Viaggiare in Thailandia: come organizzare la vacanza in sicurezza e che cosa visitare
“Sii come il legno del sandalo, che profuma la scure che lo colpisce.” – proverbio thailandese
“Thai” significa “libero” e Thailandia è la traduzione del termine “Prathet Thai”, la terra dei thai. Diventata meta ambita da parte degli occidentali da circa vent’anni, la Thailandia ha una storia millenaria ricca di dinastie potenti e di influssi indiani che ne hanno caratterizzato la religione, gli usi ed i costumi.
Chi vuole intraprendere un viaggio in Thailandia deve innanzitutto informarsi sulle restrizioni che ci sono in quel periodo specifico perché si sa che tra Stati le condizioni mutano velocemente, non solo a livello sanitario ma anche diplomatico. Ad esempio non si può prescindere dal controllare lo statuto della patente internazionale Thailandia per comprendere se si è in regola per noleggiare un auto e, dunque, organizzare un viaggio totalmente diverso rispetto a quello che le varie agenzie propongono. La scelta dipende dal tipo di esperienza che si vuole fare e dal tipo di vacanza che si necessita: andare all’avventura in una terra da scoprire oppure rilassarsi in qualche spiaggia assolata con la possibilità di immersioni nel mate cristallino?
“C’è chi è coraggioso in un villaggio ed è pauroso in una foresta.” – proverbio thailandese
Il periodo migliore è di sicuro la stagione secca, dunque da novembre ad aprile, la costa occidentale risulta la meno piovosa, mentre nella costa orientale sono presenti piogge anche se rare.
Se si vuole risparmiare parecchio si può optare per la stagione delle piogge, da giugno ad ottobre, caratterizzata da forti temporali soprattutto di pomeriggio ma si potrà stare più in solitudine proprio perché non ci sono molti turisti.
Se si hanno pochi giorni a disposizione si consiglia di scegliere una meta ben precisa; se il nord è distinto dalla natura selvaggia, la possibilità di vedere gli elefanti e ciò che rimane della cultura locale e delle tradizioni dei villaggi, nel centro si trovano le caratteristiche e bellissime città antiche come ad esempio Bangkok che echeggia nell’immaginario dell’occidentale come città ricca di templi buddhisti, dai vasti mercati dove eccelle lo street food e dall’affascinante vita notturna (purtroppo talvolta associata alla prostituzione); infine il sud è territorio delle bianche spiagge tropicali nelle quale è possibile grazie ai vari diving alloggiare in splendide capanne caratteristiche e noleggiare l’attrezzatura per un’avventura sottomarina senza precedenti.
“Colui che si è messo in viaggio è già arrivato.” – proverbio thailandese
Se invece ci si può permettere un periodo di tempo più lungo potrà di sicuro ammirare la diversità di queste tre regioni riempendo la mente di immagini straordinarie che denotano la maestosità dell’impero thailandese.
Si consiglia di imparare qualche semplice parola per la cordialità necessaria che si deve alla popolazione locale e per poter essere certi di non mancare di rispetto. Quando ci si reca in realtà diverse bisogna sempre tenere a mente che le società umane sono diverse e ciò che per una è rispetto per l’altra è oltraggio.
È, di sicuro, comodo ricordare il saluto “Sa Wat Dee” pronunciato “sa-wad-dii”, la parola grazie “Kawp Koon” pronunciato “kop-kun”, la parola scusa “Kor Tot” pronunciato “kor-tot”, il sì “Chai” pronunciato “ciai” ed il no “Mai Chai” pronunciato “mai-cai”.
È decisamente importante ricordare che nei ristoranti thailandesi abbondano con l’uso dello zucchero presente in tutte le pietanze e bevande, si consiglia di avvertire i camerieri con la formula “Mai Sai Nam Tam” pronunciato “mai-sai-nam-tam” con il significato di “niente zucchero”. In egual modo si consiglia di avvertire i camerieri per l’uso del piccante con la formula “Chawp Pet Noi” pronunciato “ciop-pet-noi” con il significato di “mi piace poco piccante”.
Una delle frasi tipiche che si sentiranno maggiormente e che rappresenta perfettamente lo spirito rilassato della popolazione è “Mai Bpen Rai” pronunciato “mai-pen-rai” con il significato di “non preoccuparti”, locuzione utilizzata per qualsiasi contesto dalla perdita di un volo all’intossicazione alimentare.
“Le città sono sempre state come le persone, esse mostrano le loro diverse personalità al viaggiatore. A seconda della città e del viaggiatore, può scoccare un amore reciproco, o un’antipatia, un’amicizia o inimicizia. Solo attraverso i viaggi possiamo sapere dove c’è qualcosa che ci appartiene oppure no, dove siamo amati e dove siamo rifiutati.” – Roman Payne