“Infiniti silenzi” di Danilo Perico: il temporale è solo di passaggio, il sole è per sempre
“Infiniti silenzi” è una raccolta del poeta Danilo Perico, pubblicata nel 2021, dopo che la pandemia ha scosso e rigirato le nostre esistenze.

Perico abita a Bergamo e, come abbiamo avuto modo di vedere, è stata una delle città più colpite dal covid e, suo malgrado, ne è diventata quasi un simbolo.
Un poeta ha dalla sua parte la benedizione, a volte maledizione, della sensibilità e, quando accadono fatti così importanti, la sua anima ne viene colpita.
La miglior difesa è la scrittura, è mettere su carta quell’inchiostro che, altrimenti, rischierebbe di inacidire l’anima.
Leggiamo dalla prefazione di Massimo Gherardini: “Negli Infiniti silenzi si sente il profumo delle parole di Danilo, si ode il grido del poeta «Andrà tutto bene!» che riempie e avvolge le strade di Bergamo. Il temporale è solo di passaggio… il sole è per sempre”.
Le poesie contenute in questa raccolta sono a volte brevi pensieri, quasi delle considerazioni; altre volte testi che si snodano con parole semplici, di uso comune, ma che rendono efficacemente il pensiero di chi le scrive.
Danilo mostra più attenzione al messaggio che vuole comunicare; al pensiero genuino che nasce dal suo cuore bambino, buono.
I testi brevi potremmo definirli come degli acquarelli che con poche pennellate ci descrivono un momento: come ad esempio il vento, l’arcobaleno, il tempo che passa…
Mentre, nelle poesie più formate troviamo le sue domande, tante domande che si ripetono e si rincorrono, di tema in tema.
“Cosa rimarrà di me?/ Rimarranno…/ Pensieri di poesia…/ Foto sbiadite…/ E niente… niente di più.”
Fra i testi alcuni mi colpiscono più di altri, entrando nel mio sentire senza opposizione, ma con delicatezza.
“La stanchezza/ di un uomo avvolto/ in un cartone che il vento/ per rispetto non porta via.”
Oppure “Una partita a scacchi” un testo dove Perico ci mostra il cinismo di alcuni, i n una metafora azzeccatissima.

Tornando al covid ho ammirato il pensiero che il poeta ha voluto dedicare ai nonni, che già erano soli forse prima di quel brutto momento, ma che durante la pandemia hanno pagato il prezzo più alto.
Sempre si nota, nonostante tutto, il suo ottimismo, la speranza che, sempre e comunque, ostinata, pervade i suoi testi.
“Dentro questa precaria speranza che tutto finisca presto/ e che non torni mai più/ l’infinito doloroso addio/ nel silenzio di una città vuota,/ dove solo gli occhi parlano/ il linguaggio delle emozioni.”
© 2021 Dantebus Edizioni
ISBN 979-12-5950-146-2
Pag. 103
€ 16,90
Written by Miriam Ballerini