, che promuove la cultura moderna e coinvolge artisti, musicisti e scrittori provenienti da tutto il mondo. Altri eventi che si svolgono durante l’anno sono il Festival del Teatro Classico e il Premio letterario internazionale di Agrigento dedicato a Giuseppe Tomasi di Lampedusa, che attraggono giovani e studenti, e conferiscono alla città un’atmosfera vivace.
Il centro storico di Agrigento è caratterizzato da vicoli stretti, piazzette affascinanti e case in stile barocco siciliano. A dominare su monumenti e altre bellezze artistiche è la sua Cattedrale, dedicata a San Gerlando, che un interessante esempio di architettura normanna. Unitamente al Museo Archeologico Regionale Pietro Griffo, che ospita una vasta collezione di reperti che raccontano la storia della città, dalla sua fondazione greca fino all’epoca romana, entrambe le realtà sono fiori all’occhiello della città. Vivace centro di studi per la comprensione della civiltà greca e del suo impatto sul Mediterraneo, il Museo è custode di una delle più importanti collezioni di reperti dell’antica Grecia. Tra i suoi oggetti più significativi sono compresi sculture, ceramiche e monete che raccontano la storia di una città che è stata un crocevia di culture.
Ma Agrigento è anche simbolo di una Sicilia che guarda al futuro, unendo tradizione e innovazione in un continuo processo di riscoperta e valorizzazione della propria identità.
Dal punto di vista economico, Agrigento è ancora fortemente legata all’agricoltura, in particolare alla produzione di olio d’oliva e vini, che rappresentano una parte significativa dell’economia locale. Il turismo, tuttavia, è oggi una delle principali fonti di reddito, contribuendo in modo notevole al benessere della città.
Agrigento, una delle principali mete turistiche della Sicilia, è spesso visitata da un cospicuo numero di ospiti. Che, attratti dalla sua storia, dai suoi monumenti e dalla bellezza naturale che la circonda, è luogo dove i visitatori possono immergersi nel passato e godere al contempo di una vivace realtà contemporanea. Che conserva un perfetto equilibrio tra il suo straordinario patrimonio storico e la vita moderna.
Agrigento intende celebrare il suo passato attraverso il suo passato, ma anche rivolgere lo sguardo al futuro, utilizzando la cultura come motore di sviluppo sociale e economico. Il progetto di Agrigento per il 2025 è un ambizioso programma di iniziative culturali, che comprende eventi artistici, conferenze, mostre e performance per mettere in luce non solo il patrimonio archeologico, ma anche le tradizioni e la vitalità contemporanea della città.
In questo 2025, Agrigento sarà il palcoscenico di un rinascimento culturale, in cui il passato, il presente e il futuro si intrecciano per dare vita a una nuova visione di Sicilia. Un’opportunità straordinaria per riflettere sulla forza unificante della cultura in un mondo sempre più frammentato e in continua evoluzione. L’idea alla base di questa proposta, infatti, è quella di sollecitare il legame tra passato e futuro, cercando di creare uno spazio di riflessione sulla memoria storica e sull’evoluzione sociale e culturale della città e della Sicilia. Perché la città non si limita a celebrare la propria eredità, ma si propone come laboratorio di idee, dove i linguaggi e le tradizioni si incontrano per costruire il futuro di una Sicilia più forte, aperta e cosmopolita.
Il progetto di Agrigento per la Capitale della cultura si articola in un programma di eventi, alcuni dei quali di respiro internazionale, che mirano a favorire un’innovativa integrazione tra il patrimonio storico e le moderne forme di espressione culturale. Con iniziative che spaziano dalla musica alla danza, dalle arti visive al cinema, con una particolare attenzione all’inclusività e alla partecipazione delle comunità locali.
La città si propone come un luogo di riflessione, crescita e sviluppo socio-culturale, mirando a diventare un punto di riferimento, da un punto di vista globale, per la valorizzazione della cultura, dell’arte e delle tradizioni locali. Agrigento mira a diventare non solo un punto di riferimento culturale nazionale, ma anche un polo di attrazione internazionale capace di dialogare con sfide universali, come quella della mobilità e dell’accoglienza. In questo contesto, l’arte diventa un linguaggio universale, un mezzo attraverso il quale comunicare valori profondi di solidarietà, inclusività e speranza.
La designazione a Capitale della Cultura è dunque per la città l’occasione di rafforzare la propria identità culturale, che vede nella memoria storica un ponte per guardare al futuro, mentre nel dialogo fra le persone, anche di diversa etnia, un valore da custodire.
