“Charlton Heston ‒ Hollywood Stories” di Lyndy Saville: un eroe epico al cinema
“La società si prende cura delle proprie ferite, stessa cosa succede nelle tragedie e nelle commedie.” ‒ Charlton Heston

Fra il variegato e interessante panorama filmico di Nexo Plus, a distinguersi sono alcuni documentari della serie Hollywood Stories dedicati ad attori e attrici che hanno fatto la storia del cinema. Uno di questi è dedicato a Charlton Heston, realizzato dalla regista Lyndy Saville nel 2014.
Fra i più apprezzati attori del XX° secolo, Charlton Heston è ricordato soprattutto per le sue interpretazioni in pellicole di genere epico.
Nato il 4 ottobre 1923 a Evanston (Illinois), con il nome di John Charles Carter, cresce in una famiglia modesta, manifestando ampio interesse per le attività teatrali. Attore prolifico, ma figura complessa e controversa, trascorre gran parte della sua infanzia in una zona rurale del Michigan, circondato da foreste e laghi, in stretta connessione con la natura che influenzerà il suo modo di essere.
Volto a essere un uomo disciplinato e resiliente, tratti della sua personalità che daranno un indirizzo preciso alla sua carriera, dopo aver studiato tecnica teatrale presso alla Northwestern University, dove perfeziona le sue performance, sviluppa una maggior passione per la recitazione che gli conferma la bontà delle sue scelte.
Durante la Seconda Guerra Mondiale presta servizio nell’Aviazione degli Stati Uniti, a bordo di bombardieri B-25, periodo questo che segna la sua vita, contribuendo a rafforzare il suo temperamento di persona risoluta. Terminato il conflitto torna a esercitare la sua passione per il teatro, potenziando la sua inclinazione per l’arte drammatica.
A quel punto, grazie alla singolare espressività del suo volto, dai tratti duri e scolpiti, è inevitabile per l’attore venire notato dai registi dell’epoca, raggiungendo la fama di uno degli interpreti fra i più apprezzati del cinema internazionale.
“Credi amico mio, è un gran vantaggio avere molte mogli.” ‒ Lo sceicco Ilderim (Hugh Griffith) a Ben-Hur (Charlton Heston) nel film Ben-hUr
La sua vita privata è stata un esempio di stabilità ed equilibrio. È il 1944 quando sposa Lydia Clarke, che gli darà due figli, con una unione durata oltre sessant’anni, traguardo raro nel mondo di Hollywood.
Dal 1965 al 1971, periodo durante il quale difende i diritti degli attori e affronta questioni spinose come la pirateria e le condizioni lavorative, Charlton Heston è stato presidente della Screen Actors Guild, contribuendo attivamente a far crescere l’industria cinematografica.
Sarà anche promotore della libertà artistica, opponendosi in molte occasioni alla censura, credendo fermamente nella capacità dell’arte di cambiare le menti e sfidare le convenzioni.
Nel campo sociale, in un primo momento offre il suo sostegno al movimento per i diritti civili, partecipando a marce al fianco di Martin Luther King. Tuttavia, negli anni successivi, il suo orientamento politico si sposta verso posizioni più conservatrici.
Difensore della libertà di possedere armi da fuoco, diventa celebre la sua frase che recita: “dalle mie mani fredde e morte”, durante un discorso sulla difesa di detenere un’arma. Frase per cui sarà criticato da molti per sostenere il diritto di possedere armi, specialmente in un periodo segnato da frequenti episodi di violenza armata negli Stati Uniti. Che lo pone al centro di un dibattito sulla sua persona, così divisa in un uomo che incarna valori eroici sullo schermo, ma che nella realtà suscita opinioni contrastanti.
Nel 2002 si ritira dalla vita pubblica, annunciando di essere affetto dai primi sintomi di Alzheimer. Per morire poi il 5 aprile 2008 nella sua casa di Beverly Hills, all’età di 84 anni.
