“Il libro della vagina” di Nina Brochmann ed Ellen Støkken Dahl: meraviglie e misteri del sesso femminile
“Il libro della vagina“, scritto da Nina Brochmann e Ellen Støkken Dahl, è un manuale scientifico e divulgativo edito in italiano da Sonzogno nel 2018.

Circa tre anni fa due studentesse dell’università di Medicina di Oslo aprirono un blog denominato “Underlivet”, ossia zona genitale, e si resero conto di quanto l’argomento incontrasse interesse anche in un paese con una cultura sessuale libera come la Norvegia.
Iniziarono a girare il mondo per rispondere ai quesiti delle donne di tutte le età e continenti, tutte attente al proprio aspetto fisico ma non adeguatamente informate sulla propria sessualità e sul diritto al proprio piacere.
Da questa esperienza nacque l’idea di scrivere “Il libro della vagina” che, attraverso un linguaggio semplice e chiaro, corredato da frasi e disegni divertenti, ma mai volgari, affronta molti miti e falsi miti sulla vagina.
Si inizia da una descrizione della conformazione anatomica, da non dare per scontata nemmeno per le più adulte, e si prosegue con l’affrontare temi specifici: le mestruazioni; le secrezioni intime; la contraccezione; l’orgasmo; le patologie dell’apparato genitale femminile; le mutilazioni e gli interventi di ricostruzione dell’imene.
Dalla lettura istruttiva di un manuale che dovrebbe essere letto da tutte e tutti, per garantire un approccio sano e sereno con la sessualità, si evince che i tabù, tutt’ora persistenti, sono il frutto, seppur bacato, di una atavica cultura patriarcale.
Viene veicolato che le mestruazioni sono “sporche”; che la verginità è ritenuta dimostrabile da perdite ematiche in seguito al primo rapporto sessuale; che l’orgasmo clitorideo è distinto da quello vaginale e non considerato come “completo”.
Non è vero.
Le mestruazioni sono un evento naturale e benefico; l’imene è elastico e non sempre si rompe e non sempre è presente; l’orgasmo femminile è ben complesso, non si raggiunge con la sola penetrazione e chi non sa se lo ha mai provato non lo ha provato ancora.
Bisogna interrogarsi sul perché in una società in cui l’informazione è fruibile in larga misura anche tramite internet, in cui l’educazione sessuale dovrebbe far parte delle materie insegnate fin dall’infanzia e in cui le donne si sono, in larga parte del mondo, liberate dalla custodia e dal giudizio del maschio in termini di possesso e uso ci sia ancora necessità di un testo che sciolga dubbi e permetta di conoscersi e, di conseguenza, di amarsi e rispettarsi.

Esiste ancora la paura della vagina dentata, incontrollabile essere a sé, assetato di piacere e potere?
Fanno ancora inconsciamente e inconsapevolmente paura le donne, eredi delle antiche dee madri la cui apertura del bassoventre era un tramite fra razionale e irrazionale, fra noto e ignoto, fra cielo e terra?
“Dal flauto delle due cosce sale il mio canto/ e dalla mia lussuria si aprono i fiumi./ Come non potrebbero esserci maree/ ogni volta che tra le mie labbra verticali brilla un sorriso?/ Non sono la ritrosia né la giumenta facile,/ piuttosto il fremito della prima tentazione./ Non sono la ritrosia né la giumenta facile,/ piuttosto lo svanimento dell’ultimo rimpianto./ Io sono la leonessa seduttrice e torno per coprire i sottomessi di vergogna e per regnare sulla terra“. ‒ Joumana Haddad
Written by Emma Fenu
Vulva, non vagina… e non ci sono misteri nel sesso femminile, si sa tutto, ma mantenere l’ignoranza è un grande business… e per le donne non cambierà mai niente… questo libro costa molto, è davvero utile?… ma perché quello che viene pubblicato da Italiani, utile veramente pe ragazze/donne, tutto gratuito, nessuno ne parla?? a chi interessa veramente la sessualità/salute femminile vedi nel mio sito e sono disponibile per chiarimenti e collaborazioni)