“Il ricco patrimonio culturale del territorio è il volano con cui si valorizza la variegata offerta culturale proposta in un’ottica di innovazione, promozione e, di conseguenza, di un successivo sviluppo socio-economico, che trova ispirazione nei concept tecnologici più moderni.”
Agrigento e Lampedusa, due splendidi luoghi ricchi di eredità storica, culturale e naturale, sono due realtà simbolo della Sicilia; che, seppur diverse da un punto di vista storico e geografico, hanno la straordinaria capacità di attrarre l’attenzione internazionale.
Lampedusa, l’isola più grande delle Pelagie, è un gioiello naturale che si affaccia sul cuore del Mediterraneo. Sebbene più piccola rispetto ad Agrigento, ha un’importanza culturale che va ben oltre la sua dimensione geografica. Famosa per le sue acque cristalline, gode di spiagge incantevoli e di un paesaggio incontaminato. La Spiaggia dei Conigli, una delle più belle del mondo, è il luogo ideale per immergersi nelle acque del Mediterraneo, ma è anche occasione per osservare il processo di nidificazione delle tartarughe marine Caretta caretta, che scelgono le sue coste per deporre le uova. Da ricordare il Parco Nazionale Isola di Lampedusa, che è un’area protetta custode di una flora e di una fauna ricche, rendendo l’isola anche un rifugio per gli amanti della natura.
Lampedusa, simbolo di accoglienza e punto di incontro tra popoli e culture, arricchisce il progetto di Capitale della cultura 2025 con la sua storia di ospitalità, in una sinergia tra terra e mare che celebra la sua identità di luogo multiculturale.
Simbolo della storia recente, crocevia di popoli e culture che viaggiano alla ricerca di una vita migliore, Lampedusa si trova a pochi chilometri dalla Tunisia e dalla Libia, ed è stata testimone di centinaia di migrazioni, soprattutto negli ultimi decenni. Il Centro di Accoglienza di Lampedusa è diventato un luogo simbolo dell’accoglienza e della solidarietà internazionale, dove vengono accolti migranti provenienti da paesi lontani, spesso attraversando il mare in condizioni estreme. Ed è per le storie umane che racconta, e non solo per la bellezza del suo paesaggio naturale, che Lampedusa ha un ruolo fondamentale nel panorama italiano.
Nel 2025, Lampedusa come Capitale della Cultura si offre a uno spazio di riflessione su temi di grande attualità come l’immigrazione, l’integrazione e la cooperazione internazionale, ma anche sulla sostenibilità e la salvaguardia ambientale. Con la ricchezza del suo territorio, Lampedusa, con il suo indiscusso valore simbolico, dialoga egregiamente con il patrimonio storico di Agrigento.
La nomina a Capitale della Cultura 2025 è per entrambi i luoghi un’opportunità di mostrare al mondo le loro peculiarità culturali e storiche, ma anche di avviare un dialogo globale su temi urgenti come la sostenibilità, la convivenza culturale e la questione ambientale.
Nel 2025, l’iniziativa si concentrerà su eventi, mostre, e progetti che celebrano le tradizioni siciliane, ma anche sul rafforzamento delle se comunità e sull’inclusione sociale. Il programma di attività culturali e turistiche per mettere in risalto la diversità culturale e l’importanza storica di questi due luoghi è molto ampio, ed è volto a promuovere un dialogo culturale fra le diverse realtà siciliane, mettendo al centro tematiche importanti legate all’ospitalità. Con il supporto di iniziative che spaziano dalla cultura alla natura, questi due luoghi siciliani si preparano a un anno di celebrazioni riflessioni e scambi culturali.
La nomina di Agrigento e Lampedusa a Capitali della Cultura 2025 non vuole essere solo un riconoscimento per il loro importante passato, ma anche un invito a riflettere sulle sfide del presente. Riconoscimento che consente alle due località di esprimere pienamente la loro eredità culturale e storica.
La Sicilia, da sempre crocevia di culture, storie e tradizioni, è simbolo di un’Europa che abbraccia la diversità e l’inclusione, unita a un forte impegno verso la sostenibilità e la protezione del patrimonio naturale. Ed è in questa direzione che va l’evento italiano di Capitale della Cultura 2025. Che rappresenta un invito a percorrere un cammino insieme, alla scoperta delle bellezze e dei valori che rendono unica questa terra, e a contribuire con il proprio impegno a una nuova stagione di crescita culturale e civile.
“Il coinvolgimento attivo delle giovani generazioni potrà promuovere la cultura come caposaldo della crescita individuale e comunitaria. La Giuria, pertanto, raccomanda la città di Agrigento per il titolo di Capitale italiana della cultura per l’anno 2025.”
Written by Carolina Colombi