Un viaggio nell’India spirituale per nutrire l’anima e la mente
Se c’è una cosa che abbiamo imparato dell’India è la sua anima spirituale che ci proietta in una nuova dimensione del viaggio, che risveglia le emozioni e ci fa dialogare in modo inedito con il mondo. Spiritualità che si vive a contatto con la gente, ma anche nei luoghi e nei territori.
Del resto, l’India è una cultura antica; anzi, per alcuni storici quella indiana è la più antica civiltà del nostro pianeta in cui sono nate ben quattro religioni: l’induismo, il giainismo, il buddismo e il sikhismo.
Questa è poi la terra natia dello yoga e altre pratiche di purificazione del corpo, della mente e dell’anima. Una terra che affascina, da imparare a conoscere, dunque, e da esplorare per coglierne appieno il valore.
Per affrontare un viaggio spirituale non c’è nulla di meglio che lasciarsi consigliare dalle guide locali in un viaggio in India organizzato da un operatore turistico online come Tramundi. I suoi itinerari sono pensati per soddisfare le esigenze dei viaggiatori, arricchire l’anima e i ricordi.
Ma cosa vedere in questa terra così ampia?
L’ideale è scoprire l’India nel nord passando per la capitale Delhi, dove antico e nuovo si mescolano tra monumenti, moschee, palazzi coloniali e musei. Tappa imperdibile anche Jaipur, con i suoi giardini, le sue corti e i musei, ma sarà Varanasi a conquistarvi.
Considerata la capitale spirituale dell’India, questa città che si affaccia sul fiume Gange, ogni giorno è teatro di suggestive cerimonie.
Qui si trova anche il tempio d’oro, ovvero il Kashi Vishwanath, dedicato al dio indù Shiva. Un’architettura particolare e pregna di storia che vi lascerà senza fiato.
L’India del sud, invece, è più esotica, con piccoli villaggi sul mare, templi e sculture dedicate alle divinità. Da vedere: il tempio Vinayaka, di Sri Thai Umana Swamy, di Sri Ranganathaswamy e di Rock Fort. Tutti estremamente colorati, maestosi e spettacolari.
Sempre al sud dell’India troviamo anche Tamil Nadu, uno stato famoso per gli antichi templi indù viventi. Un’imperdibile tappa indiana per chi vuole approfondirne il lato mistico è poi Bodh Gaya, città in cui il Principe Siddharta Gautama divenne Buddha.
Luoghi da scoprire a piedi, mescolandosi alla folla e ai cittadini, ma anche in bicicletta o in barca.
E per apprezzare al meglio la cultura indiana, l’ideale è assaggiare la cucina tradizionale provando piatti locali come il samosa, il chole bhature (da riempire con ceci e formaggio) o il famoso pane naan all’aglio.
Un’alternativa è quella di cimentarsi direttamente ai fornelli seguiti passo dopo passo da una famiglia locale.