Intervista di Emma Fenu a Francesca Abis: da una diagnosi di endometriosi al conseguimento del titolo di naturopata
Francesca Abis, giovane cagliaritana, è naturopata ed esperta nell’approccio olistico, fondato sulla filosofia della medicina cinese, in relazione a patologie che riguardano le donne.

Sta per discutere la propria tesi, dal titolo “Femminilità e Infertilità”, presso la scuola di naturopatia Anea, tra le più grandi in Europa.
Il suo iter di donna è molto interessante perché, da un’esperienza considerata negativa come la malattia, ha saputo trarne preziosa linfa per costruire il proprio futuro, spendendosi per il beneficio proprio e di altri.
E.F.: Benvenuta Francesca, raccontaci di te, facendoci conoscere le premesse che ti hanno portata ad abbracciare il tuo percorso professionale e umano.
Francesca Abis: Ho frequentato il Liceo classico Siotto Pintor e, dopo aver conseguito la maturità, ho frequentato per due anni corsi universitari in cui non ho trovato un percorso confacente alle mie vere caratteristiche. Nel frattempo, ancora molto giovane e con un forte desiderio di indipendenza, sono stata assunta da una famosa società di Telecomunicazioni per la quale presto servizio da oltre 16 anni.
E.F.: Quanto il lavoro in team nel mondo della comunicazione ha influito sulle tue scelte di vita?
Francesca Abis: La mia curiosità e la mia passione nel lavorare con le persone mi ha sempre spinto a cercare di comprendere la vera essenza umana e ciò che ci rende unici. Grazie al lavoro svolto fino ad ora ho potuto negli anni approfondire la comunicazione efficace, frequentando dei corsi che mi hanno consentito di sviluppare un ascolto attivo e un’ottima capacità di relazione.
E.F.: E poi tu, una ragazza piena di entusiasmo e con obiettivi ben precisi, ti trovi ad affrontare una malattia chiamata endometriosi. Come scopri di essere affetta da una patologia femminile che comporta dolore cronico e, in taluni casi, infertilità?

Francesca Abis: A 25 anni conobbi il mio attuale marito, che ho sposato tre anni dopo, e con il quale condivido da sempre il sogno di un progetto comune. Avremmo sempre voluto allargare la famiglia, ma i figli non sono ancora arrivati. Mi sono sottoposta a varie cure e fecondazioni assistite fino a che non ho scoperto di soffrire di endometriosi. I disturbi, che ritenevo la normalità e che avevo sempre creduto appartenessero a tutte le donne, si rivelarono come uno schiaffo ben assestato in piena faccia. Quello era il conto salato che la vita mi stava presentando a causa dei tanti anni passati a non prestare attenzione ai segnali che il mio corpo mi stava mandando. Durante quello che io definisco il mio “percorso di vita” mi sono sottoposta a diverse cure ormonali, tanto era forte il mio desiderio di maternità, e ad un intervento in laparoscopia che ha poi rilevato una endometriosi al IV stadio. A seguito dell’intervento e dopo un riposo forzato di sei mesi, ho fatto la mia ultima fecondazione assistita.
E.F.: Cosa è scattato in te in seguito al fallimentare ricorso alla PMA, ossia procreazione medicalmente assistita?
Francesca Abis: Ricordo come se fosse ieri, e sono passati quattro anni, la sensazione di malessere del mio corpo che stava rifiutando la cura. Stetti così male che rischiai di perdere l’ovaio per una torsione. Fu quello il momento in cui dissi basta. Promisi a me stessa che non avrei più forzato l’arrivo di un figlio e che avrei incominciato a prendermi cura di nuovo di me e che avrei fatto qualcosa per essere felice. Nella filosofia cinese il buio assoluto è il momento in cui la luce si fa spazio per tornare a splendere.Io penso che sia quello che è successo a me.
Disse Edward Bach: “La malattia non è né una crudeltà in sé, né una punizione, ma solo ed esclusivamente un correttivo, uno strumento di cui la nostra anima si serve per indicarci i nostri errori, per trattenerci da sbagli più gravi, per impedirci di suscitare maggiori ombre e per ricondurci sulla via della verità e della luce, dalla quale non avremo mai dovuto scostarci”.
E.F.: Dunque l’endometriosi è stata per te un mezzo per scoprire te stessa e la tua “missione”.

Francesca Abis: Certo. Da quel momento in poi ho iniziato a documentarmi, ho cambiato stile di vita e, durante le mie ricerche, sono approdata, nel 2014, alla Scuola di Naturopatia Anea, nella quale ho deciso di intraprendere un percorso di vita che è durato tre anni e che sta per concludersi con la discussione della tesi dal Titolo “Femminilità e Fertilità”. In questi tre anni sono venuta a contatto con tante donne e coppie che hanno vissuto il dolore di non aver concepito. E grazie a loro che ho capito l’importanza di avere qualcuno al tuo fianco che ti sappia supportare nel tuo percorso, aiutandoti a guardarti dentro con fiducia e coraggio. Contemporaneamente, ho approfondito i miei studi e ho conseguito il titolo di riflessologa plantare. Ho, inoltre, frequentato con successo un corso di Tuina e Auricoloterapia, approfondendo la medicina cinese, la cui filosofia applico costantemente nel mio lavoro quotidiano di naturopata. Ho, infine, frequentato un corso di linfodrenaggio con approccio olistico.
E.F.: Cosa ti proponi di fare in futuro?
Francesca Abis: Oggi mi accingo ad iniziare un nuovo progetto in cui svolgerò il mio lavoro di naturopata che mi porterà, in collaborazione con altre figure professionali, a supportare le persone che oggi non si sentono a loro agio con se stesse, con le proprie abitudini, col proprio corpo e con la loro vita, attraverso un lavoro a 360 gradi su corpo e mente.
E.F.: Ti invito a lasciare un messaggio, a conclusione dell’intervista, ai nostri lettori.
Francesca Abis: Userò le parole di Bruce Barton: “Mai nulla di grande è stato realizzato se non da chi ha osato credere che dentro di sé ci fosse qualcosa di molto più grande delle circostanze”.
In chiusura vi invitiamo il 3 settembre 2017 alle ore 19:00 presso il Circolo La Marina Sankara di Cagliari all’evento “Maternità ed Infertilità” con Emma Fenu e Francesca Abis.
Written by Emma Fenu