Marco Guzzi e Mauro Scardovelli alla settima edizione de Il Festival di Scirarindi: 25 e 26 novembre a Cagliari
Scirarindi vuol dire “svegliati” in sardo. “Scirarindi” vuole essere un invito a guardarsi attorno, per scoprire persone, attività, servizi e tutto ciò che, nel territorio, si sta muovendo alla ricerca del benessere psicologico, fisico e spirituale dell’individuo e della collettività, in armonia con l’ambiente.
Sabato 25 e domenica 26 novembre 2017 si terrà negli spazi della Fiera di Cagliari (in Viale Armando Diaz, Padiglioni B, I e G e Palazzo dei Congressi) la settima edizione de Il Festival di Scirarindi, la prima grande manifestazione dedicata alla scoperta e alla celebrazione della Sardegna naturale: Economia Etica e Consumo Critico, Sostenibilità e nuovi Stili di Vita, Produzioni Alimentari biologiche, a km zero e di qualità, Bioedilizia e Tutela dell’Ambiente, Turismo consapevole, Eco-cultura, Medicine Olistiche, Discipline Bio-Naturali, Ricerca Interiore.
Il Festival è articolato in 9 aree tematiche, un ricco programma culturale con numerosi nomi noti dell’isola e della penisola italiana, un cartellone di tantissime attività pratiche che sperimentano diversi aspetti del vivere naturale e consapevole (laboratori, degustazioni, atelier creativi, consulenze individuali, massaggi e trattamenti, meditazioni).
Tantissimi gli ospiti de Il Festival di Scirarindi e vi consigliamo di guardare nelle Info il programma completo, in rilievo per noi di Oubliette due nomi: Marco Guzzi e Mauro Scardovelli.
Marco Guzzi sarà presente sabato 25 alle 11:00 presso il Palazzo dei Congressi (Sala A) con la meditazione “Entrare nella Pace” nella quale presenterà il progetto Darsi Pace; e alle 15:30 nel Padiglione I (Sala Grande) con la conferenza “Essere Nuova Umanità. Crisi antropologica e rigenerazione planetaria”.
A.M.: L’essere umano impara a vivere nella misura in cui impara a morire; dunque perché il pensiero della morte ci terrorizza?
Marco Guzzi: Una parte di noi è terrorizzata, in quanto si identifica con la vita biologica, che effettivamente va a compiersi. La sapienza spirituale di ogni tempo tenta di illuminarci sul fatto che la vita è continua trasformazione, e che quindi, per vivere in pienezza, dovremmo accettare questa trasformazione, come crescita. Solo che ogni passaggio trasformativo è anche un po’ un morire alle condizioni vecchie, che vanno abbandonate. E qui sorge la paura. La vita in fondo consiste in questo confronto continuo tra paura e fiducia, contrazione e abbandono, chiusura ermetica e apertura all’ignoto.
Mauro Scardovelli sarà presente sabato 25 alle ore 11 presso il Padiglione I (Sala Grande) per Scirarindi per le Scuole con la conferenza “Mappe di navigazione per esseri umani in un mare di squali. La forza delle Qualità dell’Essere in un mondo alla rovescia”; ed alle 18:30 presso il Padiglione I (Sala Grande) con la conferenza “Relazioni armoniche e felicità vera in un mondo alla rovescia: Comprendere perché il pensiero neoliberista distrugge la nostra felicità”. Domenica 26 alle 16:00 presso il Palazzo dei Congressi (Sala D) Mauro Scardovelli introdurrà la conferenza dell’avvocato Mario Giambelli Gallotti “Disoccupazione, sottoccupazione e precarizzazione: dall’Etica del lavoro della Costituzione del ’48 all’etica autoritaria dei Trattati Europei. Perché e per chi?”; ed alle 17:00 presso il Palazzo dei Congressi (Sala D) presenterà la conferenza “Guerrieri di Pace in un mondo alla rovescia L’incredibile ricchezza umana della Costituzione Italiana: psicologia della Giustizia”.
A.M.: Perché si ha così tanta paura di conoscere le parti interne che risiedono nella nostra psiche?
Mauro Scardovelli: Perché siamo ancora preda del giudizio, che è una forma di violenza. Come noi giudichiamo gli altri così giudichiamo anche parti interne nostre che non ci piacciono. E giudicando queste parti, ovviamente peggiorano diventando i nostri nemici interni proprio perché sono perseguitate. Tra queste ci sono parti deboli che si ritirano ma ci sono anche parti violente che ce la fanno pagare. Quindi parafrasandomi in un linguaggio più semplice possibile: quando abbiamo a che fare con le parti interne dobbiamo fare comparti di età diverse perché c’è una parte della psiche che segue la via della depressione, del ritiro dell’energia vitale ed un’altra parte che si scinde e segue la via narcisistica. Noi non siamo violenti di natura però mettiamo fuori ciò che abbiamo ricevuto, chi è stato abusato tenderà ad abusare anche se in modi diversi. E siccome tutti abbiamo ricevuto violenza, una parte della nostra psiche è violenta. Dunque ci troviamo di fronte alla parte depressiva che ripete “è colpa mia” e la parte narcisistica che ripete “è colpa tua”. Quando arriviamo ad aver un minimo di coscienza di queste parti è come se fossero delle persone esterne che ce l’hanno continuamente con noi, e fondamentalmente è per questo che abbiamo paura, noi non abbiamo le capacità di entrare in relazione con questi organismi viventi che abitano il nostro interno perché non abbiamo ricevuto l’educazione per saperlo fare. Quindi l’educazione al counseling serve proprio per trattare con queste parti interne per poter crescere ed evolvere assieme come alleati del nostro processo vitale. Se rinneghiamo queste parti interne si produrranno una serie di sintomi nella vita che non ci sarà facile collegare all’origine che sono quelle parti che teniamo imprigionate e dunque ce l’hanno a morte con noi producendo ad esempio sintomi somatici come malattie.
