“Materia lucida” di Daniela Balestra: raggiungere la propria interiorità
“Il vento a lungo lo accarezzò e lui lo lasciò fare, iniziando via via a immaginare che fossero le dita di Solange a sfiorarlo, a farlo sognare e ad ascenderlo sin Lassù, in quel Magico Mondo senza ritorno di lei…”
Il terzo libro della Saga di Solange, Materia Lucida, della scrittrice Daniela Balestra, pubblicato da Tomarchio editore nel 2023, pur facendo parte di una trilogia può essere letto e interpretato in maniera autonoma.
“L’alba infine si diffuse silente, portando i passi vellutati di Leslie a lui accanto…”
A introdurre la protagonista della Saga di Solange, Solange per l’appunto, è il primo volume della saga. Nel secondo volume, invece, dal titolo Trasmutazione, la giovane intraprende un percorso interiore evolutivo per avere consapevolezza del proprio sé. E lo fa attraverso l’esperienza di un Mondo Altro, come l’autrice definisce l’esperienza intimista di Solange.
Per proseguire poi con Materia Lucida, terzo volume, in cui si delinea il percorso che la protagonista intende intraprendere.
“Un’amarezza sotterranea lo stava invadendo poco a poco e la madre, che se ne accorse, lo accarezzò sui mossi capelli scuri…”
Personaggio singolare, Solange può apparire come un’asociale, piuttosto aliena dalla realtà quotidiana; tesa a conquistare orizzonti spirituali di cui è l’indiscussa protagonista, la sua ricerca evolutiva ha radici profonde. In quanto, attratta da un qualcosa di non ben identificato che la spinge a esplorare se stessa fino a raggiungere la propria interiorità.
Un qualcosa a cui non può negarsi, tanto forte è l’impulso trascinante che la porta verso un intimo richiamo che la costringe a guardare nelle profondità della sua anima. Tanto forte, che neppure l’amore umano è capace di distoglierla dalla sua ricerca.
Motivata da una passione che la spinge a scendere negli abissi del suo sé, per decodificare le proprie emozioni e i sentimenti da cui il suo animo è attraversato.
“Il suo tono di voce era rotto da un sentimento frammisto ad emozione e forte irritazione.”
Solange, il cui percorso terreno si è intrecciato tramite una storia sentimentale a quello di Evan, personaggio maschile della narrazione di Materia Lucida, prosegue nell’affannosa analisi di se stessa tralasciando il sentimento che ha nutrito per Evan, in quanto non sufficientemente appagante come quello che la lega a Nor. Motivo per cui il lieto fine fra i due sembra essere piuttosto lontano.
Se non fosse, che l’allontanamento di Solange è per Evan molto doloroso; una ferita sempre aperta animata dal rimpianto e dalla nostalgia da cui l’uomo non riesce ad affrancarsi.
“Appena Solange se n’era andata, s’era difatti sentito perso alla richiesta di lei, che lo supplicava di scavare in se stesso alla ricerca d’ulteriori motivazioni alla sua prossima, possibile ascesa. La stanza del monolocale s’era fatta d’un tratto più buia, fino a scivolare in una triste notte d’affoganti pensieri, d’inquiete deduzioni e d’insopportabile mancanza di lei.”
Il pensiero di Evan, assiduo, per non dire ossessivo, è sempre rivolto alla giovane dai capelli vermigli, unica donna di cui è stato ed è ancora innamorato, ricordando i momenti condivisi insieme a lei.
Inevitabilmente, come spinto da una energia oscura, Evan fa di tutto per incontrare ancora la giovane che gli ha spezzato il cuore e che per lui incarna il modello di amore assoluto.
Ma Solange, spirito indomito, pur dichiarandosi legata a Evan e attratta da lui, come fosse guidata da una forza ignota segue il suo percorso evolutivo che la porta a una continua ricerca verso la coscienza dell’anima, esperimentando un Mondo Altro.
Una realtà parallela dove si vive e si agisce astrattamente, con la presenza di Nor, simbolo della Coscienza Suprema e raffigurazione dello spirito selvaggio che affianca Solange nel suo percorso interiore.
O più probabile, Nor è energia allo stato puro, che spinge Solange al rifiuto di un’esistenza non corrispondente al suo modo di sentire; intesa dalla giovane, invece, quale ricerca di consapevolezza in risposta a un imperativo che la porta in un Altrove.
“Solange La guardò, con una dedizione e riconoscenza pari solamente a quell’Estrema passione che per Lei nutriva…”
Volume che, come già detto, può essere letto e interpretato in maniera autonoma rispetto ai precedenti, si sviluppa in un numero di pagine piuttosto esiguo (circa 130), seppur dal contenuto apprezzabile, ed è realizzato con un registro di scrittura raffinato e quasi aulico.
“Il giovane si sentiva davvero esausto e la privazione primaria dell’amore di Solange. Lo contorceva fin nei recessi più reconditi del cuore.”
Dalla lettura di Materia Lucida si evince un messaggio, da interpretarsi secondo la sensibilità propria di ciascun lettore, ovvero, che soltanto superando la soglia del proprio mondo conosciuto, quello che appare di più immediata concretezza, si può entrare in totale comunione con il proprio profondo sé; ed affrancarsi dalle costrizioni di un’esistenza volta soltanto a mera materialità.
Ed è soltanto perseverando in un tipo di ricerca intimistica che si può arrivare al proprio mondo interiore.
“Nor, ancora e sempre, la strinse, sussurrandole tutto il Proprio Titanico Amore, mentre alle Sue Spalle ancora una volta si ricreò quel cerchio Inusitato. D’incredibile Potenza, che parve, per un momento, volerle inghiottire, inabissandoLe nel Vortice, Denso ed Oscuro, che Lo distingueva, scevro da qualsivoglia Luce e Suono!”
Written by Carolina Colombi
Info
Ringrazio sentitamente per la presente recensione del mio ‘Materia Lucida’, terzo volume della Saga di Solange.
Apprezzo, con sincera gratitudine, sia la valutazione dello stile, sia la lettura interpretativa dei personaggi, specie il rapporto Solange/ Nor, sul quale si basa tutta la struttura portante dell’intera Saga.
Il messaggio che vorrei trasmettere a chi legge è assolutamente quello di un fermo invito a ricercar in se stesso la Via maestra all’Essere, attraverso l’emergere dell’unicità del proprio mondo interiore.
L’interno attrae sempre il manifestarsi del proprio esterno.