Tarocchi: l’antica tradizione di divinazione

Il mondo è pieno di cose magiche, pazientemente in attesa che i nostri sensi si acuiscano.– William Butler Yeats

William Butler Yeats
William Butler Yeats

Il poeta, scrittore e mistico irlandese William Butler Yeats (Dublino 1865 – Roccabruna 1939, Premio Nobel per la letteratura nel 1923) ha indicato nelle sue opere una via da percorrere che ha radici nell’ermetismo ed in tutte quelle scienze esoteriche che l’Illuminismo, con il suo elogio alla ragione, non ha totalmente estirpato.

L’essere umano – e tutti gli esseri presenti sul pianeta – esiste in virtù dell’unione della materia e dello spirito, e sin dai tempi più remoti ci si è interrogati sul come entrare in contatto con il mondo dello spirito, dell’immateriale. Ogni società ha cercato (e mutato nel tempo) il suo approccio a queste pratiche a seconda del luogo in cui era, e dunque del clima ed anche di ciò con il quale veniva a contatto.

In “A Vision”[1] Yeats scrive: “Tu che sai tutto questo,/ Non potresti suonare alla sua porta e dirgli/ Quel tanto di verità perché capisca/ Che l’intera sua vita non può dargli una briciola/ Di tutte le verità che sono tuo pane quotidiano?/ E riprendere il cammino quando gli avrai parlato?”.

Tante sono le vie quante le tradizioni iniziatiche che si presentano come un connubio di parole ed immagini, pensiamo per esempio alle bellissime illustrazioni del libro “Splendor Solis” oppure alla lunga tradizione dei tarocchi, la cui diffusione in Europa risale alla metà del XV secolo nell’Italia settentrionale per poi espandersi in modo capillare. I Tarocchi, però, hanno origine ben più antica e si ha testimonianza di uso simbolico sin dall’antico Egitto.

Secondo il volgare senso della parola, divinare significa congetturare quanto si ignora, ma il vero senso della parola è esercitare poteri divini.” – tratto da “Dogma dell’alta magia” di Eliphas Lévi

La divinazione è propriamente questo: connettere passato e presente cercando di guardare in quella porta chiamata futuro. Alcune persone, più che altre, hanno una sensibilità altra che permette di ipotizzare un percorso che l’individuo può seguire. Così i tarocchi con le relative immagini permettevano alla “cartomante” di scrutare qualcosa, di interpretare gli eventi grazie alla successione delle carte scelte.

Tarocchi
Tarocchi

Dai palazzi dei grandi re alle tende da circo il mondo dei tarocchi si è espando anche nell’online espandendosi considerevolmente con l’arrivo della pandemia. Le persone, che ovviamente non potevano più uscire, hanno iniziato ad utilizzare siti di lettura dei tarocchi gratis, qualcuno un po’ per passare il tempo altri perché sono affascinati da questo antico mazzo di carte che lancia un sasso nell’acqua i cui cerchi possono essere lasciati espandere oppure ostacolati da una scelta diversa.

Sogni e oracoli sono compresi, per lo più, il giorno in cui si compiono.” – Eliodoro

Perché oltre la divinazione è sempre l’essere umano che opera le scelte, il destino poi si affanna per ricucire ciò che doveva andare in un verso che talvolta può essere anticipato o posticipato. Ma la dea greca Ananke, per la quale anche tutti gli dèi dell’Olimpo si chinavano, ha la vista ben diritta e non avendo percezione del tempo come noi mortali può attendere il momento adatto per metterci davanti il carro oppure il matto.

Non sono tanto gli oracoli che hanno smesso di parlare quanto gli uomini di ascoltarli.” – Georg Christoph Lichtenberg

 

Note

[1] William Butler Yeats, A Vision, Adelphi, 1973, pagina 68

 

Info

Rubrica La casa dei tarocchi

 

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