Marco Guzzi (Roma, 1955) è un poeta, filosofo e conduttore radiofonico italiano. Ha coltivato, presso le Università di Friburgo in Brisgovia e Bonn, l’interesse per la poesia e la filosofia tedesca. Nel 1999 ha fondato e avviato l’esperienza dei Gruppi Darsi Pace, una ricerca sperimentale di liberazione interiore nell’orizzonte di una riconiugazione tra fede cristiana e modernità. La sua vita è basata sull’esperienza spirituale come ricerca di stati più dilatati della coscienza, sulla scia della linea che da Friedrich Hölderlin, ed attraverso Arthur Rimbaud, arriva fino al nostro migliore ermetismo. Ha pubblicato dal 1977 svariati libri di poesia “Anima in vetrina”, “Il giorno” (Scheiweller, 1988), “Teatro Cattolico” (Jaca Book, 1991), “Figure dell’ira e dell’indulgenza” (Jaca Book, 1997), “Preparativi alla vita terrena” (Passigli, 2002), “Nella mia storia Dio” (Passigli, 2005), “Parole per nascere” (Edizioni Paoline, 2014). Sul versante filosofico religioso è importante ricordare “La Svolta” (Jaca Book 1987), “Rivolgimenti” (Marietti, 1990), “L’Uomo Nascente” (Red, 1997), “Passaggi di millennio” (Edizioni Paoline, 1998), “L’Ordine del Giorno” (Edizioni Paoline, 1999), “Cristo e la nuova era” (Edizioni Paoline, 2000), “La profezia dei poeti” (Moretti e Vitali, 2002), “Darsi pace” (Edizioni Paoline, 2004), “La nuova umanità” (Edizioni Paoline, 2005), “Per donarsi” (Edizioni Paoline, 2007), “Yoga e preghiera cristiana” (Edizioni Paoline, 2009), “Dalla fine all’inizio” (Edizioni Paoline, 2011), “Dodici parole per ricominciare” (Ancora 2011), “Il cuore a nudo” (Edizioni Paoline, 2012), “Buone Notizie” (Ed. Messaggero 2013), “Imparare ad amare” (Edizioni Paoline 2013), “L’Insurrezione dell’umanità nascente” (Edizioni Paoline, 2015). Fin dal primo saggio “La svolta” ha sottolineato la difficile situazione dell’uomo in questo millennio chiamato a conoscere e riconoscere dentro e fuori di sé grazie all’ascolto del messaggio cristiano, inteso come rinascita personale di autotrasformazione con un lavoro interiore di formazione e riflessione attraverso il linguaggio profetico e meditativo.
Mauro Scardovelli è nato a Genova nel 1948. Ha studiato al conservatorio di Genova ottenendo il diploma di violoncello, si è laureato in Giurisprudenza, nel 1980 è stato confermato come ricercatore presso l’Università del capoluogo ligure e nel 1984 si specializza in Psicologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Pavia. Senza elencare il variegato ed interessantissimo curriculum, a cui potete accedere nel sito personale, posso riassumere le professioni di Mauro Scardovelli con “giurista, psicoterapeuta, musicoterapeuta e fondatore della scuola di pensiero, di trasformazione e crescita personale Aleph – Umanistica Biodinamica“. Mauro Scardovelli è anche scrittore. In attivo svariate pubblicazioni, il primo libro è del 1998 con le Edizioni Borla “Feedback e cambiamento”, segue un anno dopo “Musica e Trasformazione”, nel 2000 “Subpersonalità e crescita dell’Io”, nel 2003 “La musica nel passaggio luminoso” scritto a quattro mani con Roberto Ghiozzi. Nel 2002 con Liberodiscrivere Editore pubblica “Democrazia potere e narcisismo”, seguono nel 2007 “Io-Governo”, “Propaganda”, “Narcisisti con le ali”, “Barriere”, “Simboli Aleph”; nel 2008 “Karma ideologico ed economia”, “Qualità e inquinanti”, “La naturale capacità di amare”, “Conoscenza e libertà”. Nel 2013 invece pubblica “ConPassione e Leggerezza” con Ugo Mursia Editore.
“La nostra vera storia non è quasi mai decifrata da altri. La parte principale del dramma è un monologo, o meglio un dibattito intimo tra Dio, la nostra coscienza, e noi stessi. Lacrime, dolori, depressioni, delusioni, irritazioni, buoni e cattivi pensieri, decisioni, incertezze, deliberazioni: tutto questo appartiene al nostro segreto, e sono quasi tutte incomunicabili e intrasmissibili, anche quando cerchiamo di parlare di loro, e anche quando abbiamo scriverle.” – Henri Frederic Amiel
Written by Alessia Mocci
Info
Intervista a Mauro Scardovelli
Sono stata al Festival e ho seguito queste due illustri personaggi. Non li conoscevo e mi sono resa conto di quanto si debba lavorare all’interno di noi stessi per superare il male che ci opprime.
Ringrazio il Festival per l’opportunità che mi ha dato: conoscere.