I ruoli di Charlton Heston, grazie a film storici e biblici le cui interpretazioni sono rimaste memorabili, spesso riflettono il suo senso etico volto a un sentimento di giustizia. Che interpretasse Mosè, Ben-Hur o El Cid, i suoi personaggi sono eroi che incarnano grandi ideali, motivo per cui l’attore riconosceva il cinema non solo come mezzo di intrattenimento, ma quale mezzo per esplorare l’umanità e i suoi dubbi etici.
Portando sullo schermo le gesta di personaggi mitici, nel docufilm si racconta che l’attore li interpretasse immedesimandosi nelle loro azioni. Ed è con capillare dovizia di dettagli che il docufilm approfondisce alcuni aspetti della personalità dell’attore, grazie all’intervento di addetti ai lavori che di lui riferiscono le qualità portate in scena così come quelle morali. Dunque, ancora una volta Nexo Plus sorprende i suoi spettatori per le sue larghe vedute in fatto di documentari, raccontando storie che sono rimaste nell’immaginario collettivo di molti spettatori.
Impegnato in film quali Ben-Hur (1959), vincitore di 11 Premi Oscar, Charlton Heston è stato consacrato come una delle maggiori star di Hollywood nell’interpretazione di un principe ebreo tradito e ridotto in schiavitù. Leggendaria è la scena della corsa delle bighe, sequenza rimasta nella storia del cinema come un vero e proprio mito. Altra eccellente interpretazione da ricordare è il film I Dieci Comandamenti (1956) diretto dal grande regista Cecil B. De Mille. Pellicola legata all’immagine di Mosè, è uno spettacolare racconto di un’epopea biblica che conferma il talento artistico di Heston, assunto poi a simbolo del personaggio biblico.
Altra notevole pellicola è Il Pianeta delle Scimmie (1968), rivoluzionaria opera di fantascienza, in cui Charlton Heston interpreta l’astronauta George Taylor, regalando al pubblico la frase finale “Maledetti, l’avete distrutta”, in riferimento alla distruzione della Terra. Battuta rappresentativa del genere fantascientifico rimasta memorabile nella storia del cinema.
Nel film El Cid (1961) l’attore veste i panni di Rodrigo Díaz de Vivar, il leggendario condottiero spagnolo. Con un’interpretazione molto apprezzata per l’accostamento tra forza fisica e intensità emotiva dell’attore.
Tra gli altri successi ottenuti da Charlton Heston si ricordano Quo Vadis (1951), Terremoto (1974), e L’Ultima Spiaggia (1959), che vanno a confermare la sua capacità di interprete straordinario. Con la sua imponente presenza scenica e la capacità di incarnare eroi epici e complessi, Heston ha rappresentato un’epoca d’oro del cinema. Ancora oggi, i suoi film continuano ad attrarre nuovi spettatori e a ricordare il potere della narrazione cinematografica.
Oltre ai film già citati, Heston si prodigò anche in teatro e televisione. Partecipò a serie TV e documentari storici, dimostrando la sua capacità di raccontare storie con profondità e passione e grande versatilità. Tra le sue interpretazioni teatrali più note vi è quella del Macbeth, portato in scena con il suo stile inconfondibile.

Con una carriera che si è estesa per oltre sessant’anni, Heston ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del cinema sia come attore che come figura pubblica.
Rimasto dopo la sua morte un simbolo del cinema classico, la sua immagine è ancora associata alla grandezza del cinema epico e alla maestosità delle interpretazioni hollywoodiane. Il suo lavoro ha ispirato generazioni di attori e registi, mentre i suoi film continuano a essere celebrati nei festival e nelle retrospettive di tutto il mondo.
La sua vita, ricca di successi e sfide, rimane una testimonianza di ciò che significa essere non solo un attore, ma anche una persona impegnata e consapevole del proprio tempo, in un’epoca in cui il cinema era grande, epico e ambizioso.
Infine, per concludere una curiosità su Heston e sul legame che aveva stabilito con l’Italia, paese che amava e dove girò diversi film, di cui parlava con simpatia di Cinecittà e del pubblico italiano.
“È particolarmente eccitante recitare la parte di un uomo che ha lasciato un’impronta nella storia tale da essere ricordato per secoli dopo la sua morte.” ‒ Charlton Heston
Written by Carolina Colombi
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