Halloween negli Stati Uniti: quanto spendono gli americani per la celebrazione della festa celtica Samhain?
“Era una piccola città, con un piccolo fiume e un piccolo lago, in una piccola regione dell’America del Nord./ Ed era il pomeriggio della vigilia di Halloween./ E tutte le case erano serrate contro il vento freddo./ E un pallido sole illuminava la città./ Ma improvvisamente il giorno svanì./ La notte usci dagli alberi e allargò il suo manto./ Dietro le porte delle case si udivano grida soffocate, uno scalpiccio leggero di passi e s’intravedeva un tremolare di luci.” – “L’albero di Halloween”

Il tredicenne Tom Skelton dietro la porta della propria casa è fermo in ascolto, la penna dello scrittore statunitense Ray Bradbury (Waukegan, 22 agosto 1920 – Los Angeles, 5 giugno 2012) è fremente.
Halloween è una delle festività americane più celebri che si sta imponendo in tutto il Mondo per il fascino antico e misterico che la contraddistingue rispetto ad altre ricorrenze.
L’origine è da ricercarsi nella tradizione celtica e gaelica. Siamo nel VI secolo a.C., per taluni anche prima di questa datazione, e tra la notte del 31 ottobre e 1 novembre si era soliti celebrare il Capodanno celtico. Parliamo della festa pagana avente il nome di Samhain (scritto anche come Sauin), come termine significa sia “fine dell’estate” sia “novembre”. Una curiosità degna di nota è che nell’emisfero australe, secondo i riti della Wicca, Samhain è celebrata nella notte tra il 30 aprile ed il 1 maggio.
Questa antichissima celebrazione ha presumibilmente influenzato la festa popolare Halloween che ha avuto molta fortuna in America ma anche la festa cristiana Tutti i Santi. Anche se è da sottolineare che quando i Latini entrano in contatto con il popolo celtico identificarono Samhain con la loro Lemuria, la festa dei morti, con date più vicine a quelle citate poc’anzi dell’emisfero australe, dal 9 al 13 maggio.
Scavando nella cultura celtica si nota come questo popolo avesse una dimensione circolare-ciclica del tempo e dunque come il capodanno rappresentasse un momento annuale che non apparteneva né al vecchio anno né al nuovo. Una dimensione fuori dal tempo nella quale il regno dei vivi comunicava con il regno dei morti, un’occasione per la contemplazione della morte e della memoria dei morti nella quale i defunti potevano girare liberamente nei luoghi che appartennero loro durante la vita. Quando ci si addentra nel mito e tradizione bisogna sempre tener presente la grande spiritualità dei popoli del passato che distinguevano due forme di invisibile.

Carl Gustav Jung comprando gli antichi ai moderni individuò due forme di spiritualità: una interna all’uomo vivente, l’anima, ed una esterna, gli spiriti dei defunti; comparazione che ai nostri giorni potremo vedere in inconscio personale ed inconscio collettivo. Durante l’anno i vivi non avevano contatti con gli spiriti o se avveniva un caso simile ne avevano terrore, ma durante la notte del 31 ottobre queste barriere venivano meno perché ci si trovava nel “giorno che non esisteva” durante il quale spazio e tempo non avevano padronanza sull’uomo.
Dal punto di vista cosmico Samhain è identificata con il sorgere delle stelle d’inverno, le Pleiadi, e dunque l’inizio della supremazia delle ore del buio nei confronti delle ore della luce.
Ma come ha fatto questa antica usanza a restare così viva nella psiche dell’uomo e come si è sviluppata? Sono i paesi anglosassoni che hanno maggiormente tenuto in vita la tradizione evolvendola nell’attuale Halloween, che come derivazione etimologia mantiene la tradizione cristiana di Santo, infatti in inglese arcaico “hallow” significa per l’appunto “santo”. È piuttosto interessante notare che da una festività della morte si è passati alla festività della santificazione, e vi lascio dunque contemplare questa osservazione.
Oggi, soprattutto in America, la ritualità di Halloween è diventata un business equiparabile al Natale. Una recente indagine del sito con sede a Berlino, Shopalike, che si dedica alla comparazione dei costi, ha illustrato la festività con una coinvolgente (e sconvolgente) infografica nella quale si è messo in rilievo come metà della popolazione americana, 170 milioni di americani, si dedicheranno alla celebrazione di Halloween.
Stiamo dunque parlando di 1 americano su 2 che quest’anno si dedicherà alla decorazione della propria casa e giardino per una stima di 8 miliardi di dollari. E se questo può sembrarvi esagerato in realtà dovremo riflettere su una partizione di questa cifra, e cioè sulla vestizione dei propri animali domestici come cani e gatti che prevede la cifra di 370 milioni di dollari. Dunque sui social network aspettiamoci cani e gatti vestiti da vampiri, zombie, mummie e quant’altro. Di sicuro suggestivo ma anche questo ci porta a riflettere sull’eventualità che ai nostri animali domestici non piaccia così tanto essere vestiti da mostri, magari preferirebbero qualche supereroe loro antenato come la tigre dai denti a sciabola. Ironizzo.

Sull’infografica di Shopalike un altro dato mi ha fortemente colpito. Uno dei simboli di Halloween è come sappiamo la zucca ma ci siamo mai chiesti il peso della zucca più grande al mondo? Beh è di 1190 kg, approssimativamente il peso di un toro adulto, penso provvisto di corna così da farci ritornare al pensiero di quel Dio cornuto connesso alla tradizione dell’originaria Samhain.
Non dimentichiamo i dolci, il celebre motto “Trick or Treat”, quel “dolcetto o scherzetto” tanto celebre. Dunque poniamo l’accento sui 300 milioni di kg di caramelle e dolcetti che vengono comprati ogni anno negli Stati Uniti che comportano circa 7000 calorie che vengono consumate in media dai bambini e che rappresentano 3 volte in più il fabbisogno medio giornaliero.
Fra qualche giorno nelle strade americane si potranno incontrare un buon 29% di principesse, un 13% di Batman, un 11% di SpiderMan ed un 10.9% di Streghe. Questi i costumi più gettonati negli ultimi anni dai bambini americani.
“Tom Skelton rabbrividì. Tutti sapevano che il vento, quella sera, era un vento insolito; anche l’oscurità era insolita perché era Halloween, la vigilia di Ognissanti. Tutto pareva tagliato in un morbido velluto nero, dorato, arancione. Il fumo si arricciolava fuori da mille camini come i pennacchi di un corteo funebre. Dalle cucine esalava il profumo delle zucche; quelle svuotate della polpa e quelle che cuocevano dentro il forno.” – Ray Bradbury – “L’albero di Halloween”
Written by Alessia Mocci
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