“La ricreazione è finita” di Dario Ferrari: un romanzo nel romanzo

“Tanta roba!” si potrebbe dire, dopo aver letto “La ricreazione è finita” di Dario Ferrari, per usare lo stesso linguaggio giovanil-informale, utilizzato, talvolta, nel testo.

La ricreazione è finita di Dario Ferrari
La ricreazione è finita di Dario Ferrari

Il romanzo “La ricreazione è finita” è costruito sulla narrazione in prima persona del protagonista, il 31enne Marcello Gori, viareggino come l’autore (il quale nel frattempo, è divenuto 42enne) e a trentun anni, in Italia, si è ancora giovani a tutti gli effetti, non lo dico io ma l’Istituto IARD, specializzato nello studio della condizione giovanile.

Tuttavia, è bene precisare che il nostro autore non scrive unicamente con questo linguaggio, ma soltanto quando serve, per dare una coloritura più realistica del modo di comunicare tra i giovani.

In realtà, la scrittura di Dario Ferrari è alquanto ricercata e raffinata, mai barbosa e, soprattutto, sempre caratterizzata da ironia e autoironia, il che non guasta mai.

Anche se, a dire il vero, Emma, l’unica donna che nel romanzo “La ricreazione è finita” fa parte della scalcagnata “Brigata Ravachol”, quella tra tutto il gruppo con le posizioni più rigide e radicali, non sarebbe d’accordo, sostenendo che: «L’ironia è l’arma di chi sa di essere superiore, è il modo con cui le classi dominanti marcano la distanza dai diseredati, ridicolizzandoli».

Ammetto che non è semplice scrivere una recensione di questo libro, perché si tratta di un romanzo che ne comprende un altro e nel quale si sovrappongono tanti strati narrativi.

La frase «La ricreazione è finita», che dà il titolo al romanzo, Ferrari la fa proferire a un membro dei Ravachol, ribaltando il senso della famosa frase di De Gaulle, per sostenere, al contrario, che è giunto il momento di smettere di giocare alla rivoluzione e passare alle azioni serie!

Difficile non identificare Marcello, il protagonista del romanzo, con l’autore stesso, quando racconta la sua esperienza di vita, nel cerchio della famiglia, delle amicizie e in ambito universitario. Che poi è l’esperienza di tanti giovani, che si trovano a dover compiere in quel periodo scelte fondamentali per il loro futuro, casomai senza riuscire a superare quel rifiuto istintivo delle falsità e ipocrisie cui il mondo universitario, con i suoi baroni e con le sue procedure burocratiche, ti mette spesso di fronte. Questa parte del libro, sulla difficoltà in generale del divenire adulti, a me ricorda un po’ “Il giovane Holden” di Salinger.

Già nella prima pagina Marcello afferma: «Tendenzialmente cerco di non muovermi, di procrastinare fino a quando tutte le possibilità sono evaporate e posso finalmente tornare a crogiolarmi nel mio bozzolo di inconcludenza».

Ma non vorrei cadere anch’io, come Marcello, in un grave errore: quello del “biografismo”, per cui si cerca di spiegare un’opera tramite la vita di chi quell’opera l’ha scritta. Come ha avuto modo di ben spiegare il Chiarissimo prof. Sacrosanti al dottor Marcello Gori, durante il suo dottorato di ricerca in Italianistica, presso l’università di Pisa.

Anche se, alla fine, sarà proprio ciò che farà Marcello in barba a quel trombone di Sacrosanti.

Dario Ferrari citazioni ironia
Dario Ferrari citazioni ironia

Un romanzo nel romanzo, quindi. Da un lato Marcello e il suo dottorato. Dall’altro la storia di un gruppo di ragazzi di parrocchia che, negli anni ’70, decidono di darsi alla rivoluzione, costituendo una brigata simile alle più famose Brigate Rosse. Da un lato, perciò, la vita del già citato Marcello e dall’altro quella di Tito Sella, il leader della Brigata Ravachol che sarà arrestato e condannato a più di vent’anni di carcere, dove morirà suicida. Il punto di congiunzione tra queste due vite sono gli scritti che il Sella ha lasciato e la ricerca che Marcello dovrà attuare su di lui per mettere a fuoco questa sua produzione letteraria.

La ricerca porterà Marcello anche a vivere per alcuni mesi a Parigi, la città che ospita tuttora tanti reduci dei cosiddetti anni di piombo e dove si trovava anche un archivio con gli scritti di Tito Sella.

Nel romanzo si dipanano quindi tante vite, tante relazioni, anche sentimentali, nonché tanti avvenimenti, con molte sorprese e colpi di scena. Un insieme di elementi tali da avvinghiare e coinvolgere il lettore in un crescendo di interesse e curiosità.

 

Written by Algo Ferrari

 

Bibliografia

Dario Ferrari, La ricreazione è finita, Sellerio editore, 2023

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *