“Meraviglioso InCanto” di Gessica Giorgetti: il grande dolore è muto

Gessica Giorgetti è tornata da poco in libreria con una nuova raccolta di poesie, dopo la prima, Emozioni ‒ Raccolta di poesie atomiche, che ho recensito nel 2022.

Meraviglioso InCanto di Gessica Giorgetti
Meraviglioso InCanto di Gessica Giorgetti

Rispetto alla precedente silloge in Meraviglioso InCanto rimane l’idea di fondo della poesia “atomica”, intesa cioè come fatta di atomi, elementi alla base di ogni collegamento: la poesia è dunque “principio e cagion” di ogni connessione profonda. Essa congiunge con il nucleo della Verità in quanto è Meraviglioso InCanto: canto che attrae verso il Bello.

Anche la struttura di questo volume è incantevolmente accattivante. Le poesie sono organizzate in sei parti, ciascuna delle quali introdotta da un aforisma che introduce al tema della sezione corrispondente. C’è anche un aforisma prima dell’introduzione.

Fedele all’insegnamento aristotelico per cui alla base della conoscenza c’è la meraviglia, la Giorgetti, che è una donna di scienza, vede nella poesia qualcosa che ha una sua origine, esattamente come gli elementi della natura: “Da dove nasco?” è l’incipit della lirica di apertura del libro dal titolo non casuale di Genesi.

Le parole-chiave della natura (il nascere, il generarsi) sono fatte proprie dalla Poesia che indaga se stessa come parte dell’Essere.

La poesia è anche superamento della realtà, attraverso i sogni. Ma sognare può significare semplicemente rivedere ciò che è a noi più vicino con occhi nuovi. E così la poetessa marchigiana può nominare la città di Ancona come La città dei due soli, rendendola tanto nostrana, quanto esotica. Gli effetti sono devastanti: “Mi fai arrossire,/ mi fai girar la testa/ e il cuore mio trabocca”.

La poesia è anche empatia, riconoscimento del dolore che sia legato ad un fatto contingente, come la guerra nella poesia I cieli di Kabul, o essenziale come nella lirica Dolore muto, il cui titolo sinestetico ed ossimorico è emblematico. Siamo abituati ad un dolore che si manifesta in lacrime, a visi sconvolti… eppure forse il dolore più reale è quello che, dopo aver gridato, diventa muto perché comprende che il suo esprimersi in modo scomposto non ha portato a niente: quante volte anche noi, dopo aver pianto urlando, impariamo a farlo sommessamente?

Per dignità, per amor proprio, perché, nonostante le nostre lacrime, gli altri non sempre riescono a cambiare il loro comportamento o i loro sentimenti, loro malgrado. Ci chiedono sinceramente scusa e lo apprezziamo: al contempo, però, restiamo delusi a causa delle nostre aspettative e allora non ci resta che soffrire in silenzio, facendo finta che non ci importi più di nulla.

Eppure non è così, perché teniamo ancora all’altro: analogamente un dolore muto non è un dolore meno forte, bensì un dolore rinvigorito dal suo tentativo di auto-annullamento, di fronte all’assenza di risposta del Mondo: “Nessun suono/ recano con sé/ le lacrime./ Il grande dolore è muto”. In questi versi risuonano invece echi virgiliani e danteschi che magari approfondirò in altra sede.

La poesia, però è anche catarsi, parola terapeutica, parola di verità: “Di verità/ necessita il giorno,/ di fedeltà verso se stessi/ a ciò che rende/unici e veri” (Di verità).

Gessica Giorgetti citazioni
Gessica Giorgetti citazioni

La poesia, infine, è il luogo dei segreti, ovvero delle piccole cose che fanno la felicità: non è la vita da principesse a renderci felici, bensì la vita semplice e umile delle persone comuni: e così “C’era una volta/ una principessa,/ due volte al mese/ vestiva i panni di una poveretta”. Così spiegava la principessa la sua scelta: “se non ritrovo/ un po’ di magia cosa sarà/ della vita mia?” (Non come la favole).

La poesia, infine, è libertà e ricerca dei valori universali, è il Meraviglioso InCanto che ci riporta al titolo della silloge e che al tempo stesso ci dona la speranza: “Il sole brillerà ancora/ e diffonderà il proprio/ sconfinato calore,/ ricordando che l’umanità/ è il primo valore”.

Buona lettura e ad maiora semper!                                             

 

Written by Filomena Gagliardi

 

Bibliografia    

Gessica Giorgetti, Meraviglioso InCanto. Poesie atomiche, Casa editrice Il Filo di Arianna, La Spezia 2023

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *