“Semestre d’autunno” di Philip Larkin: un divertente viaggio tra le allieve di un college femminile a Oxford

“E l’autunno è la stagione in cui gli studenti ricevono le loro prime impressioni della città, e in anni successivi, ogniqualvolta colui o colei si sofferma a ricordare passate felicità, è a Oxford così com’era in quel primo autunno, che queste tornano a spuntare: città di infinita bellezza, caratterizzata da quella desolazione autunnale che incombe su tutti i ricordi.”

Semestre d’autunno di Philip Larkin
Semestre d’autunno di Philip Larkin

St. Bridge College for Women, Oxford. Le nuove allieve si preparano al loro primo semestre nel rinomato college e tutto ha inizio con il sistemarsi nelle proprie stanze all’interno del dormitorio femminile.

Andrebbe tutto bene se Mary non si fosse trovata in stanza con Hilray Allen, vecchia conoscenza con la quale ebbe delle esperienze piuttosto equivoche che non intendeva certo rievocare.

Per fortuna a pochi passi da c’è anche l’amica Marie e la sempre gentile, per quanto taciturna, Margaret.

Paure, ambizioni, entusiasmi, pulsioni erotiche appartengono a tutte le ragazze ed ognuna di esse le vive in maniera personale, senza dimenticare lo sport, la vanità femminile e il piacere di essere servite e riverite e doversi preoccupare solamente di seguire le lezioni, lasciarsi attrarre da qualche bel giovanotto ed assaggiare qualche nuovo cocktail.

Le protagoniste e l’atmosfera sono decisamente femminili mentre le comparse maschili risultano tutte in secondo piano, tra goffaggini e dimostrazioni di non essere alla portata di quelle ragazze non ingenue come potrebbero apparire in un primo momento.

Semestre d’autunno” (Edizioni Nottetempo, 2005, traduzione di Masolino D’Amico) è uno dei romanzi del britannico Philip Larkin (1922-1985), scrittore, critico musicale ed uno dei più grandi poeti del Novecento.

Una storia tipicamente inglese che si arricchisce grazie alla scrittura quasi canzonatoria e sempre pungente dell’autore, il quale studiò anch’esso ad Oxford.

Proprio per tale ragione biografia e fiction si alternano in continuazione, così come i fatti storici e le dicerie tipiche dei collegi femminili.

“Il college era tutto molto buio, e quando Mary attraversò lo spazio tra la scala di Marie e la propria, il vento notturno muoveva le foglie degli alberi sibilando invisibile. Mary si strinse addosso il suo tailleur, ma il brivido non era nato tanto dell’abbassamento notturno della temperatura, quanto dalle sue riflessioni.”

Si parla di libri, di feste posh, di luoghi comuni e di desiderio di stare insieme in previsione di un futuro piuttosto incerto per le ragazze.

La poesia è ovunque, anche nei suoi scritti di narrativa come questo, con le sue particolarità, con le immagini riprese dal presente e dal passato, con l’immaginazione, l’amore e la contemplazione della natura che riversava in tutto ciò che scriveva.

Philip Larkin - author
Philip Larkin – author

Uno sguardo attento e disilluso al tempo stesso, è Larkin che osserva le ragazze nella loro quotidianità e in un qualche modo le ammira ma se ne prende gioco.

Un divertente affresco dell’epoca per un romanzo non troppo impegnativo ma ugualmente peculiare e godibile da parte di chi ama immergersi in consuetudini, abiti, parole, immagini, vicende di altri tempi, in una Oxford più affascinante che mai.

 

Written by Rebecca Mais

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *